Ha la gamba mozzata nell'urto e poco dopo muore dissanguato

Ha la gamba mozzata nell'urto e poco dopo muore dissanguato Improvviso nebbionei una s«*«r>ie di gravi incidenti Ha la gamba mozzata nell'urto e poco dopo muore dissanguato Pietosa fine a Chivasso di un muratore di 19 anni che tornava a casa in scooter: si è scontrato frontalmente con un camioncino - Sull'autostrada: grovìglio di cinque automezzi - A Cambiano: in fiamme una 1100 schiacciata sotto il cassone di lili camion Una Attissima nebbia è gravata ieri mattina e specialmente ieri pomeriggio sui quartieri periferici della città e in vaste zone del Piemonte; in certe strade la visibilità era incredibilmente ridotta a tre o quattro metri. In serata la nebbia era scesa anche nel centro della città. Gli incidenti sono stati numerosissimi: a decine le macchine finite nei fossi o nei prati, senza disastrose conseguenze: parecchi 1 «tamponamenti » che si sono risolti con danni limitati. Il lavoro delle ditte di soccorso è stato continuo, gli interventi delle pattuglie della Polizia Stradale e dei cai ibinieri si sono susseguiti senza un attimo di sosta. Purtroppo, fra tanti incidenti, ve ne sono stati alcuni di gravi. Alle 14 il muratore Giuseppe Zansone di 19 anni viaggiava in « scooterda Settimo, dov'era sta¬ to a trovare un fratello, a Bran-1 dizzo, dove era domiciliato In via Massone 3. A quell'ora la nebbia formava sulla statale di Chivasso un grigio muro impenetrabile: secondo alcune testimonianze raccolte dal carabinieri, il giovane procedeva nel mezzo della strada, seguendo la riga bianca. D'improvviso, all'altezza del cimitero In senso contrario, spuntava dalla densa caligine un camioncino OM guidato dal 36enne Francesco Manzini, abitante a Vercelli in via Leone 2. Lo scontro era inevitabile e aveva effetti orrendi; la parte anteriore sinistra del camioncino troncava di netto la gamba destra del muratore; il Manzini frenava di colpo, scendeva, guardava nella nebbia; dieci o quindici metri più in là c'era lo « scooter » rovesciato e sgangherato e riverso 10 Zansone, spaventosamente mutilato sopra il ginocchio; sotto di lui s'allargava una pozza di sangue. Con un'auto di passaggio, lo Zansone veniva trasportato all'ospedale di Chivasso. Ma qui decedeva pochi minuti dopo il ricovero per emorragia e lesioni interne. Alla stessa ora, sull'autostrada, nei pressi del Casello di Brandizzo, avveniva uno scontro a cinque: un impressionante groviglio che per tre ore ha ostacolato il tramco. Verso Milano marciava a discreta velocità il camioncino OM TO 228004 pilotato dall'autista Lindo Zuccarelli. Ad un certo momento TOM superava il camion'eon rimorchio AO 6557 della ditta trasporti Montegrandi. Ma durante 11 sorpasso, arrivava dalla direzione opposta un pesante autotreno, targato LU 25317 e guidato da Walter Franchi. Tutti frenavano, ma l'asfalto viscido faceva slittare le grosse ruote dei veicoli. L'autotreno investiva di striscio, ma con violenza, TOM e lo scaraventava sulla destra; il camioncino compiva un giro su se stesso e finiva nel prato col « muso » ancora in istrada. Contro il camioncino andava a battere l'altro camion, quello d'Aosta. Intanto l'autotreno di Lucca sbandava e Univa sulla sinistra, di traverso. L'autista, benché contuso alla testa, riusciva a tenerlo entro il bordo, ma mentre già si rallegrava per la Ileui conclusione del dramma, udiva due schianti; una «1100» familiare di Mila- no e una «600» targata CO 59585 delia ditta Bonomelli avevano coz zato contro il rimorchio: rumore di lamiere sconquassate, scroscio di vetri infranti, grida: per fortuna le velocità alquanto ridotte limitavano i danni. Due i feriti, molto leggeri: l'autista Zuccarelli e, come abbiamo detto, l'autista Franchi, ferito alla fronte: entrambi medicati all'ospedale di Chivasso e giudicati guaribili in pochi giorni. Sul posto accorrevano tre pattuglie della Polizia Stradale al co- mando del capitano Sabatini, grup- pi di carabinieri e dipendenti del la società Autostrada con lanterne e torce. Il traffico veniva pazientemente disciplinato. — Sempre nelle prime ore del pomeriggio, a causa della nebbia una spettacolare disgrazia è accaduta sulla statale per Asti-Alessandria io. regione Ponticelli di Cambiano. Alla volta di Torino a" va procedendo una colonna di u.toveicoli. L'andatura era minima. Ad un tratto, imprudentemente, un motofurgoncino che si trovava nel centro della colonna tentava il sorpasso, ma era costretto ben presto a rientrare in colonna. La manovra costringeva 1 veicoli che lo seguivano a frenare di colpo e il guidatore dell'ultimo veicolo — la vettura TO 227599, in circolazione da pochi mesi — non faceva a tempo a bloccare e andava a sbattere contro 11 camion che lo precedeva. In quel momento sopraggiungeva un altro autocarro guidato da Giuseppe Pcllacani di 24 anni da Carpi, che « tamponava » la vettura e la spingeva sotto il cassone dell'altro camion. L'urto era tremendo, tanto che la vettura rimaneva completamente scoperchiata e veniva avvolta da alte fiamme: l'auto era a metano e una delle bombole aveva preso fuoco. I soccorritori facevano appena in tempo ad estrarre dall'ammasso di rottami 11 guidatore, Alessandro Manpreso di 28 anni, rappresentante di commercio di Torino do¬ ■iiiiiiiiiiiiiiiiittiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiii miciliato In via Fabrizl 3 e la persona che gli era a fianco, il signor Luigi Costa di 30 anni, abitante in via Banfo 47 a Torino, anch'egli rappresentante di commercio, i quali, con una macchina di passaggio, venivano trasportati all'ospedale di Polrlno, dove venivano ricoverati in osservazione. Pure ferito leggermente rimaneva il secondo autista del camion Investitore, Bruno Desoni, di 34 anni, da Carpi. Con la macchina è rimasto distrutto dall'incendio uno «stock» di stoffe che si trovava sul sedile posteriore del veicolo. L'incidente ha interrotto la circolazione per oltre due ore.

Persone citate: Alessandro Manpreso, Bonomelli, Bruno Desoni, Francesco Manzini, Giuseppe Pcllacani, Luigi Costa, Manzini, Montegrandi, Sabatini, Walter Franchi