Erano tutti volontari

Erano tutti volontari Erano tutti volontari I morti sono: un assessore comunale pabini, un piccolo industriale, un negozian L'autista dell'autopompa era Domenico Porello, che in gioventù era stato proprietario di un garage e aveva partecipato come dilettante a numerose corse automobilistiche: guidava la macchina da più di trent'anni ed era considerato un ottimo e sicuro pilota. Era contitolare di una fornace di laterizi ed abitava in via Ivrea SI, a Rivarolo. Uno dei suoi figli, Ezio di 21 anno, perito conciario, era con lui sull'autopompa al momento della sciagura. Come è noto, il giovane si è salvato ed è all'ospedale con un femore rotto. Da notare che sei mesi fa era rimasto vittima di un grave incidente automobilistico mentre guidava un /ur¬ (Nostro servizio particolare) Rivarolo, 2 gennaio. Giacomo Gimdro, di JfS anni, comandante del distaccamento dei Vigili del fuoco di Rivarolo, era una figura conosciutissima in tutta la zona: in Comune ricopriva la carica di vice-sindaco, ed era anche assessore ai Lavori Pubblici. Dopo la guerra, durante la quale aveva combattuto come sottufficiale sul fronte africano, aveva assunto il comando del distaccamento e si era molto dedicato all'organizzazione e al perfezionamento dei servizi. Viveva a Rivarolo, in via Reyneri n. 7, con la moglie Margherita Cena e.i due figli, Giuseppina di 15 anni e Cariò di 5 anni. li vice-sindaco Giacomo Gindro e Domenico Porello Antonio Merlo e René Sacchi, gli altri due vigili morti adre di due bamnte e un decoratore goncino della ditta di cui è rappresentante: il veicolo sbandava ed andava a schiantarsi contro un palo telegrafico e il giovane riportava la frattura di un braccio. Inutilmente parenti e amici hanno cercato di nascondergli la morte del padre. Ezio, pur essendo ferito, non aveva perso i sensi e si ricordava perfettamente del terribile attimo quando l'automotrice era piombata sul carro attrezzi: era certo che il padre, il quale era al volante, non aveva potuto scampare. Alla fine è stato necessario rivelargli la tremenda verità. Oltre al figlio Ezio, il Domenico Porello lascia la moglie Giovanna De Andrea e altri due figli, Laura di 22 anni e Diego ivi 12. La terza vittima è Antonio Merlo, di 50 anni, nato a Foglizzo ma da molti anni residente a Rivarolo in via Trieste 29. Il Merlo era proprietario di una latteria: nel corpo dei Vigili del fuoco era cassiere ma all'occorrenza si uni va ai compagni e prestava la sua valida opera per spegnere gli incendi. Nella disperazione e nel pianto sono rimasti la moglie Maria Bolattino e tre figli: Giuseppina di 23 anni, Mario di 20 e Silvio di 15. Nella sciagura è perito an che un italo-francese, il cinquantatreenne René Sacchi, nato a Saint Etienne, solo da pochi anni abitante in Rivarolo in via Ivrea 23. Di famiglia originaria di San Benigno Canavese, insacchi era un abile decoratore; non era sposato e viveva con la vecchia madre Ernesta Pellegrini, di 79 anni. La povera donna è sofferente di cuore e ieri sera nessuno aveva il coraggio di comunicarle la morte del figlio. 1 quattro feriti sono tutti ricoverati all'ospedale di Rivarolo e le loro condizioni, per quanto gravi, non destano per ora apprensioni. Oltre all'Ezio Porello, vi è Domenico Milano di 23 anni, meccanico nell'officina di autoriparazioni del padre Pietro in corso Torino n. 36; Domenico Vecchia, di 1,1 anno, nato negli Stati Uniti e domiciliato in Rivarolo in via S. Francesco d'Assisi 7, sposato e padre di due bambini Secondo Fumo di 32 anni, nato a Bairo Canavese, ape raio alle Concerie di Rivarolo, dove risiede in via Trieste 2: il Fumo è sposato da poco ed ha un bimbo di sei mesi. s. r. Uno dei passeggeri del treno medicato al Mauriziano di Torino Poco dopo le 22 si è presentato al Mauriziano per farsi medicare escoriazioni alle mani, giudicate guaribili in 4 giorni, il sorvegliante Aldo Matera di 28 anni abitante in corso Brescia 11. Ha dichiarato di avere riportato tali ferite nell'incidente avvenuto al passaggio a livello di Favria.