Polemiche tra i d. c. sulle alleanze per l'elezione del nuovo sindaco di Roma di Enzo Forcella

Polemiche tra i d. c. sulle alleanze per l'elezione del nuovo sindaco di Roma Polemiche tra i d. c. sulle alleanze per l'elezione del nuovo sindaco di Roma Un groppo di esponenti del partito ha aderito ad un documento che deplora l'accordo con i neo fascisti • Protesta dell'Osservatore Romano e denuncia ai probiviri della Federazione romana - Stasera si riunisce il Consiglio comunale: è probabile un'altra crisi Roma, 27 gennaio. Appena uscita dall'imbarazzo che le aveva provocato l'intervento del cardinale Ottaviano la segreteria democristiana si è trovata oggi di fronte ad un nuovo problema, più circoscritto ma non meno" significativo. Un gruppo di esponenti del partito, tra cui un membro della direzione e due consiglieri nazionali, ha aderito, insieme a radicali, repubblicani, socialdemocratici e socialisti, ad un documento contro il nuovo sindaco democristiano di Roma, Urbano Cioccetti, e il connubio con 1 neofascisti che ne ha consentito l'elezione. < Partiti che si dichiarano democratici, forze polìtiche che si richiamano alla lotta antifascista, alla Resistenza e alla Costituzione — dice, tra l'altro, il documento — non possono, senza intima grave e pericolosa contraddizione, accettare alleanze con forze che si richiamano ai modelli del fascismo e non possono accettare vincoli con pesanti interessi particolari che mascherano orientamenti sostanzialmente reazionari. I sottoscritti, pur appartenendo a diversi, ed anzi contrastanti settori politici, sono convinti che una comune solidarietà sui princìpi della Costituzione deve legare le forze democratiche Nel nome di questi comuni va¬ lori morali il caso di Roma li pone in dovere di esprimere un fermo monito ed un esplicito richiamo alla vigorosa reazione che involuzioni inaccettabili susciterebbero nel Paese ». Tra i firmatari, come si è accennato, figura Luigi Granelli, membro della direzione d.c, Galloni e Pistelli, membri del Consìglio nazionale, e numerosi esponenti del movimento giovanile. Quando il caso ha cominciato a fare scandalo, Granelli ha fatto sapere che non aveva materialmente firmato il documento e che non poteva quindi essere coinvolto negli eventuali provvedimenti disciplinari. Ma è stata una precisazione monca e indiretta che non è riuscita a bloccare la polemica, tanto più che tutti gli altri suoi amici di corrente non hanno smentito l'adesione. La prima protesta è venuta dall'Osservatore Romano, che si è affrettato ad esprimere la propria « sorpresa » per lo schieramento politico che le Anne apposte in calce al documento manifestavano. « Com'è stato più volte ricordato — commentava l'organo vaticano — nessuna collaborazione è possibile tra cattolici e socialcomunisti I quali ultimi, per tanto, non hanno torto di con siderare episodi del genere come altrettanti sostegni arrecati al loro gioco ». Per la ve¬ rità bisogna avvertire che i firmatari del documento avevano espressamente rifiutato l'adesione dei comunisti. L'esclusione, anzi, ha avuto delle ripercussioni all'interno del P.C.I.: Natoli ed altri esponenti della federazione romana hanno protestato contro l'Unità che aveva accolto con compiacimento l'iniziativa sottoscrivendo cosi l'esclusione del P.C.I. dal « fronte » della sinistra democratica. E' inesatto perciò (come ha rilevato in un comunicato ufficiale anche la direzione romana del partito repubblicano) considerare il documento come un'iniziativa di « fronte popolare ». Ma in questo genere di polemiche non sì va mai troppo per il sottile. Alla protesta dell'Osservatore Romano hanno fatto seguito quelle delle agenzie cattoliche. Poi il comitato romano della D. C. ha invitato la direzione ad intervenire « con de cisa fermezza per stroncare ogni tentativo di speculazione e di disorientamento »; i suoi dirigenti si sono recati da Fanfani e, per cominciare, hanno deferito ai probiviri i firmatari iscritti alla federazione romana. In serata, infine, lo stesso Fani ani ha dato disposizioni perché il « caso » venisse adeguatamente commentato e deplorato dall'organo ufficiale del partito. I socialisti hanno fatto sapere che sarebbero disposti ad eglfdmlCvrpcTcvmtipVlmstlssatPnpnn escludere da una nuova maggioranza nel Consiglio comunale di Roma i comunisti, ee 1 d.c. facessero altrettanto con le destre. Dal canto loro i socialdemocratici sono decisi a ritirare l'appoggio che hanno dato a Cioccetti Domani sera il nuovo sindaco farà le sue dichiarazioni ed è probabile che nei prossimi giorni si riapra la crisi. Gli attacchi sferrati ieri da Togliatti contro i « vecchi amici » del passato, hanno ravvivato le posizioni degli autonomisti del PSI e verranno rintuzzati domattina — a quanto informa l'agenzia Libera Stampa — dallo stesso Nenni sulVAvanti! «Nessuno vuole isolare il PCI — dirà Nanni — ma i comunisti si isolano da soli con certi loro atti e atteggiamenti, come quelli che li condussero ad approvare senza riserve quanto è successo e succede in Ungheria e in altri Paesi. E' fuori della realtà politica e sociale del nostro Paese pensare che una alter nativa democratica alla D.C. possa far capo al PCI. Nessuna alternativa democratica sarebbe possibile se il PSI ri nuncìasse all'autonoma iniziativa che ha assunto, e la cui validità riceve ogni giorno Conferma dai fatti. Togliatti ha torto di non riconoscere questo dato obiettivo delle comuni esperienze ». Enzo Forcella

Persone citate: Fanfani, Fani, Galloni, Luigi Granelli, Natoli, Nenni, Pistelli, Togliatti

Luoghi citati: Roma, Ungheria