Si gioca isolati e chiusi in stanze con pareti di vetro

Si gioca isolati e chiusi in stanze con pareti di vetro SI SVOLGONO A COMO I CAMPIONATI MONDIALI DI BRIDGE 1958 Si gioca isolati e chiusi in stanze con pareti di vetro Uno speaker spiega agli spettatori lo svolgimento delle partite ■ Sistema per impedire l'influenza del caso e della fortuna - Prims vittòrie italiane (Dal nostro inviato speciale) Como, 25 gennaio. H campionato mondiale di bridge per il 1958 si svolge quest'anno in Italia perché furono italiani i vincitori del '57. Ciò non significa che gli italiani contino masse sterminate di bridgisti: la nostra federazione nazionale raggiunge si e no i cinquemila iscritti contro 1 dieci milioni degli Stati Uniti. I giocatori e flettivi, quelli, come suol dirsi, < usciti dal sillabario > si aggirano intorno ai centomila, con la proporzione di circa il mezzo per cento con attitudini ai campionato, ma fra questi eccellono elementi di prim'ordine come Eugenio Chiaradia, professore di lettere, Milmo D'Alelio, pubblicista, Pietro Forquet, impiegato bancario, Guglielmo Siniscalco, ingegnere, tutt'e quattro di Napoli; Walter Avarelli, magistrato alla Corte dei Conti, Giorgio Belladonna, impiegato, romani. Essi compongono la nostra squadra a Como per battersi contro statunitensi e argentini. La squadra argentina, con G. Cabane, M. Lerber, E. Belousson, A. Olmedo, R. Calvedo, non si sa di preciso quanto possa valere complessivamente, anche perché le è venuto a mancare uno dei migliori, R. Cramer, ammalatosi. E' invece certo che la squadra americana ha messo insieme il massimo delle sue forze, scientificamente e praticamente considerate. Esse allineano J. Crawford, campione assoluto del mondo, e il fior flore degli studiosi bridgistici in teoria e in pratica come G.B. Becher, A. Roth, G. Rapée, G. Silidor, S. Stone. Li anima, inoltre, un esasperato senso di riscossa perché, dopo avere trionfato nei campionati ufficiali del '51, '52, '53, '54, nel '55 furono sconfitti dall'Inghilterra, nel '56 dalla Francia e, l'anno scorso, da noi. Dirige il torneo, con l'aiuto di sette arbitri, il signor Herman Dedichen, di Copenaghen. Ogni squadra ha un capitano che però non gioca: quello americano, signor Ripstra, è un celebre allevatore di cavalli del Texas, quello argentino, signor Castro, è rappresentante generale d'una fabbrica italiana di automobili, il nostro è un avvocato modenese di grande nome, signor Perroux, presidente della Associazione italiana del bridge. Nel comitato d'onore troviamo S.E. il senatore Lorenzo Spallino, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, S.E. l'on. Carlo Repossi, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, S.E. Sante Jannone, prefetto di Como, avv. Lino Gelpi, sindaco di Como. Per la prima volta il campionato "mondiale di bridge non si svolge in una grande città perché nessuna di quelle italiane si è sentita di ' affrontare le spese relative, anche se dell'ordine di circa cinque milioni soltanto. Tecnica del campionato. Ogni squadra gioca centosessantotto « smazzate » in serie di sedici o venti « smazzate » consecutive. La « smazzata » è una distribuzione di cinquantadue carte francesi cerne nel bridge ordinario, solo che non vi si parla né di « manche » né di « roKoer ». E cioè non esistono « partite », ma ogni « smazzata» è fine a se stessa, pur cssendovene una metà che comporta i rischi moderati del primo tempo (« manche ») e un'altra metà quelli pesanti del secondo tempo (zona pericolosa) che porta al « robber ». Nel merito complessivo la cosiddetta fortuna ha ben poco peso, ed ecco perché. Due italiani giocano, per esempio, contro due argentini una certa « smazzata » in una stanza ermeticamente chiusa, sorvegliata contro le indiscrezioni. La stessa disposizicne di carte sarà poi giocata in un'altra stanza, dove non si può sapere nulla di quanto è avvenuto nell'altra con le carte degli italiani passate ad altri due argentini e viceversa. La classifica avviene attraverso la somma delle due giocate, limitatamente alla differenza dei punti e su calcoli speciali: difatti, mentre nel bridge comune una scia « smazzata », teoricamente considerata, potrebbe portare a una differenza anche maggiore di tre o quattromila punti, qui il massimo non supera i quindici ed è raro che arrivi a dieci. Il pubblico è ammesso a seguire le partite. Ciò potrebbe sembrare in contrasto con la necessità del segreto, ma questo è garantito dal fatto che si vede giocare una sola- squadra, contenuta in una specie di acquario a vetri di tre metri per due e quaranta, impenetrabile ai rumori. Un tabellone detto « br.dge-iama» presenta le carte dei quattro giocatori contraddistinti, come tutti sanno, con la caratteristica di nord sud est ovest, facendo sparire via via le carte giocate. Uno speaker spiega che cosa sta succedendo con brevi commenti. La sorte ha messo oggi di fronte italiani e statunitensi per un primo incontro, poi italiani e argentini, infine, a tarda notte, statunitensi e argentini. Gli statunitensi giocando contro noi hanno voluto stravincere, chiedendo al rischio ciò che la tecnica avrebbe sconsigliato? Può darai. Se è stato così, essi hanno commesso errori gravissimi, tanto che gli italiani hanno potuto vincere con ventldue punti contro otto. Gli italiani, oltre all'indubbia tecnica superiore, erano poi elettrizzati dal loro successo mettendosi contro gli argentini? Di certo essi hanno battuto gli argentini per ventotto punti a nove. Ma c'è ancora da fare molta strada. Il torneo durerà fino al 3 feb- , braio. a. a. Italo-argentini a Como: da sinistra a destra: Belladonna (Italia), Cabene (Argentina), Ava rolli (Italia), Castro (Argentina); risultato 28 punti all'Italia contro 9 (Telefoto)