Il contadino malato è sceso a valle portato in barella attraverso la neve
Il contadino malato è sceso a valle portato in barella attraverso la neve Xi' appello del parroco novarese e stato accolto Il contadino malato è sceso a valle portato in barella attraverso la neve La borgata in Val formazza era isolata e irraggiungibile con automezzi Gli uomini più validi del paese in 2 ore di cammino sono arrivati a Premia dove attendeva un'autoambulanza (Dal nostro Inviato speciale) . Domodossola, 18 gennaio. Giacomo Zani, il contadino malato per il quale ieri il parroco don Giovanni Bonomo dette l'allarme all'on. Dante Graziosi, è stato oggi trasportato in barella dall'impervia frazione di Orego al capoluogo di Premia e di qui, in autoambulanza, a Domodossola, all'ospedale. < Ci vorrebbe l'elicottero », aveva scritto il sacerdote. Il certificato del medico, dott. Mario tiambaro, parlava chiaro: « Giacomo Zani, di iS anni, è affetto da bronchite asmatica cronica, con manifeste zio zìi di emottisi. Nelle condizioni attuali 11 suo trasporto è pericoloso ». . A Novara, i dirigenti dei Coltivatori diretti al diedero iiihiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiintiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiim subito da fare per questo remoto iscritto. Si era. anche trovato oggi l'elicottero e così il pilota. Ma non tutto era così semplice. Come stabilire un collegamento radio dall'eli catterò in volo e Domodossola! E si dovevano inoltre istruire gli abitanti di Crego sulla piazzala che avrebbero dovuto spianare per l'atterraggio. Crego è sperduta tra le nevi e i sassi della Val Formazza; una borgata di cui poche certe topografiche annotano l'esistenza. Non c'è telefono, non la scuola, non la bottega. Tutto fa capo a Premia: e questo è un bellissimo paese. c Clima stupendo — ci assicura la moglie del segretario comunale — non invidio vói che dovete vivere l'Inverno nella nebbia e nel freddo ». A Premia, dunque, sole caldo e radioso. Ma sui costoni della Val Formazza, . tutt'tntorno, nelle pieghe del monti, si nascondono trenta tra borgate, frazionarne e villaggi. Tra questi, Crego. Non c'è strada tra Premia e Crego, solo una mulattiera, quasi una ripida scalinata che scende tra i dirupi. 'Quando cade la prima nevicata, addio collegamenti. Incomincia II lung'o assedio dell'inverno. Fino a quindici anni fa, abitavano a Crego settanta persone, boscaioli e contadini. Ora sono rimasti quassù soltanto ventisette abitanti, uomini, donne e fanciulli che non s'arrendono alle difficoltà. ' i Per il servizio religioso, quando non è tempo da lupi, si mette In cammino II parroco don Bonomo per portare i sacramenti a quelle pecorelle del suo gregge. Per II servizio sanitario, occorrono pure buone gambe e buoni scarponi: il * giro di condotta> del dott. Gambaro è probabilmente uno tra l più ardui dell' Italia settentrionale. Paesi come Crego e Solecchio sono praticamente InaccessibiM, in questa stagione. Eppure bisogna andarci. < Fortuna che godono In genere dt buona salute », commenta II dott. Gambaro. Stamane l compaesani di Giacomo Zani han tenuto consulto per decidere se fosse Il caso di aspettar dal ole lo l'elicottero, oppure di mettersi In cammino verso la valle, come han sempre fatto. Le condizioni dello Zani, a giudizio dell'interessato e del più autorevoli maggiorenti della borgata, non erano né miglio rate né peggiorate. « Facciamoci coraggio », si dissero. Lo adagiarono sulla portantina, lllHlIMnillllllllllIllllllMllllllltMIllllll Ut lllluctlevfinrlDsIldpn la testa Imbacuccata In un un grosso passamontagna, Il corpo ravvolto In coperte e trapunte. Un segno di croce e la spedizione si mise in Camnino. Tutta la borgata di Crego era sull'uscio a dare il buon viaggio e l'arrivederci. I due figli dello Zani, Adelmo ed Ernesto, di 20 e 21 anno, e l più robusti tra gli amici del malato, Cesare Bacchetta, Pietro Dal Zoppo, Giovanni Fobelli, si alternarono alle stanghe. Ita moglie dello Zani scortava la barella, a tratti precedendola per aprire ti passo al portatori tra l cumuli della neve. Il viaggio procedette cautamente, attenti tutti a non mettere ti piede in fallo: uno scivolone in discesa avrebbe fatto pericolare la barella. Durò ben due ore l'insolito trasporto da Crego a Premia. Solo qui l'ammalato potè essere affidato ad una autoambulanza. All'ospedale di Domodos sola lo Zani è giunto Intorno alle 16, stremato e febbricitante. Stasera però, nel tepore della oorsia, si è- addormentato tranquillo. 11 Il 11 111
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