Gli episodi che hanno deciso il destino della nostra squadra

Gli episodi che hanno deciso il destino della nostra squadra Gli episodi che hanno deciso il destino della nostra squadra Magnifiche le reti di Me llroy e Cush - Scarsa consistenza dell'attacco italiano lelfast, 15 gennaio, i Gli sportivi irlandesi hanno'passato le ore che hanno pre- ! ceduto l'incontro nella vana at- j tesa dell'arrivo del portiere Gregg da Manchester. Una imacchina era stata mandata lall'aeroporto ad attenderlo. Es- ! sa ha finito per ritornare vuo- ■ta. Nella giornata, a causa della nebbia nessun aereo è arrivato a Belfast dall'Inghilterra. Uprichard, che fu per un tempo il terzo portiere di cui disponeva l'Arsenal e che difende ora la rete del Portsmouth, dovette prendere il posto dell'assente. Senza essere serena la giornata era più chiara di quella di ieri ed il terreno era nelle condizioni di cui abbiamo detto negli ultimi servizi. Notevole apparato di forze di polizia attorno al campo e pubblico numeroso, ma inferiore in quantità a quello dell'incontro amichevole del mese scorso. Atteggiamento corretto e rispettoso degli spettatori all'esecuzione dei due inni nazionali L'undici irlandese — che porta una fascia nera al braccio i in segno di lutto per la morte''del segretario della Lega cai-!! cistica irlandese, il signor Gibb !j — è il primo ad entrare in azio-1 ne, e per quanto i primi scam- ibi abbiano carattere alterno, lesso non tarda a trovare la ! giusta carburazione. La prima ■è l'aia destra Bingham a por-1tarla, con un tiro che manca o offensiva veramente pericolosa |è l'ala destra Bingham a por- di poco il bersaglio. A questa fa seguito quasi immediatamente la rete di apertura della giornata. Azione portata dall'ala sinistra, che converge al centro. Il centroavanti Simpson allunga verso la sua destra dove Riunire in corsa Meli rov Da circa 5 metri la mez-z^par^^ di destro. Il tiro è forte ed estrewmivite nrtf'-- os-o Vn-flla l'angolo alto della porta,sulla sinistra di Bugatti che malgrado un gran volo, fin las-su non può arrivare. Uno a zero, col pubblico, che va in delirio. Siamo al 13' dall'inizio. La reazione italiana è energica, ma essa conferma subito i difetti di costituzione del nostro reparto avanzato. Il quale gioca in linea, con tendenza da parte di ogni suo singolo compunente al lavoro individuale, Schiaffino tiene perennemente posizione arretrata, quella so iita; all'assente Gratton cioè, ma senza correre troppo. Egli dij,tribuisce con criterio comunc-he si ottiene, pe a C]Ue. Davanti a lui il massimo icne si ottiene, però, assume la [forma di un calcio d'angolo Anche un bel tiro di punizione di Schiaffino viene sciupato verso il 20'. Una dura entrata di Vincenzi su MacParland e l'Irlanda raddoppia il suo vantaggio. Al 28' minuto, il capitano Danny Blanchflower, che sta giocando una Partita d'alta cabilmente in azioni di difesa e dl attacco, serve magistral mente, cor. un passaggio tra sversale, la mezzala destra ^ush. Il piccolo attaccante non si fa pregare. Libero da ogni marcatura, punta diritto innanzi a sé, giunge indisturbato davanti a Bugatti e spara forte sulla sua sinistra. Con un gran balzo il portiere para a terrp, non potendo però trattenere la palla: al volo Cush riprende il rimbalzo e spedisce inesorabilmente in rete. Fa due a zero, e il Windsor Park pare esplodere, tantai è la gioia degli spettatori. Nuove sterili reazioni degli italiani, con una bella parata del portiere su tiro di Pivatelli, e con una palla fuori bersaglio di Da Costa. Poi l'Irla.nda torna a farsi avanti, e prima Bingham e poi McParland chiamano Bugatti al lavoro. Qualche minuto prima del riposo di metà tempo, Vincenzi e Corradi si scambiano di posto, il juventino ritornando sulla destra. L'arbitro dà il segnale della chiusura un buon minuto prima del termine del tempo regolamentare. Un calcio d'angolo per parte nel corso del primo tempo, con l'impressione che si fa sempre più radicata, che uno svantaggio di due reti I nostri non siano in grado di annullarlo più. Viene la ripresa e gli italiani si spingono avanti all'attacco. Tira fuori bersaglio Montuori, si fa avanti anche Ferrario, solo per spedire a lato anche lui. E si giunge così all'ir minuto. Servito da Ghiggia, Montuori va via sulla destra e termina con un bel centro a mezz'altezza. Sulla palla giungono assieme il portiere Uprichard e l'attaccante Da Costa. Il portiere pare essere in saldo possesso dellai sfera, quando nell'urto col romanista il pallone gli sfugge di mano e varca di qualche centimetro la linea della porta; l'arbitro non esita un istante nel concedere il punto. Siamo cosi sul due a uno. A questo punto della gara ognuno dei due contendenti ha fruito di due calci d'angolo. La parte centrale della ripresa costituisce il periodo migliore della squadra italiana, e nel corso del medesimo, per circa una decina di minuti si è avuta anche la speranza che gli azzurri potessero colmare il dislivello e salvare miracolosamente quel risultato finale che avrebbe lo-, ro assicurata l'entrata nel torneo di Stoccolma. Niente di questo doveva succedere, perché al 24' minuto, Ghiggia sferrava un calcio al terzino sinistro McMichael colpendolo ad una gamba. Combinazione: l'arbitro si trovava a due passi, vedeva chiaramente la cosa e spediva negli spogliatoi l'italiano. Da quel momento gli irlandesi si riprendevano, controllavano saldamente 11 gioco a metà campo e, assieme al gioco ai iassicurarono anche il risultato. Poco più di cinque minuti dal termine Simpson, il centroavanti irlandese, riceveva un magnifico passaggio dal suo capitano Danny Blanchflower, avanzava di qualche passo e spedivai .nuovamente in rete. L'arbitrò prontamente annulla- va per fuorigioco del centroavanti Tiri su tiri da destra e da sinistra, un caso di rigore a nostro danno che l'arbitro lasciò passare a termine della legge del vantaggio, e l'incontro terminava fra gli applausi deliranti del pubblico. v . IRLANDA DEL NORD: Uprichard; Cunningham, Me Michael; D. Blanchflower, J. Blanchflower, Peacock; Bingham, Cush, Simpson, Me llroy. Me Parland. ITALIA: Bugatti; Vincenzi, Corradi; Invornizzi. Ferrario, Segato; Ghiggia, Schiaffino, Pivalelli, Montuori, Da Costa. ARB. : Zsolt (Ungheria). RETI: Me llroy (Irl.) 13' e Cush (Irl.) 28' del 1» tempo; Da Costa (It.) 11' del 2o tempo.

Luoghi citati: Belfast, Inghilterra, Irlanda, Irlanda Del Nord, Italia, Manchester, Stoccolma, Ungheria