La risposta di Gronchi al messaggio di Voroscilov
La risposta di Gronchi al messaggio di Voroscilov La risposta di Gronchi al messaggio di Voroscilov Roma, 4 gennaio. In risposta al messaggio di auguri inviatogli da Clementi Voroscilov, il cui testo era 10 stesso di quello trasmesso al Presidente, del Consiglio, il Capo dello Stato ha inviato 11 seguente telegramma: « A nome del popolo italiano ringrazio e ricambio gli auguri di felicità e benessere al popolo sovietico, a Vostra Eccellenza, al Presidente Bulganin e al Primo segretario Kruscev. '«Auspico anch'io vivamente che l'anno nuovo possa essere un anno di pace e di fattiva collaborazione tra tutti i popoli, affinché le istituzioni e 11 costume deVJa democrazia possano dovunque consolidarsi nel rispetto della giustizia e della libertà di ciascuno di essi. « Esprimo l'augurio che l'Unione Sovietica, insieme con gli altri Paesi, porti un efficace e concreto contributo alla realizzazione di questi grandi obbiettivi, ai quali l'Italia continuerà a dedicare tutta la sua collaborazione, così come in¬ |tende darla per il migliora 11 II 11 II M 11 1111111 Mtllll 11111111111111 IH II v i e a a i n a i a ¬ mento delle relazioni tra i nostri due Paesi ». Una nota industriale, a proposito dell'entrata in vigore, il 1° gennaio, del trattato per il Mercato Comune, ricorda che ad ognuno dei sei Paesi aderenti sta il preciso obbligo di dare alla propria politica economica un indirizzo che sia conforme alla lettera ed allo spirito del trattato." Poca cosa sarebbe il Mercato Comune — precisa la nota — se indicasse soltanto gli impegni da assolvere o consistesse in una nuova burocrazia, nella creazione di nuovi | organismi. Il MEC è qualcosa di più. E' soprattutto un impegno esplicito e chiaro assunto dai sei Paesi della Comunità di operare con un'armonia di criteri e di indirizzi in modo da lasciare alle singole economie la possibilità di muoversi liberamente senza intralci e senza, soprattutto, quegli interventi dello Stato che sono in antitesi con un mercato di più vaste dimensioni, in quanto vengono a creare forme di economie chiuse, tendenzialmente autarchiche. A tale proposito la nota ritiene utile ricordare lo spirito e la sostanza del paragrafo n. 30 del comunicato finale della conferenza atlantica approvato a Parigi nello scorso mese di dicembre. « Noi riteniamo che in una società dì uomini liberi, l'obiettivo dei singoli governi sia quello di accrescere le possibilità offerte all'individuo, piuttosto che subordinare l'individuo allo Stato ». I I II 1111M H1111111111U II 111 11 111 11 111 11 IIM11H1111111111H
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