Violente mareggiate flagellano la riviera della Toscana e della Liguria

Violente mareggiate flagellano la riviera della Toscana e della Liguria MeixtM*G In alia. MXMOMitacjMia. IxiÈuriat la forxnenfa Violente mareggiate flagellano la riviera della Toscana e della Liguria // vento e il mare particolarmente impetuosi a Livorno, all'Elba e a Viareggio - Marina di Pisa allagata - Le onde sulla passeggiata di Chiavari - Stato di allarme a Genova Livorno, 7 gennaio. I Una violenta libecciata si è abbattuta quest'oggi su Livorno. Il vento, che ha raggiunto punte massime di velocità di 105 chilometri orari, ha danneggiato diversi edifici cittadini, tra cui una chiesa, paralizzando il traffico marittimo. Tutti i piroscail ancorati In porto hanno dovuto rinforzare gli ormeggi. La tempesta è stata la causa indiretta della morte di un elettricista, rimasto fulminato dalla corrente ad alta tensione nell'interno di una cabina, presso la quale stava riparando un guasto. Si tratta dell'operaio quarantottenne Carlo Garzelli, abitante in via Azzati, che è stato rinvenuto dai compagni di lavoro carbonizzato. L'isola d'Elba è stata investita da una libecciata di grande violenza. Il vento strappa le tegole dai tetti e abbatte alberi e pali delle linee elettriche e telegrafiche. Il Tirreno è agitato come non lo si vedeva da anni. Nel porto sono alla fonda numerosi vaporetti che hanno dovuto rinforzare gli ormeggi, I collegamenti con il continente sona stati tuttavia mantenuti dalla nuova motonave « Aethalia»; alle ore 17 la navetraghetto è partita regolarmente per Piombino. Lungo la costa viareggina il mare questa sera è particolarmente impetuoso. Sulla fascia costiera i marosi hanno invaso anche i viali a mare senza peraltro arrecare danni. Pisa, 7 gennaio. Marina di Pisa è stata sommersa dalle acque del mare che, ingrossate dal forte vento che soffiava alla velocità di 90 chilometri orari, hanno scavalcato la debole protezione invadendo l'abitato e causando danni rilevanti. Enormi marosi sono andati ad infrangersi contro le facciate delle case del viale litoraneo, allagando i piani terreni e prorompendo dalle etra de che si aprono sul lungoma re anche nel retroterra. Tutto l'abitato di Marina di Pisa è rimasto allagato e l'acqua ha raggiunto il livello di quasi due metri, in particolare nella zona detta del « Faduletto >, ove ha sede lo stabilimento della Fiat. Slena, 7 gennaio. Un vento fortissimo, che verso mezzogiorno ha raggiunto una velocità di oltre 100 chilometri orari, soffia da circa 24 ore nel'Senese. Nel capoluogo 1 vigili del fuoco sono dovuti intervenire numerose volte in seguito a crolli di comignoli ed antenne. Nella periferia la furia del vento ha fatto sradicare alcuni alberi ed uno di questi è stato letteralmente sollevato e lanciato contro una linea elettrica spezzandone i fili. Nel pomeriggio uno dei cavi dell'antenna del ritrasmettltore della RAI sistemato sul tetto dell'edifìcio delle Poste e Telegrafi, nel centro della città, si è spezzato e l'antenna, alta 40 metri, si è inclinata minacciando di precipitare. I vigili del fuoco sono intervenuti riuscendo ad assicurarla con un altro cavo. Genova, 7 gennaio. Una forte mareggiata di libeccio ha fatto temere oggi gravi danni sulla costa di Levante, la più esposta alle onde provenienti da sud-ovest: l'impeto del mare è stato, però, fortunatamente inferiore alle previsioni, grazie anche all'assenza di vento; il centro della perturbazione restava lontano, probabilmente nel golfo del Leone, punto di origine delle più forti burrasche invernali. Si ricorderà che fu proprio una mareggiata di libeccio, due anni or sono, a danneggiare gravemente le opere di difesa del porto di Genova; comprensibili perciò i timori, rivelatisi però eccessivi, almeno per oggi. Il mare ha avuto una forza notevole, ma non eccezionale, e le onde hanno colpito le zone più esposte, come le passeggiate a mare, a Sestri Levante é Chiavari, con alti spruzzi che raggiungevano le automobili di passaggio; fermi nei porti e porticcioli i battelli da pesca. In contrasto con lo stato del mare la quasi assoluta calma di vento, che ha favorito il mantenersi di temperature primaverili a Genova e sulle due Riviere: su quella di Ponente il termometro è giunto sul mezzogiorno a 17 gradi all'ombra con sole caldissimo. A Chiavari, nella zona dei pescatori, la furia del mare ha aperto nella difesa costiera una falla di oltre mille metri cubi, recando un danno di vari milioni. La temperatura è abbastanza alta: eui 15 gradi. A Sestri Levante, al passaggio a livello di S. Anna, l'operaio Pietro Spinardi, di 41 anno, è stato investito da un treno di cui non aveva udito il rumore coperto dal fragore della mareggiata. Lo Spinardi ha riportato ferite guaribili in un mese. Una veduta della corta ligure, a Genova, durante la violenta mareggiata (Tclefoto)

Persone citate: Carlo Garzelli, Pietro Spinardi, Ponente, Spinardi