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Il nuovo Cancelliere dello Scocchiere espone ai Comuni lo politica economico Il nuovo Cancelliere dello Scocchiere espone ai Comuni lo politica economico Critiche del capo dei laburisti Gaitskell e del dimissionario Thorneycroft - Votata la fiducia al Governo (Dal nostro corrispondente) Londra, 23 gennaio. Il governo britannico ha ottenuto questa sera la fiducia sulla politica economica. La votazione è avvenuta alla Camera dei Comuni dopo il primo discorso del nuovo Cancelliere dello Scacchiere Heathcote Amory, su una mozione presentata dai laburisti. Essa ha avuto il seguente risultato: 324 voti contro la mozione e 262 in favore. Il governo ha avuto una maggioranza di 62 voti. Nel suo discorso Heathcote Amory aveva riaffermato anzitutto che le divergenze di vedute che hanno provocato lo dimissioni di Thorneycroft e dei suol due sottosegretari non rappresentavano una questione di sostanza, ma soltanto < uno degli aspetti del problema », « Ci sono altri aspetti — egli ha aggiunto — che debbono essere presi In considerazione >. Egli ha spiegato che Thorneycroft c avrebbe voluto realizzare subito certe altre economie, che a nostro parere avrebbero potuto risultare dannose per la politica anti-inflazionlstica >. Dopo avere spiegato che alcuni degli aspetti della polemica interna del Gabinetto devono restare segreti, perché 10 porterebbero a rivelare dettagli del futuro bilancio, il nuovo Cancelliere dello Scacchiere ha detto che < i provvedimenti giusti saranno necessariamente impopolari >. 1 provvedimenti presi nel settembre scorso — quando fu limitato il credito e aumentato il tasso di sconto al 7 per cento — hanno già prodotto buoni effetti. La disoccupazione è ad un livello bassissimo ma le offerte di lavoro sono leggermente diminuite. Nel campo del prezzi è stata raggiunta una certa stabilizzazione, il valore della sterlina al è rafforzato e le riserve sono aumentate. Egli ha poi ammonito che c un'altra serie d aumenti salariali rappresenterebbe 11 disastro >. «Gli alti salari sono 11 corollario dell'alta produzione. 11 mezzo poi aumentare i salari e ridurrr I prezzi è produrre di più >. Subito dopo 11 nuovo Cancelliere dello Scacchiere ha preso la parola 11 capo dell'opposizione Hugh Gaitskell il quale ha dato il benvenuto, con parole molto cortesi, al nuovo ministro, ma ha subito attaccato 11 governo per le « molte e frequenti spiegazioni > date al pub. blico per le dimissioni dei tre ministri preposti agli affari economici del Paese. «Gli ultimi sviluppi di questa storia interessante — egli ha aggiunto — sono ancora avvolti nel mistero. Ci risulta che sono stati tenuti tre o quattro consigli dei ministri per discutere altre riduzioni del servizi sociali. SI sente parlare di probabili nuove dimissioni e ci farebbe molto piacere avere qualche informazione in proposito >. La colpa della crisi — egli ha detto — ricade interamente sul governo « e noi non accettiamo in alcun modo la teoria che la responsabilità degli aumenti dei prezzi ricade sui sindacalisti ». Ripetendo le parole del nuovo Cancelliere Gaitskell ha dichiarato: « La chiave della situazione sta nella produzione». Egli ha poi parlato della minaccia della disoccupazione e ha dichiarato: «Non è vero che l'economia britannica sia oggi forzata. E' rimasta stagnante per due anni e sarebbe il momento di espanderla ». Egli ha proposto discussioni dirette fra governo, sindacati e industriali per studiare il problema della inflazione e gli eventuali provvedimenti. Il discorso di Thorneycroft, il cancelliere dimissionario, è stato breve e conciliante. « Ho già spiegato tutto e non desidero aggiungere o togliere nulla a quanto ho già detto in altre occasioni ». Egli ha fatto un'analisi alquanto pessimistica della situazione generale Inglese e soprattutto del sistema di amministrazione dello Stato. «Il problema fondamentale — egli ha detto — sia che si tratti dei servizi sociali, sia che si tratti delle spese per la difesa, o di amb' liu* è che noi dovremmo cerere di spender meno di quanto stiamo spendendo al momento attuale. Se non spendiamo di meno la sterlina non farà che continuare a diminuire di valore». r. a.