Adenauer esamina il piano polacco per una zona europea senza atomiche di Massimo Conti

Adenauer esamina il piano polacco per una zona europea senza atomiche Heuss e il Cancelliere auspicano una "pace libera da paure99 Adenauer esamina il piano polacco per una zona europea senza atomiche // governo di Bonn prepara la risposta a Bidganin • Chiederà ai russi come risolverebbero la riunificazione tedesca nell'ambito di un disarmo controllato (Dal nostro corrispondenteJ Bonn, 3 gennaio. Il piano del ministro degli Esteri polacco Rapacki per una zona europea senza armi atomiche è oggetto di attento esame da parte di Adenauer, che esporrà il suo pensiero al riguardo nella sua lettera di risposta al recente messaggio di Bulganin. Lo ha dichiarato oggi ad una conferenza stampa, la prima del nuovo anno, il capo dell'Ulrich stampa del governo, ^mba-jcia'.ore von Eckardt. Queste affermazioni sono state accolte a Bonn con un senso di viva sorpresa e negli ambienti dell'opposizione con diffidenza. Si è ricordato difattl che più volte personalità tedesche, da Adenauer allo stesso von Eekardt, bocciarono il progetto, definendolo < ^realistico >. Ora non soltanto il Governo lo riporta sul piano della realtà diplomatica, ma lo definisce addirittura < interessan te > anche perché il suo ideatore sarebbe disposto a corredar lo delle necessarie garanzie per un controllo. Pertanto Adenauer nelln «aun lettprn di ri sposta a Bulganin inviterà i governanti sovietici a precisare meglio le loro posizioni in merito al progetto che in linea di principio fu già approvato da Mosca. Il piano Rapacki è soltanto uno dei punti del messaggio del | Cancelliere che con l'occasione vuole affrontare lutti I problemi russo-tedeschi. Fra l'altro, egli domanderà agli statisti sovietici in quale maniera essi pensino di risolvere il problema tedesco nell'ambito di un disarmo controllato. Tutto ciò sembra confermare che il Cancelliere vuole indurre i russi a mutare il loro atteggiamento sul problema tedesco agitando lo spauracchio delle basi americane per i missili a media gittata sul territorio della Repubplica. E' chiaro che se il Can¬ ncelliere accettasse le propostecontenute nel plano Rapacki dovrebbe negare agli america-min luminimi un ii m | ni il permesso di costruire le loro basi per missili nella Germania, invitandoli poi a ritirare anche i loro mezzi atomici. Nonostante le affermazioni odierne di von Eekardt, non si è però del tutto convinti in questi circoli che ad Adenauer interessi molto il piano polacco. II fatto che egli ne parlerà nella sua lettera a Bulganin potrebbe spiegarsi con la necessità di entrare in una futura, ancora ipotetica discussione sul piano fra Oriente e Occidente, in altre parole per non essere lasciato in disparte qualora, come sembra, gli inglesi e forse gli stessi americani decidessero di parlarne con il Cremlino. "Vanno però tenute presenti per spiegare l'improvviso interesse tedesco per il piano Rapacki le pressioni dell'opinione pubblica e della stampa in genere. Infine, altro non meno trascurabile motivo, Adenauer in questa maniera potrebbe stabilire le premesse per un dialogo diretto con Varsavia che desidererebbe relazioni diplomatiche e in genere più stretti rapporti con la Repubblica di Bonn. Mentre si prepara il messaggio a Mosca, il presidente Heuss e Adenauer hanno risposto al messaggio augurale dei capi sovietici in occasione del Capodanno. Heuss e Adenauer esprimono la convinzione che « sia necessario potere, come hanno detto i capi russi, assicurare ai popoli un avvenire di pace senza più paure», e quindi la « speranza che nel nuovo anno si possano consolidare e sviluppare le relazioni fra l'Unione Sovietica e la Repubblica Federale ». Nella conferenza stampa di oggi von Eekardt ha poi smentito che nei recenti contatti fra 11 ministro per la Difesa Strauss e i suoi colleghi italiano e francese si sia par- lato di una collaborazione !tecnica nel campo delle armi atomiche. Negli incontri sono 1 state affrontate soltanto <le mimiimiiiimiimmmmiimmmmii iiii questioni della collaborazione nelle ricerche teoriche per lo sviluppo delle armi classiche e non di quelle nucleari >. Un portavoce del ministero per la Difesa presente alla conferenza ha precisato che nelle armi convenzionali sono compresi anche i missili che non dispongono di testata atomica. In merito alla scelta della capitale europea, von Eekardt ha detto che nessuna fra le città proposte dai diversi Paesi è in condizioni di ospitare subito tutte le istituzioni, perché mancano gli edifici, le case e le attrezzature necessarie. Bonn è quindi dell'avviso che le istituzioni europee dovranno trovare una sistemazione provvisoria; li che significa che esse dovrebbero essere suddivise per ora in diverse città. Ufficialmente il governo tedesco non ha manifestato ancora le sue preferenze circa la nuova sede delle istituzioni europee, ma è chiaro che ad esso, per ragioni geografiche, farebbe comodo Bruxelles. Massimo Conti

Persone citate: Adenauer, Strauss

Luoghi citati: Bonn, Bruxelles, Germania, Mosca, Unione Sovietica, Varsavia