Respinta l'istanza dei creditori di De Cavi

Respinta l'istanza dei creditori di De Cavi Respinta l'istanza dei creditori di De Cavi Genova, 3 gennaio. L'istanza degli ottanta creditori del marchese De Cavi, presentata contro la Banca d'Italia e il Ministero del Tesoro, per 11 risarcimento dei danni subiti con il fallimento del « Banco » del finanziere genovese, è stata respinta dalla Corte di appello. Il De Cavi, falli il 28 gennaio 1954 e pochi giorni dopo la Banca d'Italia denunciò il marchese per esercizio abusivo dell'attività creditizia. Giannetto De Cavi, titolare di un Istituto bancario In via San Lorenzo, accettava a deposito i risparmi del cittadini, senza esserne autorizzato. Un gruppo di creditori si rivolse alla Magistratura, promuovendo causa contro la Banca d'Italia accusandola di non aver vigilato sull'attività del Banco del De Cavi. La Banca d'Italia, tramite suoi legali, cccepi che il marchese non era soggetto al suo controllo perché' non era mai stato autorizzato all'attività creditizia. Il Tribunale, nell'agosto del 1955, rigettò la richiesta dei creditori. Ora, con il deposito della sentenza, avvenuto stamane, anche la Cor te di appello ha dato ragione alla Banca d'Italia. Il De Cavi, c->ms è noto, è irreperibile da qua'tro anni, e la richiesta fallii tentare nel suoi con fronti è tuttora in corso.

Persone citate: Giannetto De Cavi

Luoghi citati: Genova