E' vissuto diciotto anni con una scheggia nel cranio

E' vissuto diciotto anni con una scheggia nel cranio DIFFSQSLL INTERVENTO Al MARIA VITTORIA E' vissuto diciotto anni con una scheggia nel cranio Colpito durante esercitazioni di antiaerea nel 1940 - Il frammento conficcato tra l'osso e le meningi - Dopo tanto tempo, erano sorte pericolose manifestazioni Iri^rtedi della scorsa settimana si presentò all'ambulatorio di otorinolarIngo-logia dell'ospedale Maria Vittoria il cinquantenne Ernesto Scalenghc, che lavora per il Municipio e abita con la moglie in corso Giulio Cesare 167. Lo Scalenghe accusava acuti dolori all'orecchio destro, e 11 primario prof. Redoglia gli riscontrò una grave forma di otite purulenta. Durante la visita, lo Scalenghc spiegò al chirurgo le cause della sua infezione, « Soffro di otite da diciatto anni, cioè da quando ho nella testa una pallottola di fucile. Ogni tanto la pallottola si sposta, e allora son dolori ». Stupito dailla rivelazione del paziente, il prof. Redoglia lo fece sottoporre Immediatamente all'esame radiografico. Le lastre confermarono il racconto dello Scalenghe, Fra la teca ossea e le meningi, all'altezza dell'osso temporale destro, appariva nitidissima un'ombra scura, delle dimensioni di un pennino. Si trattava davvero di un proiettile, incastrato nella testa del poveretto e avvolto da fibre in suppurazione,' Solo 11 bisturi poteva liberare 10 Scalenghc dalle sofferenze e dal pericolo Ai complicazioni mortali. Ieri mattina, dopo gli esami clinici e le precisa localizzazione del proiettile, il prof. Redoglia procedette alla trapanazione del cranio. L'Intervento richiese tre ore e mezzo e lo Scalenghc lo sopportò benissimo. Tra pochi giorni M chirurgo spera di poter dichiarare fuori pericolo -1 malato. 11 bisturi, oltre che asportare II focolaio doli'infezione, è riuscito a raggiungere e rimu^. :re il pezzetto di piombo dalla nicchia che lo racchiudeva da 18 anni. Noi 1940 Ernesto Scalenghe, allora trentaduenne, era stato richiamato sotto le armi e aggregato ad un reparto della difesa contraerea. Durante un'os"rcRazione a fuoco, una pallottole vagante Jo aveva colpito alla testa, vicino all'orecchio destro. Lo avevano ricoverato all'ospedale, mal medici non. ritennero consigliabile operarlo. Il proiettile non aveva leso la massa cerebrale, era finito -in un punto poco pericoloso.' La signora Scalenghe,.che era sfocata, per qualche anno ignorò !a'disavventura del marito. Che, del resto, era guarito in poche settimane e pareva non. risentire alcuna bonseguenza. Solo negli ultimi tempi ebbe orisi nervóse,^capogiri, dolori atroci all'orecchio. Li curò con pailillativi, convinto che non fosse pcssiibid©.est V4r^; lappailottolo. Otto 'giorni"fa' le"mie 'sofferenze erano diventate insopportàbili e ' si decise ad andare all'ospedale. festazlonl celebrative e affidarlo ad un Comitato di persone qualificate, -per la realizzazione. Nel dibattito sono intervenuti anche l'avv. Fusi presidente dell'Ente provinciale del turismo, il rag. Soffietti per « Torino-Esposizioni», Il Mo Rocca tper perorare la causa del teatro Regio) ed altri. Alle 14 Commissioni che dovrebbero fiancheggiare il Comitato esecutivo (finanziaria, edilizia, turismo e spettacoli, sport, cultura storia belle arti religione, industria commercio agricoltura, artigianato e lavoro, evoluzione sociale del Paese, trasporti e comunicazioni, moda floricoltura e orticoltura, tradizioni militari, rapporti con Teste ro, stampa e propaganda, Torino nella Liberazione) il prof. A. M Dogliottl ha proposto di aggiungerne una per le manifestazioni a carattere medico e i problemi so ciati. Tanto ->'.ù che le prossime «Giornate me<nche internazionali» sono state posticipate dal 1960 al '61, per inquadrarle nelle celebrazioni del centenario. La proposta del prof. Dogliottl è stata accolta all'unanimità. L'assemblea ha delegato il Sindaco a nominare i 30 membri del Comitato esecutivo e quelli delle Commissioni. GII Intervenuti hanno confermato la necessità di conoscere, prima di tutto, il plano finanziarlo: per non mettere il carro davanti ai buoi, con progetti grandiosi ma illusori. < ! ; 111111111 ■ t < i ■ i ; 11 c i i 1111111111111111111111:1111 k 11 < 1111

Persone citate: Ernesto Scalenghc, Ernesto Scalenghe, Fusi, Redoglia, Scalenghe, Soffietti

Luoghi citati: Torino