La settimana in Borsa

La settimana in Borsa La settimana in Borsa a r o e i a Due fatti importanti si sono avuti In Borsa la scorsa settimana: il ritorno all'attività normale sulle piazze di Milano, Torino, Trieste e Venezia a partire daU'8 gennaio; 11 movimento di rialzo delle quotazioni, molto rapido ed accentuato in corrispondenza di titoli determinati. E' soprattutto questo secondo avvenimento che assume significato particolare, per due ordini di considerazioni. La prima si riferisce alla mancanza di elementi nuovi che, in questi ultimi giorni, ailibin-no potuto influire sulla situazione economica in senso positivo, diradando le Incertezze degli operatori sul suol futuri sviluppi. La seconda invece prendendo lo spunto dal fatto che le maggiori plusvalenze si so no avute per i titoli più premuti in precedenza, per quelli più adatti al movimento speculativo e per quelli venduti allo scoperto — at tribuisce alla ripresa della Borsa un evidente carattere tecnico-professionale. Il perno su cui 11 miglioramento del prezzi di Borsa si è fondato si identifica nell'introduzione della liquidazione quindicinale dei contratti per contanti, secondo il calendario che abbiamo segnalato la scorsa settimana e che è stato confermato per tutte e due le Borse di Milano e di Roma. E' chiaro che un slmile tipo di sistemazione quindicinale delle compravendite di titoli azionari è l'effettivo ripristino — al di là delle interpretazioni letterali degli usi di Borsa — di una contrattazione a termine vera e propria. Ciò, a parte ì riflessi sull'applicabilità dell'art. 17, per la quale 11 Ministero del Tesoro che ha compiti ispettivi sul mercati mobiliari ed Il ministero delle Finanze non hanno fatto cenno alcuno, consente ed invoglia un più ampio intervento di capitali speculativi. Il che è pr^-lsamente avvenuto nella settimana in esame. Il rialzo, opera quasi esclusiva degli operatori professionali — senza partecipazione di cassettisti e di investitori a lunga scadenza — ha preso di mira i titoli allo scoperto, costringendo i ribassisti a urgenti ricoperture immediate, con acquisti che hanno contribuito in larga misura alle Impennate più vistose. Aggiungiamo, a titolo di cronaca, che a convalidare sul piano psicologico il rialzo del corsi sono circolate in Borsa voci di sospensiva dell'art. 17, che non trovano per altro alcuna conferma e che sono essenzialmente il riflesso della nuova situazione determinata, come abbiamo dianzi osservato, dal ripristino delle contrattazioni a termine a ciclo quindicinale. Tra gli spostamenti al rialzo più sensibili segnaliamo: Centrale (8870-8830); Bastogi U673-1733) Assicurazioni (24.550-25.325); Stele (6250-6100); Amiata (5600-6450) Montecatini (2313-2350); Uva (465 4811 ; Terni (273-282); fiat (12101238); Sip (1426-1448); Edison (2710-2740); Sarda (3850-3900); Seso (2765-2800); L'Edillcio (27002830) ; Liquigas (351-360) ; Monte poni (1582-1615). In data 10 gennaio le azioni Teti hanno staccato l'acconto dlviden do dell'esercizio 1957, in lire 75 (contro lire 65 dell'esercizio precedente). Tra le poche voci in ribasso so no da porre: Stet (2330-2310); Teti A (3195-3093. ex 75) ; Chatillon (2408-2383); Valdarno (2S45-2S30) : Unes (795-792); Eridania (445044O0); Distillati (4870-4800); Maria (1199-1192). , Richiesti, con prezzi in aumen- è'10, 1 tltoli dl stat0' cne cominciarono a risentire favorevolmente della soddisfacente situazione di stabilità monetaria, attirando rattenione dei risparmio In cerca di p. p. dlscvfgl1sgr1081 4 ! 41 impiego.

Persone citate: Sarda

Luoghi citati: Chatillon, Milano, Montecatini, Roma, Teti, Torino, Trieste, Venezia