La notte di Parigi di Sandro Volta

La notte di Parigi La notte di Parigi (Dal nostro coi rispondente) Parigi, 31 dicembre. Parigi ha chiuso il 1957 con una colletta, alla quale hanno partecipato i più popolari artisti della cinematografia francese, da Jean Marais a Eddie Constantine, e da Gilbert Bécaud ad Anny Cordy. Nelle strade affollate di gente che correva da una bottega all'altra per gli ultimi acquisti di regali, in meno di due ore sono rtati raccolti 42 milioni e quattromila franchi. Poiché per le strade delle città di provincia sono stati messi insieme altri 22 milioni, ne mancano ormai solamente una trentina, che arriveranno sicuramente prima della Befana, per completare i cento milioni necessari all'operazione « Cuori di fanciulli », con la quale la Francia ha voluto iniziare l'anno nuovo, attraverso una grandiosa iniziativa umanitaria. Nelle città francesi ci sono centinaia di cuori di fanciulli che non battono regolarmente: a causa delle disfunzioni prodotte dai sistemi della vita moderna. E' un triste fenomeno nuovo, per affrontare il quale gli ospedali non sono attrezzati. Oggi è possibile operare soltanto il cuore di un fanciullo ogni settimana, mentre, dopo la guarigione della barn1 bina Marie-Line Christian, che due mesi fa venne mandata negli Stati Uniti per essere operata, centocinquanta genitori hanno chiesto che i loro, figli subiscano la stessa ope-; razione. Tre dei bambini sono' morti nel frattempo, ed è cosi che gli artisti del cinema e della televisione hanno preso la iniziativa dei «Cuori di fanciulli », che ha permesso a migliaia di francesi di finire l'anno vecchio e incominciare il nuovo con un'opera buona. Fra tante preoccupazioni, può essere un segno di buon augurio per un popolo che ha dovuto superare non poche difficoltà durante il 1957. Di buon augurio è pure la notizia pubblicata dai giornali di iiasera: il primo petrolio sahariano è cominciato a scorrere oggi nella pipeline che collega i pozzi di Hassi-Messaoud alla raffineria di Touggourt, prima tappa verso il porto mediterraneo di Philippeville. Anche Felix Gaillard è stato niuttosto ottimista negli auguri, che ha rivolto stasera per radio al popolo francese. Pur insistendo sulla necessità che l'intera nazione segua con coraggio e con spirito di sacrificio l'azione iniziata dal governo, il Presidente del Consiglio ha detto che il « 1958 sarà l'anno dell'equilibrio ritrovato negli scambi con l'estero », e di essere sicuro che « ottenuti i crediti di cui il Paese ha bisogno immediato, sarà l'ultima volta che la Francia ricorrerà all'aiuto straniero ». Rasserenati da queste parole i parigini hanno trascorso lietamente la prima notte dell'anno, anche se l'animazione poteva sembrare minore che negli anni scorsi. Ciò dipende dalla nuova tendenza che porta a passare il Natale in città e il San Silvestro alla campagna. Quest'anno mancavano da Parigi Roger Vailland, vincitore dell'ultimo Prix Goncourt, che è andato a passare il Capodanno a Roma, Jean Cocteau, che è sulla Costa Azzurza, come Frangoise Amoul, Georges Clouzot, Yves Montanti, Simone Signoret, Marina Vlady, Charles Trenet e moltissimi altri. Frangoise Sagan è partita per Montecarlo dove venerdì verrà rappresentato il suo balletto Rendez-vous manqué. Anche Albert Camus, Francois Mauriac, Roger 1-eyrefitte e Henry De Montherlant sono partiti, ma hanno detto di voler stare tranquilli e non hanno fatto sapere a nessuno dove sono andati. Le partenze non hanno tu'.tavia impedito che tutti i favoli fossero impegnati da diversi giorni nei più famr 1 ritrovi parigini. Chez Maxime: hanno preso parte alla cena di S. Silvestro Maurice Chevalier. Elvire Popesco e un gruppo di miliardari americani, arrivati per l'occasione ' in acreo da Nuova York. Il prezzo non. «ra aumentato dall'an¬ s no scorso: 15 mila trarci"' per un menù che comprendeva il caviale, l'aragosta, il tacchino, gli asparagi, i tartufi e tutti gli altri classici piatti della Belle Epoque. La maggiore animazione è stata però nelle piccole trattorie di tipo popolare, dove intere famiglie hanno aspettato l'anno nuovo spendendo, in media, circa duemila franchi a testa. I cartoncini d'augurio messi in vendita nei giorni scorsi sembravano indicare una diffusa inquietudine, dovuta agli ultimi avvenimenti pclitici. Molti facevano allusione al razzi atomici e uno, che ha avuto particolare successo, rappresentava uno sputnik, uscito da un grappolo di bolle di sapone. Però gli infiniti messteùn i Dupont che si sono messi a tavola stasera per la cena di San Silvestro, hanno fatto presto a dimenticare queste preoccupazioni e hanno salutato l'arrivo dell'anno nuovo con la fiducia e la spensieratezza che non abbandonano mai i francesi in queste occasioni. Sandro Volta

Luoghi citati: Francia, Montecarlo, Nuova York, Parigi, Roma, Stati Uniti