Il processo di Novara è stato rinviato per rintracciare «il primo amore di Wilma» di Gigi Ghirotti

Il processo di Novara è stato rinviato per rintracciare «il primo amore di Wilma» . MS autore del memoriale non é citato nà come teste nà come imputato Il processo di Novara è stato rinviato per rintracciare «il primo amore di Wilma» 1 genitori della Montesi volevano due milioni per ritirare la querela - Ma il direttore del settimanale ha rifiutato un accomodamento anche alla cifra di 300.000 lire (Dal nostro inviato speciale) Novara, 21 gennaio. « Non c'è proprio possibilità di giungere ad un accomodamento f Si porrebbe fine così al viaggio di questa povera salma da un'aula giudiziaria all'altra »; cosi ha esortato, stamane, il presidente del Tribunale di Novara, dott. Sicher, rivolgendosi a Maria Petti e a Rodolfo Montesi, i genitori della sventurata ragazza di via Tagliamento. Lei, incappottata di nero, pugnace e pungente; lui, in doppio petto blu, mesto'e remissivo; rieccola davanti ad un banco di Tribunale, l'indecifrabile coppia, con l'intatto segreto di Wilma e con tutto il suo fardello dì recriminazioni. I Montesi han chiamato al rendiconto, per diffamazione aggravata, il direttore del settimanale € Le Ore » — che si stampa a Novara — dott. Salvato Cappelli. E' accusato di aver offeso la memoria della poveretta pubblicando, nel giugno 1954, il memoriale d'un ex compagno di scuola di Wilma, Umberto Fontana, che narrava immaginari amori con la ragazza: scappatelle, abbracci campestri, confidenze e \ambigue allusioni. Erano i [mesi in cui sembrava d'esser giunti vicini alla verità nel « caso Montesi ». ■ Il « primo amore di Wilma » venne convocato dal capo della sezione istruttoria, dott. Raffaele Sepe, che presiedeva alla soluzione dell'enigma. Ma anche il racconto del giovanotto non era che un'invenzione. Il Fontana sarebbe stato trascinato in giudizio per falsa testimonianza se non avesse ritrattato in tempo. Rimase in piedi, però, la querela dei Montesi contro di lui e contro il direttore del settimanale. Ma tutto è strano, ciò che entra nel mistero di Tor Vaianica: passano i mesi, passano gli anni e del Fontana non se ne sa più nulla: non è imputato, non P. nemmeno chiamato a testimoniare in questa causa. Unico e solo, rimane Salvato Cappelli a rispondere di quel ^memoriale», che acquistò al prezzo di 500 mila lire nei mesi in cui la verità sembrava ormai vicina a rivelarsi. Al Cappelli s'imputa anche un altro fatto: d'aver stampato un articolo a firma Rami rez, nel quale costui rendeva noto d'aver rifiutato un'offerta di Silvano Muto per due milioni di lire in cambio d'una serie di rivelazioni scandalistiche contro Ugo Montagna. Le parti offese, in questo secondo episodio, sono il Muto e il suo collaboratore di un uiiiiiiiiiiiiiiiiiiititiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiitiiiii tempo, Nicola <Tassitani, già capo redattore di « Attualità ». Stamane, in aula, è stato reso noto che il Muto ha ritirato la sua querela. Ma il Tassitani T Strane cose quelle maturate nel clima del « mistero Montesi ». La querela del Tassitani risulta inoltrata a mezzo d'un suo procuratore speciale, l'avv. Vacca di Roma; ed ora l'avv. Vacca ha scritto di non aver mai visto né conosciuto il Tassitani e di non aver mai avuto nulla a che fare con lui. Inspiegabilmente, anche il Tassitani è diventato un fantasma, tanto che non si è nemmeno seni'.to il bisogno di citarlo. Ma ecco la cronaca della udienza. Saliti sul pretorio a firmare l'atto di costituzione di parte civile i coniugi Montesi reagirono risentiti alla esortazione pacificatrice del presidente Sicher: « Accomodamento? Noi abbiamo il dovere di difendere la memoria della nostra Wilma, oltraggiata da tante bocche sporche...>. L'imputato dottor Cappelli scatta clamorosamente: < Bocche sporche t II mio giornale è stato l'unico che ha difeso la tesi dei Montesi; per questo, ci siam persino sentiti dar dei venduti... ». Di rincalzo l'avv. Di Tieri, difensore del giornalista: « I Montesi hanno presentato una cinquantina di querele, riti- rarlc ora, a due milioni l'una, rappresenta una bella sommetta... ». E si apprende così, nel colore dell'improvvisata allocuzione, che per recedere dalla querela i Montesi avrebbero richiesto un risarcimento morale per la somma di due milioni di lire. Interviene anche il patrono della parte civile, l'avv. G. C. Allegra ed infine il presidente Sicher rinnova l'invito a cercare un terreno d'intesa e prega i Montesi ed il Cappelli, con i loro patroni, di ritirarsi con lui e con i giudici in camera di consiglio. Vano tentativo. Alle 11,30 il tribunale rientra in aula; Sicher annuncia: < Non c'è niente da fare >. Nei segreti conciliaboli pare che la parte offesa abbia abbassato la richiesta fino a 500 mila lire, il prezzo pagato dal Cappelli per il « memoriale > che causò il lo ro sdegno. Ma l'imputato ed il suo patrono si sono irrigi diti. La parola, quindi, alle toghe. Incidente dell'avv. Di Tieri: egli rileva che questo processo non può andare avanti, senza che il Fontana sia stato citato, né come teste né come correo. I Montesi hanno concesso all'imputato Cappel li « ampia facoltà di prova », e qual prova egli potrebbe da re a sua discolpa in assenza di colui che si disse < il primo amore di Wilma»? Mancano inoltre, osserva il patrono, il Tassitani ed il Ramirea. Questo processo, che si celebra « per direttissima », arriva a maturazione con quattro unni di ritardo: meglio spendere 'ancora qualche mese nelle ricerche, piuttosto che proseguire nel buio così pesto. S'oppone il patrono della parte civile, avv. Allegra. Ma inaspettatamente il P.M. dott. Cesarano annuncia di condividere perplessità e punti di vista del difensore. Il Tribunale, dopo breve consulto, ricompare in aula per dar l'annuncio ;he gli atti della causa vengono rimessi al pubblico accusatore perché completi le sue indagini e citi in giudizio chi dev'essere citato. L'aula sfolla: i Montesi se ne vanno al treno, rabbuiati e schivi. Il dott. Cappelli riceve da un usciere una « raccomandata » giunta appena allora. Sono le rivelazioni d'un detenuto sul < caso Montesi ». <Eh, no! Questa volta non ci casco più » e s'affretta all'uscita. Deve partire di gran corsa per Londra; lo attende il pubblico londinese per una sua « prima » teatrale, < Il diavolo Peter». Gigi Ghirotti iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia I Rodolfo e Mari» Montesi in Tribunale durante il dibattito iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniitiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiillililiiiiliiilillliiiiilfllllilliitiiillilliiiiiiiiiiiiiiiilililB Il dott. Salvato Cappelli nell'aula del Tribunale di Novara iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiit

Luoghi citati: Londra, Novara, Roma