Melinda Lee visitata dal marito che è subito ripartito per Londra

Melinda Lee visitata dal marito che è subito ripartito per Londra FILIPPO ORSINI E' ANCORA IN CLINICA, MA GUARIRÀ' IN QUATTRO GIORNI Melinda Lee visitata dal marito che è subito ripartito per Londra Ufficialmente si smentisce che i due tentativi di suicidio abbiano relazione tra di loro • Tuttavia venerdì l'attrice era attesa all'aeroporto dal patrizio il quale, quando essa si avvelenò, giunse in ospedale per vederla "scon volto e annichilito,, - Una precisazione del Vaticano sulla carica di assistente al Soglio ricoperta dal nobiluomo (Nostro servìzio particolare) Roma, 28 gennaio. TI clamore suscitato, In Italia e all'estero, dal tentato suicidio dell'attrice Belinda Lee e dal principe Filippo Orsini è andato aumentando nella giornata d'oggi. Stasera alle ore 19 l'agenzia Italia ha diramato però al riguardo un breve comunicato che dice: «Le autorità inquirenti hanno accertato che il tentato suicidio del principe Orsini non ha alcuna relazione con la recente vfeenda dell'attrice Belinda Lee. n principe Orsini ha compiuto il s_o gesto in un momento di grave depressione psichica a seguito di una delle crisi cui va periodicamente soggetto e che sono una conseguenza delle ferite riportate in guerra». Dal canto suo il marito dell'attrice, Cornei Lucas, accorso a Roma fin da ieri, ha riferito che le condizioni della moglie non destano più preoccupazioni ed è ripartito stasera per Londra. Ai giornalisti che lo pressavano di domande, ha definito la vicenda « una tempesta in una tazza di tè ». Belinda Lee ha fissato per venerdì un posto sull'aereo che la riporterà in Sudafrica. Il principe Orsini, ormai fuori pericolo, è tuttora degente nella clinica < Castello della quiete ». Sul suo conto la seconda divisione di polizìa giudiziaria ha ricevuto dal posto fìsso del policlinico un fonogramma nel quale è detto che le sue ferite ad entrambi i polsi sono superficiali e che è stato giudicato guaribile in quattro giorni. «L'Orsini — conclude la comunicazione di polizia — non ha voluto dichia rare nulla sul motivi che lo hanno spinto al tentato sui cldlo ». Cadrebbero così — almeno ufficialmente — le Ipotesi sul la connessione fra i due drammatici avvenimenti che hanno per protagonisti una giovane attrice bon avanti sulla via del successo, e il patrizio ro mano trentottenne, brillante gentiluomo, attivo industriale ed erede d'una delle più alte cariche laiche della Chiesa: assistente al Soglio pontifìcio. Il principe Orsini è sposato aliai contessa Franca Bonaccorsi di San Michele Arcangelo, nobile ferrarese, e ha due figli, Domenico, di 9 anni, e Benedetto, di 3 anni. Secondo una voce isolata, tempo fa egli avrebbe compiuto un tentativo presso le autorità della Chiesa per sciogliere il suo legame e annodarne uno più rispondente agli attuali sogni del suo cuore. Il tentativo avrebbe ottenuto un prevedibile, netto rifiuto. Si tratta comunque dì voci, tutt'aitro che confermate. « Amo l'Italia e amo gl'italiani! Nel loro Paese è la vera vita», aveva detto entusiasticamente Belinda Lee, rientrata a Londra dopo mesi trascorsi a Roma per la ripresa de «La Venere di Oheronea». Questo film era destinato ad affermarla in campo internazionale e infatti dopo questa Interpretazione giunse per lei la scrittura da parte della Rahk e l'offerta di un nuovo lavoro da iniziarsi subito in Sudafrica. Improvvisamente, venerdì scorso, l'attrice è arrivata a Ciampino. Nessuno degli organizzatori della sua casa cinematografica era ad aspettarla all'aeroporto, con l'abituale corona di fotografi e di « reporters ». Sì trattava di un viaggio fatto in segreto e sul registro degli arrivi veniva segnato il vero nome della viaggiatrice, < Linda Lucas », al quale nessuno poteva dare importanza. La bionda fanciulla, vestita sportivamente e quasi senza bagaglio, non era attesa che da un uomo, alto, vestito di scuro, che l'accolse affettuosamente. I due salirono su una grossa macchina; si diressero in via Caroncini e salirono nell'appartamento di un'intima amica dell'attrice, la signora Jolanda Di Penta L'alloggio è abitato in comune da questa signora e da un certo signor Danieli, persona che avrebbe stretti rapporti con il prìncipe romano. La signora Di Penta avrebbe dichiarato a un giornalista che l'accompagnatore di Belinda era il principe Filippo Orsini, il quale, dopo un breve colloquio, lasciò l'appartamento. Questa amica della Lee, che sì è chiusa di poi in uno strettissimo riserbo, è certo a conoscenza del vero motivo che ha portato a Roma l'attrice. Negli ambienti cinematografici, d'altra parte, non si ignora che il patrizio romano si recava spesso nel teatro di posa durante le riprese de La Venere di Cheronea, I due, secondo le voci correnti, si mostravano sempre insieme la sera e insieme si sono recati, in seguito, al Festival del cinema a Venezia.. La bionda Belinda, dicevano stamane alcuni giornalisti, dopo i sogni vissuti nella primavera romana, non seppe resistere alla brusca e lunga interruzione che il lavoro le imponeva nell'Africa del Sud. E arrivò a Roma all'improvviso. Fu nel corso dei due pur brevi incontri che ebbe venerdì sera con l'uomo andato a riceverla all'aeroporto che la Lee prese la decisione del suo gesto disperato? La signora Di Penta, fin dall'arrivo dell'attrice aveva notato il suo profondo scoramento, una strana eccitabilità alla quale seguivano momenti dì spossata sofferenza Sabato mdcvrbesFdvdlidsoinnsccdtfigml'azlFrndctocpqseptddcpn mattina constatò che le condizioni dell'arnica, erano ancora più gravi. Si stava avviando al bagno e stentava a reggersi sulle gambe. Già i barbiturici facevano il loro effetto. Un'ora dopo scese vestita per la prima colazione. Fece appena in tempo a sedersi e crollò svenuta sul pavimento. Fu chiamato un medico, un'autoambulanza. Al policlinico lo stato della giovane donna apparve subito gravissimo; erano già passate molte ore dal momento in cui aveva ingerito la forte dose di sonnifero e la lavanda gastrica sarebbe stata Inefficace. Si ricorse allora al polmone d'acciaio. Belinda Lee vi rimase due ore, lottando con la morte. Ma fin da domenica il suo fisico si riprendeva e veniva giudicata fuori pericolo. Dopo il suo soggiorno romano della scorsa primavera, l'attrice contava qui molti amici e durante la sua degenza al policlinico numerose per¬ sone la visitarono njlla cameretta appartata ove giaceva a letto. Fra gli altri, si presentarono tre signori, uno dei quali, alto, vestito di scuro, mentre era al capezzale della inferma, si sentì male e cadde a terra privo di sensi. Subito soccorso, fu portato via dalla stanza In barella e solo dopo qualche tempo potè riprendersi e lasciare l'ospedale. Un infermiere del policlinico avrebbe riferito di avere visto e notato il principe Orsini al momento del suo ingresso; appariva sconvolto e come annichilito. Il rest.o dei fatti è più noto. Ieri poco prima delle 18 veniva chiamata dalla casa Orsini in via Panama una autoambulanza. Il pr.ncipe si era praticato dei tagli ai polsi con una lametta da barba e, in seguito, per morire senza dolore, aveva sorbito una dose fortissima di barbiturici, Per trasportarlo fuori delle sua casa gli infermieri, ve¬ dondolo in preda a una pericolosa crisi di nervi, dovettero mettergli la camicia di forza. Al Policlinico dal quale Belinda Lee era uscita qualche ora prima, il patrizio veniva ricoverato nella clinica neuro-psichiatrica. Il suo stato era grave ma non preoccupante, tanto che potè ottenere dai medici il trasferimento quasi immediato in una casa di salute di sua scelta il < Castello della quiete », dove si trova attualmente. Belinda Lee ha lasciato l'ospedale per ignota destinazione su una macchina di conoscenti, fin dall'altro ieri. SI ritiene che sia ritornata presso l'amica Jolanda Di Penta, Come . si è detto partirà da Roma venerdì prossimo. Lo scalpore suscitato da tutti questi avvenimenti non sembra destinato a placarsi sulla scorta di un semplice omunicato e dalle dichiarazioni fatte, anche con troppa filosofia, da Cornei Lucas. Ma un'altra voce viene ad inserirsi a sera inoltrata nel corso della vicenda. Una comunicazione fa conoscere il punto di vista delle autorità vaticane sul gesto compiuto dal principe Orsini. «Negli ambienti della corte pontificia — dice il testo diramato — la vicenda nella quale è risultato coinvolto il principe Orsini, assistente al Soglio, ha prodotto, più che preoccupazione, un senso di fastidio per il fatto che vi viene mescolato il nome della Santa Sede in ragione della carica che egli riveste. Tale carica è puramente onorifica e viene tradizionalmente conferita al capo della famiglia Orsini come al capo della famiglia Colonna. L'ufficio viene tuttavia esercitato in seguito a un biglietto di nomi na Non si ritiene però che sarà emesso un provvedimento di dimissioni o di revoca. Probabilmente il principe Orsini farà conoscere la sua determinazione di non intervenire più alle cerimonie e nel prossimo Annuario pontifìcio il suo nome non comparirà più». L'ultimo volta in cui II principe Orsini comparve in Vaticano fu il 9 gennaio quando, insieme ad altri componenti le famiglie nobili, partecipò all'udienza di auguri al Papa- a. n. Belinda Lee con 11 marito In una foto di questa estato li principe Orsini, assistente al Soglio Pontificio e la consorte