Gli abruzzesi primi nella gara di Palermo fanno vincere cento milioni ad un romano

Gli abruzzesi primi nella gara di Palermo fanno vincere cento milioni ad un romano Successo dell9ultima serata del concarso a Voci e volti della fortuna» Gli abruzzesi primi nella gara di Palermo fanno vincere cento milioni ad un romano L'Abruzzo Molise aveva presentato il baritono Trevisan, d cantante Fieno e il coro "Giuseppe Verdi „ di Teramo ■ Al secondo posto le Marche, cui è stato abbinato un biglietto venduto a lorino - Al terzo posto la Sicilia e 61 quarto il Lazio - La polizia è intervenuta per freno.'-", l'eccessivo entusiasmo della folla - Cortei notturni a Pescara e Teramo (Nostro servizio particolare) Palermo, 6 gennaio. Tutti gli altoparlanti della radio e gli schermi della televisione hanno adunato questa sera milioni di ascoltatori e di spettatori per seguire il finale .della trasmissione < Voci e volti della fortuna >, abbinata alla Lotteria di Capodanno, tornro a squadre fra le regioni d'Italia, soprattutto per conoscere l'esito dell'estrazione della Lotteria il cui primo premio è di cento milioni. La vittoria del torneo cantato e danzato è andato alla squadra degli Abruzzi-Molise, e la sorte ha favorito il biglietto serie E n. 49.396, venduto a Roma e che era abbinato alla squadra abruzzese. Il secondo premio di venti milioni è toccato al biglietto serie P n. 79.311. venduto a Torino e abbinato alla squadra delle Marche. Il terzo premio di quindici milioni è' stato vinto dalla Sicilia col biglietto serie L numero 10.705, venduto a Napoli. Il quarto premio di dieci milioni è toccato al Lazio col biglietto serie E n. 91.542, venduto a Roma. Folla enorme nella vastissima sala del Politeama Garibaldi di Palermo, grande animazione e vivacissimo interesse nei pubblico straordinariamente appassionato. La polizia ha dovuto proteggere con energia i cantanti dai cacciatori di autografi. Silvio Noto pronunzia il discorsetto d'apertura, e introduce l'intervento di Enzo Tortora chiamandolo addirittura « generale ». L'improvvisato stratega assume il comando dello spettacolo, e fra i due presentatori avviene uno scambio delle solite battute pseudoumoristiche sullo stucchevole dualismo fra Nord e Sud. « Stiamo per^ imboccare il rettilineo di arrivo di questa grande corsa ai cento milioni, e un po' anche alla gloria, che per tre mesi ha mobilitato ertisi e folle di telespettatori di tutta Italia » ha esordito Silvio Noto presentando lo spettacolo. Enzo Tortora ha proseguito: «Per tre mesi il mio amico-nemico Silvio Noto ed 10 abbiamo affettuosamente battagliato in favore dei colori delle squadre da noi presen tate ». « Questa è la serata conclu siva di tutta la nostra mani festazione — ha detto Antonella Stenl —. Le otto finaliste si sono ridotte a quattro e questa sera le squadre di Si cilia, Abruzzi e Molise, Marche e Lazio sono pronte a giocare l'ultima carta, dopodiché la squadra vincente appenderà al camino del fortunato dell'anno una calza con cento milioni ». E' il Lazio a dare inizio allo spettacolo, e annunziato da Antonella Stenl si presenta alla ribalta il complesso « Scarpette rosse », un garbato, agile, delizioso balletto, composto di otto bambine guidato dalla prima ballerina Daniela Spallotta. Per la lirica si esibisce Alberta Valentini, che canta la romanza « Bel raggio lusinghier » della Semiraniide di Rcssini. La musica leggera trova in Claudio Villa un valente sostenitore della squadra del Lazio. Egli canta due canzoni, entrambe napoletane: «Torna» e «Luna rossa». Interminabili applausi che rallentano il ritmo della trasmissione, e provocano l'intervento di Tortora per mitigare l'esplosivo entusiasmo dei palermitani. Ma basta l'annunzio della seconda canzone, « Luna rossa », per riscatenare l'entusiasmo. Villa canta, e il pubblico, già ammonito da Tortora, censente a limitare gli applausi dando modo allo spettacolo di continuare regolarmente. Concluso il Lazio, sul palcoscenico seguono le Marche, e per la lirica si presenta il tenore Vinicio Cocchieri, che canta la serenata del Barbiere di Striglia. La musica leggera è affidata a Bruno Rosettani con « Ci-ciu-ci » e con « 'Ufemia » Meno virtuoso forse del precedente divo della canzone, ma più fresco e spontaneo, il Rosettani difende con efficacia le sorti delle Marche. Le quali tuttavia sono particolarmente affidate al pittoresco ed estroso complesso « La racchia » di Sarnano, la più singolare banda nazionale, una rivelazione di questo torneo. La costituiscono strumenti musicali che non sono strumenti musicali perché sono pentole tegami betti mestoli ombrellini, e perché né i suonatori né il mae stro conoscono una sola nota di musica. E tuttavia suonano, afflatati, convincenti, gustosissimi, trascinanti, le musiche si seguono alle musiche, in una frenesia di ritmi e di movimenti, e non si sa se più ammirare l'estro musicale o il colore dei movimenti. Ecco ora l'Abruzzi e Molise Giovanni Trevisan, baritono, canta con voce pastosa «Di Provenza il mare e il suol dalla Traviata. Vivace nei costumi si presenta il coro dell'Enal di Teramo — lo chiamano « il coro dei geometri » — in « Mora male », un lamento ondulato, solenne, dagli accenti tragici, facendolo seguire dalla gaia e trascinante «Vola vola ». Nella musica leggera si esibisce Aurelio Fierro, e punta sul sicuro con « Scapricclatiello », melodiosa, drammatica, e con la patetica e sbarazzina « Lazzarella ». La squadra siciliana, che da Tortora viene definita la Juventus della situazione, è l'ultima a presentarsi. Ma finora 11 pubblico palermitano si era risparmiato, in confronto a ciò che accade quando comincia il turno della Sicilia. Apre il torneo finale per la lirica il soprano Conchita Figuera, la quale canta « E' strano» dalla Traviata. Un uragano di applausi accoglie e quasi travolge 11 suo ultimo acuto. «Da un applauso all'altro» dice Noto, annunziando Giorgio Consolini, che jsi presenta per la musica leggera, e che viene acclamato fin dal suo presentarsi alla ribalta. Egli canta anzitutto « Tutte le mamme » con grandi applausi, e poi « Usignuolo », ricamata alla Claudio Villa, anch'essa premiata da grandi ovazioni. Il numero finale della squadra siciliana è costituito dai complesso dei « Canterini peloritani » di Messina, ma le parole di Tortora che lo annunzia 60no sommerse dagli applausi per Consuoni che ancora si prolungano. Infine il tamburo, e la chitarra, e il piffero e la sonagliera del carretto, e i tamburelli, e i coloratissimi costumi della tarantella siciliana, ai quali si aggiunge, in un'estrosa interre gionalltà, il gutturale ja-Uù al toateslno. Qui bisogna mettersi l'orologio in mano e misurare il tempo degli applausi: sono durati esattamente un minuto, troncati dall'Intervento di Tortora che unito a Noto e alla Steni, annunzia che per la corsa ai cento milioni comincia il lavo ro della giuria. Una complessa e ignota giuria formata da 18 giurie regionali (50 giurati eia scuna, in totale 900 giudici) per scegliere la squadra vincente, Sono le 23,15, e Tortora spiega che occorrerà un lavoro di 25 minuti perché siano pronti i risultati, dando quindi appuntamento per le 23,40. Questo è il momento d'illustrare brevemente ai lettori il meccanismo del torneo. Fra tutte le regioni d'Italia è stato organizzato un concorso di cantanti lirici e di canzoni, 1 quali si sono prodotti ai micro foni della rodio; alla tv sono stati riservati i numeri di carattere folcloristico, di natura più decisamente spettacolare A tale concorso è stata abbinata una Lotteria, con un primo premio di cento milioni, chiamata Lotteria di Capodanno ma che in realtà viene sorteggiata la sera dell'Epifania. Una prima scelta delle squadre regionali migliori è stata fatta dagli stessi possessori dei biglietti della Lotteria, in ognuno dei quali erano dei tagliandi con i quali si partecipava alla votazione e si concorreva a premi settimanali di centomila e a quello finale di cento milioni. famfifinsPsmhlaAzesstsqTRNRcriMzIMtcaaarlsppzlclhMmsMtmlslSssbcvNE6pns4guitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiti iiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiitii La finale, del concorso si è fatta a Palermo: sabato e domenica si sono avute le semifinali, questa sera c'è stata la finalissima. Alle semifinali sono arrivate 8 squadre: Toscana, Marche, Lazio, Sicilia, Puglie, Piemonte-Valle d'Aosta, Abruzzi-Molise, Emilia-Romagna. La successiva eliminazione ha scartato quattro squadre, lasciando in palio Sicilia, Abruzzi-Molise, Marche e Lazio. Questa sera le varie giurie, e non più il pubblico, dovevano scegliere la regione vincente. Alle quattro squadre finaliste sono stati abbinati altrettanti biglietti della lotteria. Il sorteggio ha prescelto questi quattro biglietti: Serie F. n. 79.311 venduto a Torino; Serie E. n. 91.542 venduto a Roma; Serie L. n. 10.705 venduto a Napoli; Serie E. n. 49.396 venduto a Roma. Nel successivo abbinamento con le regioni, il biglietto F. ri. 79.311 è stato abbinato alle Marche; il n. E. 91.547 al Lazio; Il n. L. 10.705 alla Sicilia; Il n. E. 49.396 agli Abruzzi e Molise. L'E 49396 ha cosi avuto il premio di 100 milioni: toccano a un romano. Questo è sU.to annunziato alla ripresa della trasmissione, avvenuta alle 23,40. E infine è avvenuta la proclamazione dei risultati, di cui si è detto all'inizio di questa cronaca. Il pubblico palermitano presente in teatro aveva forse puntato un po' troppo sulla propria squadra. La giuria nazionale ha ridato il senso delle proporzioni, come può esser controllato dal diagramma delle votazioni: l'Abruzzo - Molise ha riportato 193.819 voti; le Marche 186.594; la Sicilia 185 mila 178; Lazio 158.170. I cantanti e i complessi presentati da Abruzzo - Molise, Marche, Sicilia e Lazio erano tutti attraenti. L'accompagnamento musicale dello spettaco lo è stato eseguito dall'orche stra del teatro Massimo di Palermo, diretta dal maestro Scaglia e dall'orchestra di mu sica leggera diretta dal maestro Gorni Kramer. „ f 2 11:1111 Serafino Gaudi (a sinistra), li cieco che ha venduto a Torino 11 biglietto bel venti milioni