Si giungerà a 25 milioni di gradi entro il 1958 negli stadi sull'energia H di Mario Ciriello

Si giungerà a 25 milioni di gradi entro il 1958 negli stadi sull'energia H PREVISIONI IIEGImI SCIENZIATI BRITANNICI Si giungerà a 25 milioni di gradi entro il 1958 negli stadi sull'energia H Già superati i 5 milioni - Si è convinti di arrivare entro 10 anni a 100 estraendo forza industriale dall'acqua Esultanza in Inghilterra per il primato - Saranno vinte alcune forme di cancro ? - L'energia costerà quasi nulla (Nostro servizio particolare) Londra, 25 gennaio. I successi conseguiti ad Harwell nell'timbrigliamento» dell'energia? della bomba H hanno suscitato in Inghilterra un vasto entusiasmo e un senso di legittimo orgoglio. Le lodi e le congratulazioni giunte da ogni parte del mondo hanno fatto dimenticare al Paese le amarezze degli ultimi anni in taluni episodi politici, militari e industriali. « Sventoliamo la nostra bandiera», grida il giornale Daily Herald e i giornali conservatori gli fanno eco, ammonendo: « Ecco una lezione per coloro che considerano l'Inghilterra un paese finito ». Il giubilo e il vanto sono tanto maggiori in quanto questa vittoria scientifica è uno strumento di pace e non di guerra, e perché in tale importantissima gara gli inglesi risultano complessivamente più avanti degli americani (che pure hanno raggiunto eccel- miimuii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiileaCfisdlompdl'psztpGdHarcrsp(tp iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniin lenti risultati) e in vantaggio ancora maggiore sui russi. Con minori risorse umane e finanziarie, scrive esultante la stampa inglese; stiamo precedendo due ricchi e potenti colossi. Tutti gli esperti di problemi nucleari danno per certo, prima o poi, il totale dominio del processo di fusione dell'idrogeno, e l'interesse del pubblico si è già spostato verso le congetture sulla costruzione delle prime < centrali termonucleari ». Secondo il prudente parere di Sir John Gockcroft, ■ direttore generale del « Centro di ricerche » di Harwell, bisognerà attendere almeno vent'anni, forse quaranta, ma altre autorevoli voci considerano eccessivo il suo riserbo di scienziato. Riconoscono che le difficoltà da superare sono ancora notevoli (occorre portare la temperatura a 100 milioni di gradi e prolungare la durata della sca- a e o a a o e l rica che genera la fusione del deuterio); ma con un po' di fortuna, il traguardo potrebbe esser» raggiunto frat dieci o quindici anni. La prima bomba atomica — si fa notare — esplose nel 'iS, ad oggi, a soli tredici anni di distanza, sranno già sorgendo centrali nucleari. La strada da cinque a cento milioni di gradi è lunga, ma la sicurezza e la speditezza della marcia sono state indicate dallo stesso Gockcroft, il quale ha dichiarato che « entro quest'anno riusciremo forse a superare di gran lunga la temperatura al centro del Sole ». Questa temperatura si aggira sui 15 milioni di gradi, per cui il progresso cui accenna Gockcroft porterà la temperatura — dicono i periti — ad almeno 25 milioni di gradi. A un quarto, cioè, della temperatura necessaria per sfruttare economicamente il processo di fusione. IV comunicato diffuso ieri ha collocato tutti gli allori sulla macchina «Zeta» costruita ad Harwell, ma si è appreso poi che di questi «Soli artificiali* ne esistono, già attivi, altri due. Uno si trova ad Aldermaston, nell'< Istituto per le ricerche sugli armamenti atomici»; l'altro, nella medesima città,' ma nei laboratori di un grande complesso industriale, l'< Associated Blectrical Industries ». Del primo non si sa nulla, è segreto militare. Il secondo apparecchio si chiama « Sceptre », ossia scettro, e ha varie prerogative che lo renderebbero superiore alla macchina di Harwell. Pesa meno, quattro tonnellate invece delle B0 di «Zeta». E' più piccolo, quasi la metà. Costa diecimila invece di trecentomila sterline. « Sceptre » ha già prodotto temperature di quattro milioni di gradi, fra due o tre mesi dovrebbe arrivare ai dieci o quindici milioni. Quali saranno i benefici pratici delle centrali-Hf Oli esperti li raggruppano in quattro categorie: 1) la vita su questo pianeta potrà continuare anche quando si saranno esaurite tutte le riserve di petrolio e carbone, fra cento anni, e quelle di uranio e di torio, fra due o trecento. Secondo Sir John Gockcroft, le miniere del futuro, oioè gli oceani, permetteranno al mondo di avere edsdanlcdccdrninPsmpstndzTsaLdtrsrtpnrhdspcluvs1 ! M111MI i 1111111 i 1 j 111111MI 11 1111111111E11111MIM [ 111 ] M111 energia per almeno un miliardo di anni. 2) Questa energia non costerà quasi nulla, e una grande rivoluzione industriale potrà aver luogo in tutto il mondo. 3) L'aria non sarà più inquinata dai dannosi prodotti dell'attività industriale e il cancro al polmone cesserà forse di mietere vittime. 4) Il nuovo processo non comporterà alcun pericolo perché la « fusione » a differenza della « fissione » non genera radioattività.' Mario Ciriello

Persone citate: John Gockcroft

Luoghi citati: Aldermaston, Harwell, Inghilterra, Londra