LLa visita di Elisabetta in America amareggiata da nuovi violenti attacchi

LLa visita di Elisabetta in America amareggiata da nuovi violenti attacchi 1 reali d 9 inghilterra presi di mira dai "franchi tiratori99 LLa visita di Elisabetta in America amareggiata da nuovi violenti attacchi Una rivista siatunitense pubblicherà una fortissima critica scritta da un commentatore della tv britannica - Si conoscono già alcuni punti dell'articolo, che uscirà contemporaneamente all'ingresso della regina negli Stati Uniti - La sovrana è definita "vecchio stampo e assolutamente priva di classe. - Non saranno risparmiati neppure i principini Carlo e Anna Nostra servizio particolare Ottawa, lunedì mattina. La regina, Elisabetta d'Inghilterra ha voluto rivolgere il primo saluto della sua visita nel Canada ai Caduti di Ottawa durante la guerra, gli eroici figli del Canada che si sono immolati sui campi di battaglia per difendere i colori della Sovrana e la causa della libertà dei popoli. Ieri mattina, usciti dal palazzo della «Rideau Hall», Elisabetta e Filippo di Mountbastten, accompaar.ati. dal governatore generale del Canada, Vincent, Massey, dal primo ministro John Dieffenbaker e dalle altre massime autor\ià del Paese, si sono recati al monumento ai Caduti di Ottawa per una doverosa visita di omaggio. Sette trombettieri erano ad attendere la Sovrana d'Inghilterra e del Commonwealth — «La Regina del Canada » sta scritto sugli immensi striscioni di cui è pavesata l'intera città — ai piedi del monumento marmoreo e bronzeo che reca sulla fiancata il lungo elenco dei nomi dei soldati e degli ufficiali morti durante la guerra: dagli argentei strumenti sono echeggiati gli squilli regolamentari di saluto, quindi la fanfara della gendarmeria reale ha eseguito l'inno nazionale « Dio salvi la Regina», mentre gli ex-combattenti, schierati tutt'intorno al monumento, si irrigidivano sull'attenti in attesa che la Sovrana li passasse in rivisto. Deposta una corona d'alloro ai piedi del monumento, Elisabetta d'Inghilterra e Filippo di Mountbatten hanno lentamente passato- in rassegna gh ex-combattenti dell'ultima guerra in uniforme di campagna con decorazioni,' quindi la Regina, mentre dalla folla partiva una interminabile ovazione, insieme alle personalità del seguito si è recata alla cattedrale «Christ Church» per assistere a un ufficio religioso celebrato dal Primate della Chiesa anglicana canadese. Durante tutto il percorso Elisabetta e Filippo sono stati circondo ti dall'affettuoso saluto aella folla, che gremiva le strade tutte imbandierate dei colori di Gran Bretagna e del Canada. Così, con queste manifestazioni umane, assolutamente prive di ogni ufficialità, la regina Elisabetta ha iniziato il proprio soggiorno canadese che si protrarrà per tre giorni dopodiché, come previsto, i reali di Gran Bretagna passeranno negli Stati Uniti per una visita ufficiale che durerà esattamente setto giorni. Per dieci giorni quindi, a partire da saba¬ to sera (Elisabetta è giunta all'aeroporto di Ottawa alle 16,S0), la sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna, di Irlanda e del Commonwealth si tratterrà sul suolo nordamericano in una visita ufficiale che è fra le più lunghe di quelle effettuate dalla regina Elisabetta in questi ultimi due anni fuori dei confini dell'Isola. Ma non sarà, a quanto si prevede, una visita totalmente tranquilla queHa di Elisabetta e Si Filippo. Sul territorio canadese la pili viva simpatia, il più caloroso affetto circonderanno sicuramente il soggiorna della regina, la popolazione del Canada essendo' — nonostante la duplice origine etnica franco-britannica — tra le più affezionate alla corona di S. Giacomo; dove invece i servizi d'ordine canadese e britannico nutrono qualche preoccupazione è per la visita di sette giorni sul territorio statunitense. Ben inteso, la stragrande maggioranza della popolazione americana nutre per Elisabetta, una cordialissima simpatia e le accoglienze, sia ufficiaii che popolari, saranno indubbiamente più che affettuose, ma si presenterà il punto oscuro delle critiche che, sull'esempio di Lord Altrincham, air uni giornalisti e qualche personalità hanno già annunciato per rendere amara la visita di Elisabetta d'Inghilterra alla Confederazione stellata. Il Sunday Express e il People di Londra hanno ieri mattina annunciato che Malcolm Mug- geridge, noto commentatore della televisione britannica, ha scritto per la rivista statunitense Saturday Evening Post un articolo estremamente violento contro Elisa¬ betta, articolo che verrà pubblicato proprio nel momento m cui la regina e Filippo varcheranno la frontiera fra il Canada e gli Stati Uniti. Sembra accertato che nel¬ l'articolo Muggeridge affermerà che «gli aristocratici inglesi giudicano la regina banale, vecchio stampo e assolutamente priva di classe»; il commentatore britannico riferirà anche che Elisabetta conduce, sia a Buckingham PaHace che al castello di Windsor, una vita di un lusso « pacchiano », e che lo snobismo e il cattivo gusto sono da lei «incoraggiati presso a suo entourage » proprio col suo atteggiamento. L'articolo li Malcolm Muggeridge è già stato scritto e ne conoscono intere frasi: « Molto di ciò che ha detto Lord Altrincham — afferma fra l'altro il commentatore televisivo — è perfettamente vero ». Non contento di richiamarsi al giovane Lord, Muggeridge s\ rivolge con critiche personali alla regina Elisabetta e al principe Filippo « dalla brillantezza vacua » ed i cui amici « sono più conosciuti per la loro sete di piacere che per l'elevatezza dei loro pensieri ». Muggeridge se la prende perfino con i piccoli principi Carlo e Anna colpevoli, secondo l'articolista, di avere « troppo presto imparato il modo di fare ipocrita dei sovrani con il ciao-ciao delle manine benevole ». Il servizio che apparirà sulla rivista statunitense sarà intitolato: < L'Inghilterra ha davvero bisogno di una Reginat », e affronterà il problema stesso della monarchia intesa come principio: «La monarchia — dice fra l'altro Muggeridge — è uno spettacolo coreografico messo in piedi per accontentare masse isteriche che hanno bisogno ancor oggi di illudersi». La Regina, secondo il commentatore, è una specie di « comparsa che vive in una terra di nessuno », avvolta da una sorta di sonnambulismo dettato dal cerimoniale rigidissimo, e «la monarchia è un sistema sociale superato e quindi assolutamente indesiderabile ». Il commentatore britannico ha personalmente dichiarato, proprio alla vigilia della partenza di Elisabetta per il Canada, che il suo articolo « non è assolutamente contro la Regina o contro la famiglia reale, ma una pacata analisi della evoluzione della monarchia ». Richard K. Sanders La regina Elisabetta d'Inghilterra, che ha reso omaggio al monumento al caduti canadesi, si intrattiene con due ufficiali veterani di guerra (Radiofoto a « Stampa Sera »)