Il racconto di un superstite rimasto 3 ore sotto le macerie

Il racconto di un superstite rimasto 3 ore sotto le macerie L'autorimessa crollata a Modena: 5 morti e 10 feriti Il racconto di un superstite rimasto 3 ore sotto le macerie Quando ripresi i sensi mi trovai vicino un vigile del fuoco che, incurante del pericolo, mi rincuorerà sorridendo,, - Tre ipotesi sulle cause dell'impressionante sinistro Dnl nostro corrisiiomlcnte Modena, lunedì mattina. Di prima mattina, ieri, il Procuratore della Repubblica e una commissione di tecnici nominata dall'autorità giudiziaria, hanno fatto un primo sopraluogo nel recinto del tragico cantiere edilizio nel quale hanno trovato la morte sabato cinque muratori e altri die"! sono rimasti più o meno gravemente feriti. He avuto cosi inizio l'indagine giudiziaria che dovrà accertare le esatte cause della sciagura e punire gli eventuali responsabili. Nella notte, dopo che anche le ultime tre salme erano state portate alla luce, il cantiere era stato chiuso e la polizia posta di guardia per impedire l'accesso a chicchessia. Ieri mattina sono stati prelevati campioni delle intelaiature di cemento armato franate e tutti gli altri materiali impiegati per la costruzione della grande autorimessa. Il Procuratore della Repubblica dott. Rogati ha interrogato il direttore dei lavori ing. Nino Benassi, presentatosi spontaneamente in questura. L'interrogatorio è durato circa.una ora e mezzo. Vi presenziava anche un esperto di costruzioni edilizie in cemento armato, l'ino. Zampichi, nominato dall'autorità giudiziaria a far parte della commissione tecnica d'inchiesta. Circa le cause del sinistro si fanno diverse Ipotesi: quella di un errore nelle proporzioni dell'impasto- di cemento, quella dell'uso di materiali scadenti e infine quella di un improvviso cedimento del terreno sottostante. Solo l'indagine tecnica potrà orientare i magistrati nell'accertamento di eventuali responsabilità. Sono stati convocati per oggi a Palazzo di Giustizia anche Varchitetto progettista ing. Vinicio Vecchi e l'esperto nell'impiego del cemento armato che lavora alle dipendenze della cooperativa imprenditrice, ing. Nino Siveri. Questa mattina avrà inizio l'istruttoria formale che è stata affidata al pretore Mantovani. Le condizioni dei dieci feriti sono andate ■ ieri sempre più migliorando e i sopravvissuti hanno potuto essere interrogati. Particolarmente drammatico è stato il racconto del ventiseienne Settimo Rebuttini che per oltre due ore e mezzo è rimasto sotto le macerie, ». vi: igionato nel groviglio dei fili d'acciaio fuorusciti dal cemento sbriciolatosi. Il giovane ha voluto segnalare alle autorità il comportamento generoso di un vigile del fuoco, il quarantaseienne Silvio Valentina il primo che gli giunse accanto dopo essersi aperto uno stretto pertugio nel pauroso groviglio. < Ero lì sotto da forse una decina di minuti, ma. mi pareva fosse trascorsa un'eternità. Non potevo gridare, non potevo invocare aiuto, avevo la bocca piena di polvere. Ad un certo momento credo di essere svenuto. Quando riapersi gli occhi vicino a me era un vigile del fuoco che mi rincuorava. Poteva crollare tutto da un momento all'altro, e sentivo voci che gridavano al vigile: vieni via di B, vieni via! Lui mi sorrise e mi disse: " Non temere, non me ne andrò. Usciremo di qui insieme". E rimase accanto a me fino a che il varco non fu aperto e mi poterono tirar fuori ». Stamane hanno avuto luogo i funerali delle vittime, tutte appartenenti a famiglie in» digenti. Il prefetto si è recato nelle abitazioni di ognuna di esse per porgere parole di conforto; poi ha disposto l'erogazione immediata di un milione di lire per i soccorsi più ur- 9entl v. m.

Persone citate: Mantovani, Nino Benassi, Nino Siveri, Rogati, Silvio Valentina, Vinicio Vecchi

Luoghi citati: Modena