Trionfo della Marchelll a Grindelwald e bella affermazione di Alberti a Wengen
Trionfo della Marchelll a Grindelwald e bella affermazione di Alberti a Wengen Grande giornata degli sciatori italiani nelle gare elvetiche di discesa libera Trionfo della Marchelll a Grindelwald e bella affermazione di Alberti a Wengen La discesista genovese non ha avuto rivali • Nella prova maschile Sailer si è imposto con minimo vantaggio sull'americano Werner - Il nostro rappresentante si è classificato quinto precedendo fra gli altri Molterer, Leitner, Rieder (1">~J re-*"inviato speciale) Wengen, 11 gennaio. Grande giornata del discesismo italiano, a Grindelwald Carla Marchetti ha rotto l'incantesimo e ha letteralmente trionfato nella discesa libera (nella stessa gara la Schenone è finita ottava e la Pia Riva si è meritata la maglia azzurra ai campionati mondiali terminando dodicesima), a Wengen Alberti, rjl>'adunata generale di ti ;* gli assi dello «sprint sulle ?ieui», ha. conquir stato di forza uno splendido quinto posto alle spalle di Sailer, di Werner, di Forrer, di Zimmerman precedendo atleti del calibro di Molterer, di Rieder, di Leitner, di Hinterseer. Due successi di notevole rilievo, in due corse dominate dalla coppia più forte del mo• mento che non si è lasciata sfuggire l'occasione per confermare la propria assoluta superiorità. E, in particolar modo, è la vittoria della Marchetti a dominare il quadro generale, naturalmente guardando la situazione dal punto di vista italiano, una vittoria ancora più apprezzabile per essere venuta dopo due sconfitte nello «slalom* capaci di incrinare il pur saldo morale della nostra « N. 1 ». La ragazza genovese, invece, nella specialità che più le è cara, là dove è il coraggio ad avere il maggior peso, lui ritrovato d'incanto la «verve* dei tempi migliori. Una corsa velocissima, apparentemente senza riessa»» intoppo. Diciamo « apparentemente*, polche in stessa Marchetti, come ebbr ta liato il traguardo sbottò in j.na serie di proteste, smozzicate dall'aiisare della breve ma violenta fatica: «Accidenti, ho frenato! Sono arrabbiata perché all'ini^ zio del bosco mi sono sbilanciata. Peccato, la pista mi piaceva... State a vedere che anche oggi... >. Chissà, può darsi che davvero l'azzurra abbia frenato un tantino; comunque, tutte le altre devono avere frenato ben di più. Nessuna concorrente è riuscita, infatti, ad avvicinarsi al tempo di Carla, l'5T'9/10. La rivale più pericolosa si è rivetota un'austriaca, la Hoffherr, staccata però di ben 1" e 6/10, e ancora un'altra austriaca, la non più giovane Hochleitner, dagli occhi sognanti alla Michèle Morgan, si è classificata terza. Poi una canadese, la Wheeler, una «itiouo austriaca, la Blattl, quindi le due vincitrici dei giorni scorsi, la Daenzer e la Fraudi. In ottava posizione troviamo Vera Schenone, ed è un piazzamento ottimo; come deve essere considerato ottimo il dodicesimo posto della Pia Riva, l'allieva di Pirovano, la quale oggi, grazie al lavoro entusiasta e intelligente di Lacedelli, aveva finalmente un buon ran go di partenza. La Riva, con .la Schir, e con la Poloni, vale a dire con le azzurre che completano la squadra per BadgaStein, hanno solo bisogno di acquistare una maggiore esperienza in prove internazionali. Ed è quindi saggia disposizione il mandarle a gareggiare, nella settimana prossima, a Kitzbuhel. Tirando i conti, insomma, è bastata la discesa per ridimensionare la situazione che dopo la secca batosta di ieri — una batosta che, così tra parentesi, è ancora, avvolta nei veli del mistero — s'era fatta un po' fluida. La Marchetti, se non cade, se non esce fuori di pista, nella discesa libera non ha rivali, ecco tutto. Nell'insieme generale, tenendo conto delle varie squadre, il quadro è per noi menò soddisfacente. Non tanto per colpa nostra, quanto per merito altrui: l'Austria, gli Stati Uniti e la Norvegia, cosi ad un sommario esame, vantano formazioni che ai mondiali sono in qrado di combinare pes simi scherzi. Non che, però, sia il caso di preoccuparsi, la Marchetti a Grindelwald ancora oafifs non aveva raggiunto il massimo della forma. Lo stesso discorso vale con ogni probabilità per Sailer che a Wengen si è imposto nella « libera » riservata agli uomini. La parentesi cinematografica e la gloria sportiva che ha fatto di Sailer un personaggio illustre non ne hanno evidentemente fiaccato le sensazionali doti agonistiche II suo successo di oggi, però, presenta una piccola incrinatura, vale a dire il lievissimo distacco di appena tre decimi di secondo che separa Toni da Bud Werner. L'americano è senza alcun dubbio migliorato, ma la supremazia degli austriaci, almeno stavolta, non è stata così netta come ci si poteva aspettare. Sailer si è imposto d'un soffio e Zimmerman è terminato quarto, ma Molterer e Rieder hanno incassato una sconfitta piuttosto netta, relegati come sono — loro, i fuoriclasse — al settimo e al decimo posto. Con Werner, la citazione di merito spetta a Forrer e ad Alberti che hanno causato le grosse sorprese, mentre come complesso di squadra è la Francia che ha fatto un buon passo in avanti. Peccato per i rosso-bianco-blu l'incidente toccato a Bonlieu. Il ragazzo è uscito di insta, ha investito una spettatrice: Bonlieu ha rotto gli sci, la spettatrice, più sfortunata, si $ spezzata una gamba in due punti. Il capitolo incidenti riguarda anche gli azzurri. Gino Bur- rini subito dopo il via ha infilato uno dei bastoncini in una zolla di terra che sporgeva tra la neve ed è stato costretto ad arrivare fino al traguardo con un bastoncino solo. Eppure è SS", un risultato assolutamente eccezionale, viste le condizioni nelle quali lo ha realizzato. Domani «slalom» speciale; si cercano conferme alla prova di oegi. Per noi, saremmo d'accordo a firmare un ordine d arrivo sul tipo di quello della discesa libera. Andrebbe bene, costituirebbe un successo. Austriaci e francesi devono essere invece meno d'accordo. Si tratterà, in ogni modo, di una competizione durissima: stasera Wengen è sotto una spaventosa bufera di tiene, chissà come — in alto — si siitino riducendo le piste. Per restare neU'praomento campionati del mondo, la formazione de' v'scesi5fe azzurre è stata n , Hca decisa: Carla Marci elli 1 :ia Schenone, Pia Riv ■ o erta Schir e Jole Poloni. Tr-, queste ultime tre verrà scelta la riserra. Se la formazione, così come l'abbiamo annunciata, fosse confermata, resterebbe fuori la Giuliana Minuzzo, che oggi non ha gareggiato per le conseguenze di un lieve incidente capitatole ieri durante il ritorno in albergo. Un rientro senza fortuna, quello della mammina di Cervinia, all'attività agonistica. Gigi Boccacini
Luoghi citati: Austria, Francia, Grindelwald, Norvegia, Stati Uniti, Wengen Alberti
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