Il convegno di Ankara di Ferdinando Vegas

Il convegno di Ankara Il convegno di Ankara Alla sessione ministeriale del Patto di Bagdad, che si è aperta oggi ad Ankara, Foster Dulles, il « padre del Patto » come lo chiama il New York Times, partecipa modestamente solo in veste di « osservatore » ; gli Stati Uniti infatti non sono membri del Patto. E' indubbio però che, al di là della posizione protocollare, il ruolo principale spetterà all'osservatore americano e non ai delegati della Gran Bretagna o dei membri asiatici (Turchia, Iran, Iraq e Pakistan). La presenza personale di Dulles vuol dunque sottolineare la importanza speciale che Washington annette a questa sessione; benché momentaneamente tranquilla, la situazione del Medio Oriente rimane sempre suscettibile di pericolosi sviluppi. Secondo Mosca la causa prima e massima della tensione in questa zona sta proprio nell'intervento degli Stati Uniti; l'ultima, lunga nota della Tass, di martedì scorso, prendendo spunto dal viaggio di Dulles, ha ribadito ancora una volta questa tesi, con tono particolarmente vibrato. Il minimo che l'osservatore più benevolo verso la Russia potrebbe rilevare è che i sovietici sono per lo meno altrettanto responsabili degli americani; se questi ritengono di difendere gl'interessi vitali dell'Occidente intervenendo nel Medio Oriente, gli altri non si fanno al cun scrupolo di sobillare e di attizzare un focolaio che un nulla può far esplodere da un momento all'altro. In realtà il Medio Oriente è l'unica regione del globo non spartita fra i due blocchi, sovietico e occidentale; il principio inesorabile della politica di potenza vuole quindi che ognuno dei con tendenti tenti il suo gioco. Se mai, si può fare appunto alla politica america na di aver condotto poco abilmente il proprio gioco, offrendo così alla Russia il destro per cogliere a buon mercato dei successi innegabili. E' ormai riconosciuto dalla più avveduta opinione pubblica d'oltre Atlan, tico che Dulles commise l'errore iniziale di ostinarsi in quella che fu detta la sua « pattomania » ; il tentativo cioè di legare agli Stati Uniti i Paesi del Medio Oriente e dell'Asia sudorientale mediante una serie di patti militari in funzione anticomunista. Dopo aver realizzato, tra il '53 e il '54, gli accordi bilaterali con la Turchia, il Pakistan e l'Iraq, Dulles dovette accorgersi dell'errore ; allora preferì abbandonare la sua creatura — il « bastione setten trionale » del Medio Oriente — prima ancora che venisse alla luce; H progetto fu egualmente attuato dalla Gran Bretagna, nel '55, appunto col Patto di Bagdad; ma ebbe la conseguenza disastrosa di spaccare in due il Medio Oriente, per la reazione del gruppo meridionale guidato dall'Egitto. Il risultato peggiore fu che, sorto per sbar rare il cammino al comuni smo sovietico, il Patto di Bagdad ha invece permesso alla Russia di prendere pie de nel Medio Oriente, Con la tattica dell'infiltrazione non potendo premere fron talmente da nord, Mosca ha compiuto il salto della rana, insediandosi nell'Egitto nella Siria. La reazione americana ha oscillato tra il rafforzameli 1» del Patto di Bagdad, con la partecipazione ai camita ti militare, economico e antiisowersivo, e l'elaborazione di una politica di vasto respiro, enunciata un anno fa nella « dottrina Eisenhower ». Quest'ultima indica indubbiamente la via maestra, perché si propone di risolvere il problema di fon-; do del Medio Oriente, cioè l'arretratezza economica e la miseria sociale; per la sua riuscita occorre tuttavia che gli aiuti americani siano completamente sganciati da ogni contropartita di alleanza militare, siano dati da liberi a liberi, da eguali a eguali. Altrimenti la Russia, che sta cominciando una sua politica di aiuti su vasta scala, .senza chiedere apertamente nulla in cambio, avrà §artita vinta. Allora i Paesi el Medio Oriente pagherebbero, e come, gii aiuti sovietici; ma per l'Occidente ssrebbe troppo tardi. Ferdinando Vegas dttmpuctpcddgnugrpdsotttt«daliinc(Vedere in 10" pagina la corrispondenza da Ankara)

Persone citate: Dulles, Eisenhower, Foster Dulles, Secondo Mosca