Hillary è giunto al Polo Sud con una drammatica marcia

Hillary è giunto al Polo Sud con una drammatica marcia Il neozelandese conquistatore dell'Everest ha vinto la "corsa all'Antartide,, Hillary è giunto al Polo Sud con una drammatica marcia E' il terzo, dopo Ammiriseli e Scott, a toccare, via terra, l'estremo punto meridionale del globo - Terribili sofferenze negli ultimi cento chilometri tra immani crepacci - Amarezza dello scienziato Fuchs che ha organizzato la spedizione; è rimasto staccato di alcuni giorni - L'impresa è costata complessivamente 875 milioni di lire (Nostro servizio particolare) Londra, 3 gennaio. Sir Edmund Hillary, il neozelandese che nel maggio 1953 scalò per primo l'Everest, ha ottenuto oggi un nuovo trionfo contro le forze ostili della natura. Dopo una tremenda marcia di oltre cento chilometri su un altipiano polare alto 3500 metri, egli è arriva¬ to questa mattina al Polo Sud, precedendo Vivian Fuchs, capo della < spedizione transantartica britannica >, che si trova ora a trecento chilometri dalla mèta. Hillary e i suoi quattro compagni, tutti neozelandesi, sono stati accolti con grandi manifestazioni di entusiasmo dagli scienziati e militari, una ventina, della ba- le americana al Polo australe.,Sebbene Fuchs e Hillary ! non fossero affatto impegnati jin una gara di velocità, l'imprevisto convergere delle due spedizioni sul Polo aveva dato all'impresa un carattere spor- tivo. Secondo il programma iniziale, Hillary avrebbe do- vuto attendere il « gruppo Fuchs > 600 chilometri più a Sud, per assisterlo nell'ultima fase della traversata dell'An-tartide, ma avendo egli rag-giunto in anticipo la sua mè-ta, Fuchs lo autorizzò a prò-seguire e a spingersi fino alPolo. Il < gruppo Fuchs», piùnumeroso e meglio attrezzatodi quello neozelandese, do- vrebbe arrivare al Polo frauna quindicina di giorni. Diqui, dopo una breve tappa,proseguiranno insieme per il traguardo finale, la -ir base Scott ». sul mare di Ross. La relativa facilità con cuiil cuore dell'Antartide può es-sere raggiunto per via aerea,sfruttando le due grosse basi americane (una sul mare diRoss, e l'altra al Polo stesso),non diminuisce il valore e la eccezionalità dell' impresa di Hillary. L'ultimo uomo ad arrivare al Polo, via terra, fu l'inglese Scott, il cui viaggio rimane uno dei più tragici capitoli della storia delle esplorazioni polari. Egli arrivò alla mèta, malato e sfinito, il 12 gennaio 1912, ma invece della vittoria lo accolse una tremenda delusione. Il norvegese Àmundsen lo aveva preceduto di un mese, una tenda dilaniata dalle bufere indicava il suo passaggio. Scott morì durante il viaggio di ritorno. Hillary, con i suoi quattro compagni e quattro veicoli a cingoli, avvistava i piloni della stazione-radio della base americana questa mattina alle 9 (ora italiana). Due ore dopo l'esausta pattuglia arri- vava alle prime abitazioni. Tutto era silenzio. La popolazione della piccola comunità americana era immersa nel sonno, ma il risveglio fu rapido e concitato. Pochi minu- ti dopo, i cinque neozelandesi ricevevano un clamoroso, en tusiastico benvenuto. Dalla «base Scott», di dove mtqtPbha complessivamente percorso | circa duemila chilometri. La ! marcia più estenuante è sta|ta quella degli ultimi giorni, 1 Gli uomini erano giunti allo i stremo delle forze; il terreno [che dovevano affrontare si faIceva sempre più aspro e peri coloso: un altipiano a 3500 metri dal mare, e la cui su!perfide era sconvolta da crepacci e da «lame» altissime di ghiaccio. La respirazione era difficile, il freddo intenso, il vento crudele. La traversa|ta di questo altipiano con le continue deviazioni e la lenta parti il 15 ottobre, Hillary jmarcia dei veicoli, ha costret to i neozelandesi ad usare più j ibenzina del previsto, e questa, .mattina, al loro arrivo al Po-: o i lo, essi ne avevano solo altri 30 chilometri. * Ce l'abbiamo fatta per poco » ha detto Sir Edmund Hillary. La spedizione britannica all'Antartide non ha, a differenza di quella americana e di quella sovietica, scopi essenzialmente scientifici. Vengono compiuti da essa solo rilevamenti geologici per studiare la conformazione di vari territori inesplorati. E' l'attuazione di un vecchio sogno inglese, quello di Sir Ernest Shackleton, il grande esploratore morto nel 1922 durante il secondo e vano tentativo di compiere l'impresa. L'obiettivo non è la conquista del Polo, ma la traversata dell'Antartide da un'estremità all'altra passando per il Polo. Vivian Fuchs, il capo della spedizione, un geologo esploratore inglese, è partito con undici uomini e dieci veicoli a cingoli dalla « base Shackleton », sul mare di Weddell, e ha per mèta finale la < base Scott », sul mare di Ross, dalla parte opposta del gelido continente australe. Un viaggio di circa tremila chilometri. Sir Edmund Hillary iniziò l'impresa dalla « base Scott » e non avrebbe dovuto superare il « deposito 700 », un campo a 600 chilometri dal Polo, ma attendervi il < gruppo Fuchs » e assisterlo nell'ultima fase del tremendo viaggio. Dal * deposito 700 » le due spedizioni si sarebbero insomma portate insieme fino al traguardo finale, la « base Scott ». Il conquistatore dell'Everest è ora invece al Polo. Il suo «capo», Vivian Fuchs, sta arrancando in aspro terreno a un trecento chilometri dall'obbiettivo. Per l'inglese, il non essere arrivato primo al Polo, costituisce certo un'amara, forse bruciante delusione. Da anni sognava questa vittoria e sperava di essere il terzo dopo Àmundsen e Scott. Ma Hillary lo ha preceduto, e Fuchs dovrà accontentarsi del quarto posto nella storia della corsa al Polo su terra. Dalle prime notizie sembra che non tutti i neozelandesi accompagneranno Fuchs e i suoi undici uomini nella seconda fase dell'impre-.a — quella che per il gruppo Hillary rappresenta un ritorno — il viaggio sino alla * base Scott». Alcuni sono sfiniti, hanno bisogno di lun?o e comi pleto riposo. Due o tre uomini resteranno al Polo Sud e gli americani li per | porterannOIper via aerea alla base sul mare di Ross. « Fuori combattimento » sarebbero anche i quattro trattori coperti, usati dai neozelandesi nella loro avanzata-lampo. Il viaggio dal Polo alla < base Scott > sarebbe pertanto compiuto coi soli veicoli del * gruppo Fuchs ». L'arrivo di Hillary al Polo non dovrebbe distogliere l'at- tenzione del pubblico dalla fi¬ gura di Vivian Fuchs, questo taciturno geologo che ha dedicato quasi tutta la sua vita allo studio e all'esplorazione dell'Antartide. La spedizione è stata resa possibile soltanto dalla sua tenacia e dalla sua fede. Quando cominciò ad esporre il progetto, non una voce si levò in suo favore. La impresa veniva considerata inattuabile. Ma Fuchs seppe insistere con estrema tenacia e infine riuscì a convincere il governo inglese. La somma raccolta da Fuchs si aggira sul mezzo milione di sterline, circa 875 mi¬ noni "di lire, offerti in gran parte dalle Nazioni del Com monwealth. Una pubblica sot- toscrizione fruttò 175 mila sterline; alcuni industriali, il giornale Times e la BBC hanno aggiunto quello che mancava per le spese della spedizione. „ m. c. -/Xs/a.,-0.9 - ABC-CILE r&estrold Ililli Quella di Hillary è la terza spedizione terrestre giunta al Polo Sud, la prima che vi sia arrivata con mezzi meccanici (trattori a cingoli). Il Polo Sud fu toccato per la prima volta dal norvegese Boald Àmundsen, con quattro compagni, il 14 dicembre 1911; il 18 gennaio 1912 vi arrivò la spedizione inglese del cap. Scott, ma tutti l cinque uomini perirono nel ritorno. La prima trasvolata del Polo fu compiuta dall'americano Byrd il 29 novembre 1929

Luoghi citati: Antartide, Cile, Londra