Trovato dagli scienziati inglesi e americani il metodo per estrarre energia industriale dalla bomba H

Trovato dagli scienziati inglesi e americani il metodo per estrarre energia industriale dalla bomba H Sensazionaie e contemporaneo annunzio a Londra e Washington Trovato dagli scienziati inglesi e americani il metodo per estrarre energia industriale dalla bomba H Ottenuta nei laboratori britannici di Harwell la temperatura di 5 milioni di gradi in un recipiente immateriale, fatto di conente elettrica - Per fondere l'idrogeno saranno necessari 100 milioni di gradi, ma gli studiosi sono sulla strada giusta - Forse tra 10 anni si produrrà energia dall'acqua del mare Dirige le prove il prof. Thonsmann, di 37 anni • Una grandiosa tappa dell'Occidente per il progresso dell'umanità - Come è stato costruito il "Soie artificiale. (Dal nostro corrispondente) Londra, 24 gennaio. L'Ente britannico dell'energia atomica ha annunciato questa sera in forma ufficiale che « ricerche compiute ad Harwell con gli apparecchi più recenti hanno portato gli scienziati britannici alla conclusione che sarà possibile, in futuro, controllare le reazioni termonucleari allo scopo di produrre energia elettrica. Tuttavia le possibilità di applicazione pratica di questa scoperta sono ancora lontana». < La Russia — scrive questa sera un'agenzia britannica — con i suoi Sputnik sta puntando verso la Luna, ma la Gran Bretagna, per mezzo di un piccolo gruppo di brillanti scienziati di Harwell, mira al Sole ». OH scienziati, con modestia squisitamente di studiosi, asseriscono che <sono necessari altri esperimenti per affermare che i neutroni termonucleari ottenuti con V "apparato Z" al laboratorio sperimentale atomico di Harwell corrispondono esattamente alla ripetizione, nel campo pacifico, dei fenomeni che si verificano nella bomba H ». Dal punto di vista puramente scientifico, il successo consiste: 1) nell'avere raggiunto e controllato temperature dell'ordine di 5 milioni di gradi centigradi, ossia più, alte di quelle misurate sulla superficie dt qualsiasi stella; t) nell'aver mantenuto queste temperature per la durata di e e forse 5 millesimi di secondo. Come osserva il comunicato, « prima che queste scoperte scientifiche possano avere applicazione pratica debbono ancora essere risoli» molti problemi importanti e le ricerche dovranno restare al livello sperimentale ancora per molti anni. Ma-se diverrà possibile costruire una centrale basata sulla fusione del deuterio (ossia provocando il collegamento di atomi d'idrogeno pesante, ripetendo il fenomeno che fornisce il calore nelle stelle) gli oceani del mondo forniranno un combustibile praticamente inesauribile attraverso i tempi».- Per costruire questa centrale, è necessario poter ottenere temperature di 100 milioni di gradi centigradi; perché sia possibile la liberazione dell'energia termonucleare, occorre che le scariche elettriche raggiungano ' la durata di circa un minuto secondo, n deuterio, o idrogeno pesante, può essere prodotto dall'acqua — che è composta di due parti d'idrogeno e uno, di ossigeno — i'.i modo molto economico. Oli scienziati calcolano il prezzo di un grammo di deuterio estratto dall'acqua in due scellini (circa 150 lire); le proteste d'acqua, secondo i calcoli attuali, basterebbero per un miliardo di anni. L' < Apparecchio Z », che d stato costruito dagli scienziati di Harwell, ha la forma di una ciambella di vetro e acciaio. Entro questo tubo si trova l'idrogeno pesante in forma di gas e attraverso questo gas vengono passate, a intervalli di 10 secondi, scariche elettriche. Il problema importante di tenere il gas isolato dalle pareti del tubo — per evitare che il gas si raffreddi passando il calore al recipiente, il quale fonderebbe in un attimo — è stato risolto dagli scienziati britannici creando un campo magnetico che tiene il gas lontano galle pareti e che nello stesso tempo regola la sàirJ.ìlla elettrica che riscalda it gas. fi fenomeno è, in un certo senso, simile a quello che si verifica in un tubo al neon. Sir John Oockroft, direttore dello stabilimento atomico di Harwell, ritiene che ci vorranno «dal dieci ai cinquantanni» per raggiungere V applicazione pratica di questi esperimenti scientifici. Comunque, il principio . cfca. «non. esiste una ragione fondamentale per cui non sia possibile prolungare sensibilmente la dura ta delle scariche elettriche, aumentando sensibilmente le temperature», è in questo caso valido. Dal punto di vista tecnico, il maggior problema che gli scienziati britannici hanno risolto è quello di isolare completamente il gas, nel quale passa la scarica elettrica, dalle pareti del tubo che lo contiene. Questo è stato ottenuto per mezzo di un campo magnetico. Tale forza magnetica, in pratica, racchiude il gas in un tubo che non è fatto di materia, ma esclusivamente di forza. Questa trovata, un lampo di genio, ha permesso il passaggio degli esperimenti fisici dal campo relativamente limitato dalle massime temperature a cui tutte le materie si volatilizzano, al campo nuovo nel quale non esiste più praticamente un limite teorico alle temperature che possono esse re raggiunte nel futuro. Le temperature di quell'ordine vengono misurate, in laboratorio, esattamente come si misurano le temperature stellari, per mezzo di uno spettroscopio. Questo apparecchio misura la temperatura dei gas studiando l'ampiezza delle vibrazioni degli atomi, Vampiez- za aumenta con l'aumentare della temperatura. L'energia, in quésti fenomeni, viene < liberata » attraverso Ta « fusione» nucleare, un processo esattamente opposto alla < fissione » nucleare che si verifica nella bornia atomica. In questo secondo caso i nuclei atomici vengono separati dai neutroni che roteano intomo ad esso; nel primo caso invece, nella fusione, si ha l'unione di atomi, con liberazione di energia residua. Oli scienziati che /tanno prosettato l'< apparecchio Z» — una « macchina » di vetro acciaio e cemento circondata da cavi e tubi in una stanza dove si sente l'odore tipico dei gabinetti dei raggi X — sono inglesi. Direttore del gruppo degli scienziati britannici che ha realizzato yli esperimenti Z è il dottor P. G. Thonemann, un inglese di SI anni padre di due bambine, che vive ad Abington. Fra i suoi collaboratori vanno oitati i nomi degli scienziati inglesi Carruthers, Pease, Mitchéll e del canadese Thompson. Contemporaneamente è stato annunciato che esperimenti analoghi, nel campo delle reazioni termonucleari controllate, sono condotti nei laboratori della Allied Electrical Industri/. Questi laboratori, diretti dal dott. Allibone, hanno raggiunto una temperatura di 4 milioni di gradi centigradi. Subito dopo la pubblicazio¬ ne del comunicato ujfficiaJe, il direttore degli stabilimenti atomici di Harwell, Sir John Cockroft, ha dichiarato: <Io sono certo che entro un anno V'apparecchio Z" con alcune modifiche potrà raggiungere temperature assai più alte di quelle che sono state osservate al centro del Sole». Questa temperatura è di circa 15 mi lioni di gradi. Finora l'appa recchio ha prodotto « molte volte 1 una temperatura di 5 milioni di gradi. Ma per ora gli scienziati britannici, per scrupolo scientifico, non sono disposti a dichiarare formai mente che questi esperimenti rappresentano la realizzazione pacifica della reazione termonucleare della bomba H. < Ne sono certo soltanto al 90 per cento — ha detto Sir John Cockroft — ma sarei molto sorpreso se quei neutroni fossero dovuti a qualche altra reazione ». Un altro scienziato, il dottor Thonemann, ha dichiarato: « Siamo in una " terra di nessuno " nella quale è impossibile essere sicuri. Ma sapremo entro breve tempo se quella che abbiamo creato è una vera reazione, termonucleare ». L'esperimento di Harwell apre la strada alla soluzione definitiva del problema della energia elettrica a costi ridottissimi. Con venti litri d'acqua è possibile produrre un grammo di deuterio (idrogeno pesante) dal quale può essere liberata una energia equivalente a quella di 10 tonnellate di carbone. La trasformazione della energia liberata dalla fusione termonucleare in energia elettrica, a quanto ha detto il prof. Thonemann, non dovrà necessariamente avvenire attraverso il vapore e le turbine termoelettriche. Sarà possibile trasformare direttamente la energia per mezzo della induzione elettrica Sir John Cockroft ha dichiarato che vi sono ora quattro pietre miliari da raggiungere: 1) Temperature sufficientemente alte e scariche elettriche abbastanza lunghe per accertare che si tratta di fusione termonucleare. Questo obiettivo può essere raggiunto dn un momento all'altro; t) Il punto di equilibrio, quando la quantità di energia potenziale immessa nello strumento è praticamente identica a quella prodotta. Questo verrà rat}giunto a temperature intorno ai 100 milioni di gradi. S) Progettazione di un prototipo d una centrale nucleare pratico ed economica. :t) Applicazione commerciale della formula. « Noi procediamo — ha concluso Sir John Cockroft — non ottimismo ed entusiasmo in questo nuovo grande campo di ricerche scientifiche». Riccardo Afagno Lo scienziato B. Carruthers (a sinistra) progettista dello «Zeta» a colloquio con U dott. Pease, direttore del programma sperimentale per l'apparecchio termonucleare. La fotografia è stata scattata nello stabilimento scientifico di Harwell, in Inghilterra (Tel.)

Persone citate: Carruthers, John Cockroft, John Oockroft, Thompson

Luoghi citati: Abington, Gran Bretagna, Harwell, Inghilterra, Londra, Russia, Washington