Inizia domani a Sanremo l'ottavo festival della canzone di Gigi Ghirotti

Inizia domani a Sanremo l'ottavo festival della canzone IPer tre sere Io spettacolo sarà, ripreso dalla televisione Inizia domani a Sanremo l'ottavo festival della canzone Ogni cantante guadagnerà settantamiia lire al giorno - Due orchestre: Angelini e Semprini; presentatore Gianni Agus - Mille composizioni giunte alla giuria, ma ne ascolteremo solo venti (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 28 gennaio. Spente appena le luci sulla ribalta del jazz, ecco che stanno, per riaccendersi a Sanremo 1 riflettori sul Festival della canzone,'felicemente giunto all'ottavo compleanno. Prima novità da segnalare^, quésta volta la RAI si è disinteressata dell'organizzazione, ha rinunciato alla scelta delle canzoni, dei cantanti, delle orchestrò. Si'limiterà a prestare microfoni è telecamere per la ripresa dello spettacolo, nelle serate di giovedì, di venerdì e di sabato prossimi, l'ultima sera in Eurovisione. Non si creda, però che .11 « gran rifiuto » della RAI abbia disperso quell'atmosfera di polemica che ogni festival porta con sé. C'è mancato poco che la manifestazione sanremese avesse quest'anno un preludio burrascoso,, una solenne impuntatura di primadonna, sulla scia di quei capricci clamorosi che hanno di recente animato la scena dell'opera lirica. Nillà Pizzi, udito ohe il compenso per i cantanti .è stato fissato in lire 70 mila per sera, tariiff a unica per tutti, ha messo il broncio. « Se così, ha mormorato, preferisco rinunciare al compensoCantero gratis ». Risposta del Festival, garbata ma irremovibile: se la signora Pizzi vorrà cantare dovrà rassegnarsi a riscuotere il compenso. Quest'anno le redini dell'organizzazione sono in mano all'ayv. Cajafa, uomo di polso, presidente dell'A.T.A., cioè del Casinò di Sanremo, e presidente altresì degli albergatori del luogo. Investito di pieni poteri, l'avv. Cajafa si aggira tra i cantanti e i tecnici, tra gli orchestrali e gli inservienti, con il piglio del generale in capo il quale non si contenta di tracciare al tavolino le grandi linee delle operazioni, ma scende ad ispezionare le salmerie ed assaggia il rancio delle truppe. Si occupa d'ogni cosa, dai discorsettl del presentatore, alle scenografìe e all'ambientazione. Le orchestre chiamate al cimento sono due: quella di Angelini, quattordici strumenti, una tavolozza ricca di colore, incline all'effusione della melodia, e quella di Semprini, sette strumenti, ma riuniti in un impasto estroso, insolito: accanto al pianoforte c'è un organo Hammond, la classica arpa, la chitarra elettrica, un contrabbasso e la batterla. Come di consueto, Angelini e Semprini daranno della stessa canzone due chiavi diverse: tradizionale, fluente, rotonda, l'interpretazione del primo; stringata, ritmica, originale, quella del secondo. Lo stato maggiore del Festi¬ val s'è tormentato un bel. po' per decidere sulla figura del presentatore. Eiano in discussione Nunzio Filogamo, che tenne a battesimo il Festival di Sanremo, ed Enzo Tortora. Si era fatto anche 11 nome di Mike Bongiornò, ma 11 palcoscenico di « Lascia o raddoppia » sarebbe sprofondato se ci fosse mancato ^anche per una sola serata il biondo mago della trasmissione- La scelta è perciò caduta, infine, su Gianni Agus. L'eletto ha una voce più'nota fórse che li suo stesso nome. «Non ti fidar d'un bacio a mezzanotte, se c'è la luna non ti fidar »,, ricordate questo motivo?.Era luì, Gianni Agus, che ci insinuava di questi scrùpoli. Dopo avere cantato con Wanda Osiris per alcuni anni, Giarni Agus sembra avere scelto ora definitivamente il ruolo di presentatore. Lo vedremo alla prova nelle prossime serate. La sua partner sarà Fulvia Colombo, Circa mille canzoni giunsero al setaccio di Sanremo: soltanto venti sono state prescelte per la ribalta. Ha presieduto alla cernita il comm. Carlo Alberto Cappelli, figlio di Licinio, l'editore bolognese che fu amico di Giosuè Carducci. Il presidente della giuria è uomo di lettere e d| varia cultura, sovrintendente del Comunale di Bologna; egli ha mirato ad un generale prosciugamento del territorio della canzonetta, infracidito da troppe lacrime. Da quando Nizza Pizzi, otto anni or sono, portò al trionfo il garbato Grazie dei fiori, il pianto dei nostri menestrelli sembrava non si dovesse asciugare mal più. Malgrado pero i nuovi criteri, il leader della malinconia nazionale, il maestro Ruccione, quello appunto di Bon-' giorno tristezza, è riuscito anche questa volta, nascosto da uno pseudonimo, a portarsi sulla ribalta con La canzone che piace a te. Il fecondo Rucclone ci diede in altri tempi i motivi di Giarabub e di Camerata Richard, e anche Vincere. Il cantante Bruno Pallesl (quello che confortò i nostri vent'anni con la Bambina dall'abito blu) è diventato paroliere e si cimenta con Non potrai dimenticare, musica di Gualtiero Malgoni. Con l'orchestra Angelini canteranno Claudio Villa, Gino Latilla, Carla Boni, Tonine Tortelli, Johnny Dorelll, il duo Fasano, Marisa Del Frate; con Semprini, Nilla Pizzi, Gloria Christian, Aurelio Fierro, il trio Joyce, Giorgio Consolini, Cristina Jorio, Domenico Mcdugno, Natalino Otto. Le ugole d'oro sono già arrivate a Sanremo, le valige colme di fotografie da distribuire agli ammiratori, con la firma autografa già pronta e svolazzante. 1 - La presenza più polemica del canoro manipolo è forse quella di Domenico Modugno, il tenore del <sottovoce», che qui canterà una canzone surrealista della quale ha scritto il testo: Nel blu dipinto di blu. Passano gli anni, cambiano gli stili, arriva il comm. Cappelli. Ma il blu non tramonta mai dal cielo delle nostre canzonette. Gigi Ghirotti