Dopo il gioco deiflippers ia piaga della mendicità

Dopo il gioco deiflippers ia piaga della mendicità DBf APragjLg AL QUESTORE Dopo il gioco deiflippers ia piaga della mendicità Una disposizione della Questura vieta ai minori di 18 anni il gioco del « flipper ». L'obbligo di farla rispettare tocca ai proprietari degli esercizi pubblici. Ma finora po chi se ne curavano. La chiusura temporanea di tre bar, e il ritiro del permesso per il gioco del bi liardino deciso per altri cinque locali, avrà senza dubbio richiamato al dovere gli esercenti. Le misure decise dal Questore, nel pieno àmbito della legge, riscuotono l'approvazione dell'opinione pubblica. Lo dimostrano le numerose lettere che padri e madri di famiglia ci hanno inviato. Un settore che, secondo molti lettori, merita maggiore attenzione da parte della polizia e quello dei mendicanti. L'accattonaggio è proibito dalla legge, chi lo esercita commette un reato. Eppure l'accattonaggio è, per molti, non l'unico mezzo per sfamarsi, bensì il sistema più facile (anche se umiliante) di sfruttare il buon cuore del prossimo. Non tutti i mendiOTtni sono degli sventurati, senza t-.aj:i <■■. senza denaro. Talvolta capita di scoprire che qualcuno di questi sciagurati è padrone di duu stanze, che affitta ad altri, ed ha il suo «ruzzolo in banca. Per costoro, stendere la mano, è ira mestiere eh..- ronde oiù di un on :to, ma faticosa lavoro. C'è chi cerca di intenerire i passanti inventando quattro o cinque figlioletti affamati, o esibendo ricette mediche false. Altri non esitano ad esporre i hambini al tred do per intere giornate, sapendo-che 1 piccoli commuovono più dell'invalido o del pezzente, E non sempre 1 bambini sono figli di chi li costringe a stendere la mano per le strade, I poveri non possono essere abbandonati a se stessi, ma neppure alla sola carità dei passanti. Sono spettacoli che rattristano e non fanno onore ai torinesi. Le autorità hanno il dovere di verificare quanti mendicanti siano autentici poveri, e assisterli nel modo migliore e definitivo. I disonesti, che sfruttano la solidarietà umana, siano messi in condizione di non nuocere al decoro della città.