Calata la nebbia a 6 minuti dalla fine, si temeva la sospensione

Calata la nebbia a 6 minuti dalla fine, si temeva la sospensione Calata la nebbia a 6 minuti dalla fine, si temeva la sospensione DAL NOSTRO INVIATO Vercelli, lunedì mattina. Con un bombardamento di quattro goals la Pro Vercelli è arrivata come una catapulta al comando del girone, detronizzando la Carbosarda. La vittoria è stata più che netta, e non può certo scalfirla il fatto che gli ultimi minuti siano stati giocati in una pressoché impenetrabile nebbia e sotto -l'assillo delle protèste della squadra ospite che reclamava la sospensione dell'incontro. Quando il capitano della Carbosarda ha chiesto all'arbitro il controllo deila visibilità mancavano sei minuti al termine. In quel momento la Pro Vercelli vinceva per quattro a zero e tutte le reti erano state segnate quando la visibilità era perfetta. Che cosa poteva fare l'arbitroT Trovandosi fra il regolamento e il buon senso egli ha optato per il buon senso. Privata della vittoria, la Pro Vercelli avrebbe subito un furto. E' stata una bella lotta, maschia, talvolta dura, il che si spiega con l'importanza della posta. Da una parte una squadra, la Pro Vercelli, tutta tesa al risultato; dall'altra la Carbosarda, più incline alla manovra ma scarsa di potenza penetrativa. La Pro Vercelli inganna, il suo gioco è così semplice e scarno che sembra difetti di costruzione. In verità, è del tutto spoglio del superfluo, forte e tirato come una corda di violino. Ol tre le quattro reti segnate, la squadra bianca ha creato nell'area estrema dei sardi tuffa una serie di occasioni, noti indugiando mai nel palleggio- \ *■ a smiberte Lza desparenboza chpiulorNeve te ti, duundi senricevitando le azioni in linea, cercando anzi ogni volta di saettare un uomo verso la porta avversaria. E' squadra da combattimento, non d'accademia; cerca il gioco utile, non il gioco bello; più che sul piano tecnico va giudicata su quello tattico e atletico perché per essa il gioco è più un' istinto che una formula, e questo istinto ha richiami lontani. Bella squadra, bel blocco di atleti, splendido mazzo di volontà tutte concordi e tutte tese verso il traguardo della vittoria. La Carbosarda è stata battuta sul piano del rendimento, non su quello del gioco puro. Come omogeneità- e scioltezza di manovra è stata superiore alla sua grande avversaria; le è stata al disotto solamente come decisione e come potenza di azione, cioè in quello che è essenziale in una partita. Va segnalato però che essa ha avuto i suoi guai di cui pure si deve tener conto. Verso il £0° minuto quando già la squadra perdeva per due a zero, il centromediano Molinari è stato costretto a lasciare il campo per un colpo al ginocchio e rientrava zoppi cante solamente al 3+° quando LinBcotamhneinsegdmfambredvcozrMcmiti Pensotti aveva portato il inrisultato a quattro a zero e mla squadra bianca si trovava g a sua volta ridotta a dieci ito- mini per l'espulsione di Lim- berti avvenuta immediatamen- te prima del quarto gol. L'uomo di maggiore evidenza dei sardi è stato l'estrema destra Pin per le sue virtù di palleggiatore, ma anche Serena, Turatti, Molinari e Zoboli si sono messi in evidenza per quanto il tipo di gioco che la squadra segue tenda piuttosto a livellare i valori sacrificandoli all'assieme. Nell'ambiente di casa, dove il gioco trova generalmente maggiori impulsi e; fermenti, la Carbosarda può senza dubbio crescere e suscitare un'impressione anche migliore di quella di Aeri. Si tenga pre sente che non è una squadra ricci, ha mezzi limitati ed elementi tutt'altro, che In so prannumero. Il suo considere vole livello attuale è frutto di passione e di entusiasmo, nonché di una perizia tecnica da parte dell'allenatore che merita di essere rilevata.. Nella Pro Vercelli rientravano Bolzoni e Pensotti,-questuiamo tornato dall'Atalanta e alla sua prima partita. Buona tutta la difesa, lavoro intelligente di Pensotti ancora poco allenato, implacabile realizzatore Genovesio a cui si deve fra l'altro quello splendido gol che ha dato inizio al bottino; un po' lento Perin ma però calcolatore in quel ritmo frenetico e vera catapulta Bosisio, elemento prezioso per la Pro, trascinatore, giocatore potente e risolutivo, un po' sommario sulla palla ma una vera forza in azione, un atleta per tanti aspetti ammirevole. La folla, densa ed entusiasta attorno al rettangolo di gioco, ha vissuto, coi suoi atleti, la grande giornata, ha sofferto e ha gioito, risvegliando gli echi di altri entusiasmi perché è proprio su quello stesso terreno che la grande Pro del passato ha costruito la sua gloria che ancora dura. Delineate così le caratteristiche delle squadre e del gioco, resta da descrivere rapidamente le cinque reti. Ltt Carbosarda ha piazzato fin dai primi minuti la sua manovra continua e fitta. Da parte sua la Pro non ha nem meno cercato di seguirla sullo stesso piano. Da una parte un fraseggio bello ma fragile, dall'altra delle fiondate che facevano breccia. Al 18° fugge Bosisio sulla sinistra, resi ste alla pressione di Molinari e centra rasoterra: piomba sulla palla Pensotti chiuso da due avversari, ma non riesce a tirare. Le controffensive dei bianchi poggiano prevalentemente sull'atletico centravanH, uomo da sfondamento, ma il gol non verrà che al 39°. L'ozio ne parte da un rilancio di Russi, Limberti cattura la palla, finge di passare a Perin e allunga invece a Genovesio nella posizione di estrema de stra. Genovesio ha uno scatto ed a circa un metro dal fondo sferra il tiro. Forse non c'era che mezzo metro di bersaglio visibile, ma il pallone lo infila irresistibilmente. Un portentoso tiro. Energica rea «ione dei sardi, centro di Turata Che non è raccolto da nessuno poi tuffo di Colorii bo sui piedi di un avversario. Sono stati cinque minuti in fernali. Nella ripresa la Carbosarda riprende l'offensiva fitta, chiusa, troppo chiusa. La Pro Vercelli invece appare guardinga attende il momento propizio, Ire qucitàTodiastasurolcioRudeinsprechcu< LNotendisfotcoai c SaltroandeunbospchesCavadere1 ACne2 A nura3 A risACsfApoparafeteAdaviAAl H° da una rimessa latera h'ile di Sussi viene il secondo goK Raccoglie la palla Bosisio, si destreggia fra un paio di avversari e, già in area, effettua un passaggio in profondità che sembra un tiro, la palla carambola fra le gambe, Oenovesio la riprende e la passa a Perin ormai ad un metro dalla porta. Vano il tentativo di parata di Cavallini. Al S0° l'incidente, già segnalato, a Molinari. Ora l'azione della Pro si è fatta più aggressiva. Al SS° fugge Pensotti sulla sinistra e centra: raccoglie al volo Oenovesio e scaglia nella rete. Limberti viene espulso al 32° per. un fallo su Turatti. Fallo di reazione, o no, era meglio evitarlo. Due minuti dopo il quarto gol. Azione personale di Pensotti sulla destra, scarta un paio di avversari e segna irresistibilmente. Rientra Molinari che era uscito al S0° e la nebbia sta calando sempre più densa. Al 43°, i sardi ottengono, dietro al bianco sipario, il punto della bandiera con Busetto nella mischia susseguita ad un calcio di punizione. Questo ci è stato raccontato, ma noi non abbiamo visto nulla. La nebbia era ormai padrona del campo. Ettore Berrà AceauAcocaraToBOavteCcoCsuScCredoGcaTeG50TeOprsecoRziTTliQ4 AcaA

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