Il Parlamento riprende i lavori dopo la langa vacanza natalizia di Enzo Forcella

Il Parlamento riprende i lavori dopo la langa vacanza natalizia Il Parlamento riprende i lavori dopo la langa vacanza natalizia Per la Camera sarà l'ultima sessione dell'attuale legislatura Per il Senato è probabile l'intervento di Gronchi e la chiusura anticipata agli inizi di marzo Si parla di elezioni nella prima quindicina di maggio Saragat ed i repubblicani in polemica con Nenni sulla politica estera Roma, 20 gennaio. Camera e Senato riprendono domani pomeriggio, dopo oltre un mese di vacanza, i loro lavori. Sarà, almeno per la Camera, l'ultima sessione i,c dell'attuale legislatura. Per il"" Senato, come si sa, rimane ancora in . sospeso la sorte della già tanto discussa < piccola riforma» ed il problema del suo scioglimento. L'orientamento favorevole ad anticipare la fine della legislatura senatoriale (che avrebbe ancora un anno di vita) ed a far svolgere contemporaneamente le elezioni delle due Camere si va diffondendo, e quasi tutti sono convinti che il Presidente della Repubblica, avvalendosi dei poteri conferitigli, dalla Costituzione, finirà per adottare questa soluzione, ila nessuno può prevedere esattamente quando la decisione verrà presa e, di conseguenza, quando si faranno le elezioni. Nei corridoi di Montecitorio, da stasera nuovamente affollati 1 di parlamentari e giornalisti, si pensa che -alla Camera resta poco più di un mese di vita. I lavori terminerebbero alla fine di febbraio e le elezioni verrebbero indette nella prima quindicina di maggio. Ma in teoria la Camera può rimanere aperta fino al 25 .giugno (quando scade il quinquennio della legislatura) e non si può neppure escludere che le elezioni vengano rinviate a settembre. E' una ipotesi puramente teorica: i parlamentari arrivano a quest'ultima tornata di lavori con il flato grosso e il governo si regge sul filo del rasoio. Non si saprebbe come tirare avanti una legislatura che ha già dato tutto quel che poteva dare. , Non a caso l'attenzione de gli osservatori, più che orientarsi verso l'imminente ripresa parlamentare (l'ordine del giorno è nutrito, ma le grosse questioni finiranno, ancora una volta, per venire accanto nate), rimane ferma alle po lemiche pre-elettorali ed agli schieramenti che si vanno formando in vista della gran de prova. II. fallimento dell'unificazione monarchica è ancora uno degli argomenti del giorno, Gli esponenti dei due partiti si rinfaccino a vicenda la responsabilità del fallimento cercando di trarne il miglio re vantaggio propagandistico. Per la verità, che le trattative erano state iniziate, da una parte e dall'altra,' con prevalenti obiettivi propagandistici e senza una reale intenzione 'di arrivare sino in fondo, era risultato evidente sin dal principio. Ma è difficile capire chi abbia effettivamente tratto 11 maggior beneficio dell'operazione. Lauro ha continuato a sgretolare le posizioni dei suoi concorrenti di destra, Covelli ha potuto dimostrare indirettamente il valore del suo appoggio al governo (se si fos se fatta l'unificazione .sulla < linea > di Lauro, Zoli avrebbe perduto la maggioranza) e forse ne ha ricavato qualche vantaggio elettorale. Ma il conto finale potrà essere fatto soltanto sulla baBe dei risultati elettorali. Per ora i beneficiari certi della mancai ta operazione sono i democri stiani ed ì missini. La prospettiva d'un blocco di forze all'estrema destra non sorrideva né agli uni né agli altri, e difatti non nascondono la soddisfazione per il modo in cui sono andate le cose. I rapporti si stanno guastando anche tra i partiti del centro-sinistra, dove il motivo laico stava creando una certa omogeneità di condotta. Il discorso pronunciato ieri da Nenni, e dedicato prevalentemente ai temi di politica .estera, è spiaciuto ai repubblicani, che oggi si sono dichiarati < delusi e amareggiati >. Il segretario del PSI — scrive La Voce — pur rifiutando verbalmente le posizioni frontiste, ha ribadito che la scelta è oggi fra i missili americani, cioè per la D.C., ed i missili sovietici, cioè per i comunisti. Questo è il più grave e più pericoloso errore di prospettiva politica commesso dall'on. Nenni dal congresso di Venezia in poi, ed in questi termini gli appelli rivolti alle forze di democrazia laica, ed in particolare all'alleanza repubblicano-radicale, appaiono una beffa. Saragat, conversando con ì giornalisti, si è espresso in termini analogh! Il leader dei PSDI ha tuttavia esteso la polemica anche ai radicali ed ai repubblicani, in termini piuttosto pesanti. « Non vedo — ha detto — come possa es sere possibile riunire sotto un'unica bandiera laica dei partiti socialisti con dei ricchi borghesi per i quali il radicalismo è solo un pretesto per mascherare la loro origine politica e che. con l'anticlericalismo tentano forse di salvare le loro fortune. Personalmente preferisco un dialogo serio con i cattolici che perseguono una politica popolare, diretta ai lavoratori > La politica si Inasprirà culi l'avvicinarsi della consultazione elettorale, e questo significa che radicai-repubblicani, socialdemocratici, socialisti si combatteranno l'un l'altro senza esclusione di colpi 11 che, obbiettivamente, non aiu terà la realizzazione di quel poco o molto, di quel tanto che i raggruppamenti laici decodesaleoCodoinmquCriavpotestil nedivitemvivuPcochstpuleuNbimtoocimhotidatutadcztdtrtsrdddrctA ,c "" del centro-sinistra hanno in comune. Il problema delle « precedenze > portato cosi clamorosamente alla ribalta dalla polemica tra il Presidente del onsiglio ed i giudici della Corte Costituzionale sta dando molto da fare agli .uffici interessati. Si sta cercando il modo di risolvere la delicata questione. I presidenti delle Camere — secondo quanto riferisce l'agenzia ARI — avrebbero fatto sapere di non poter Impegnarsi a far discutere un'apposita legge nel ristretto periodo di lavori che il Parlamento ha a disposizione. Zoli intenderebbe perciò diramare una circolare «provvisoria:», come già fece a suo tempo De Gasperì. Ma in tal modo prevarrebbe 11 punto di vista del governo. Se non si vuole attendere il giudizio del Parlamento, sarebbe meglio, come si è ventilato da qualche parte, rimettere la questione al Presidente della Repubblica ed al presidenti delle Camere. Enzo Forcella

Persone citate: Covelli, Gronchi, Nenni, Saragat, Zoli

Luoghi citati: Lauro, Roma, Venezia