Le sciatrici azzurre oggi in gara nel fondo e nello slalom a Grindelwald

Le sciatrici azzurre oggi in gara nel fondo e nello slalom a Grindelwald Le sciatrici azzurre oggi in gara nel fondo e nello slalom a Grindelwald Carla Marchetti, che già ha vinto l'anno scorso, è favorita nella prova di discesa - Le partenze delle fondiste saranno date a coppie di concorrenti (Dal nostro inviato speciale) Grindelwald, 8 gennaio. Fra un mese a Badgastein si disputano i campionati mondiali di sci; da domani sino a -sabato a Grindelwald, sabato e domenica e. Wengen, i più forti fuoriclasse della neve scendono a confronto in un'anteprima di lusso, in una serie di gare cui è affidato il compito di aiutare il giuoco delle previsioni sulla base di risultati pratici, ben meno incerti delle aleatorie impressioni riportate nel corso dei mesi di allenamento. Sono le donne, di scena a Grindelwald. Le fondiste aprono infatti il «concorso» alle 9,30 di domattina e tocca loro percorrere'due "giri" d'fùn anel-llo che si snoda a fondo valle ai piedi del paese. I] tracciato è di 5 km., le atlete lo affronteranno due volte; ed è un tracciato relativamente facile, dal momento che i tratti di salita sono ridotti a poca cosa, poiché a mezza costa il vento furioso di stanotte ha spazzato via la neve. E, a decidere del successo, sarà la «potenza fisica e morale di ciascuna concorrente, con questo terreno di gara che cambia aspetto, si può dire, di cento in cento metri e che vorrebbe una sciolina ancora non inventata. Rizzieri Rodighiero, l'allenatore delle azzurre, non è capace di nascondere la sua preoccupazione. Dice sottovoce: «Le nostre ragazze se solo un po' scivolano all'indietro si possono perdere di coraggio. E do mani, invece, è proprio di coraggio che bisogna armarsi prima di prendere il via». Le'ragazze, dal canto loro, sono discretamente tranquille. Sanno che nessuno chiede una vittoria, riservata, in mancanza della Russia e delle nazioni del Nord Europa, alle polacche, alle cecoslovacche, alle tedesche. Ma sanno anche di giocarsi a Grindelwald la partecipazione ai campionati del mondo di Lahti. La faccenda è tutt'altro che ufficiale, ma deve essere vera: si è fatta male in allenamento la Astegiano e i nostri tecnici sono rimasti con una coppia veneta — là Romanin e la Plattner — e con una coppia piemontese — la Bottero e la Bellone. Andar sino in Finlandia, senza la relativa certezza di far buona figura non conviene, quindi la trasferta è in un certo modo condizionata ai risultati dj domani e di sabato. Il quartetto azzurro, anche se non crede a questa disposizione, nel dubbio, però, ha deciso di pestar sodo. Il suo traguardo è la superiorità europea ed è un traguardo raggiungibile, sia pure a prezzo di una certa fatica. Per le discesiste, il discorso è diverso. Le azzurre sono le grandi favorite e le nostre avversarie non vogliono nemmeno tener conto della possibile nebbia e della possibile neve che costituirebbero domani un brutto handicap a Carla Marchellj, la « n. uno » della pattue'ia italiana. La studentessa universitaria di Genova pare il Coppi ai suoi bei tempi, quando Fausto, ci fosse sole o piovessero uragani, stesse bene o stesse male, era obbligato moralmente alla vittoria, anzi al trionfo. Lo scorso anno, qui a Grindelwald, la ragazza ha fatto piazza pulita, imponendosi nei due < slalom » e nella discesa libera e si è affacciata alla stagione dei campionati del mondo come la aspirante meglio qualificata ai titoli. Le conseguenze sono molto logiche, e in pochi vogliono guardare ai perfezionamenti delle altre concorrenti, specie delle giovanissime, stavolta piuttosto numerose. L'elenco delle possibili vincitrici, tra le 81 partenti, si restringe sì e no ad una decina di nomi. In casa nostra, gran bene si dice della forma di Vera Schenone e di Jole Poloni; mentre un'incognita è la prova della Giuliana Ohenal Minuzzo, che torna in quest'occasione alle gare internazionali dopo una lunga parentesi, e della giovanissima Pia Riva. Notevoli progressi hanno fatto le francesi capeggiate da Danielle Telinge e da Thérèse Leduc. Le austriache con la Frandl, la Hochleitner, la Hofherr bruciano dal desiderio di emulare le gesta di Sailer e compagni. La Svizzera allinea la Dànzer e la campionessa olimpionica Colliard. Il Canada è, fortissimo con Lucile Wheeler. Per il resto, novità scarse, ed anche le discussioni che ieri circolavano piuttosto accese circa l'ordine di partenza delle prove di «slalom»; discussioni sfociate in piccole polemi che sui sistemi adottati, si stanno spegnendo. Tutto è pronto ormai per alzare il sipario sull'eccezionale anteprima dei campionati del mondo. E chiudiamo con un'ultima notizia, giunta abbastanza tardi: la prova di fondo verrà disputata a coppie, due concorrenti per volta, cioè, prende¬ ranno il via insieme. Si tratta di una innovazione che lascia un pochino dubbiosi', in una corsa tradizionalmente individuale, un'atleta, infatti è messa in condizioni di offrire maggior o minor rendimento a seconda della concorrente con ia quale viene abbinata; in una corsa dove conta soprattutto il ritmo, le sciatrici più nervose saranno fatalmente portate a regolare la loro azione sul passo di un'altra sciatrice. Non che gl'inconvenienti debbano succedere ad ogni costo; possono succedere però, e in tale caso le discussioni si sprecheranno. Gigi Boccacini

Luoghi citati: Canada, Finlandia, Genova, Grindelwald, Nord Europa, Russia, Svizzera