Un razzo americano un anno fa si trasformò in satellite artificiale

Un razzo americano un anno fa si trasformò in satellite artificiale Un razzo americano un anno fa si trasformò in satellite artificiale L'ordigno, superati gli 800 chilometri d'altezza, incominciò a ruotare attorno alla Terra - Ma gli scienziati, che non si erano resi conto del valore propagandistico dell'avvenimento, provocarono la disintegrazione del bolide - Parlando sul programma dei missili il vice-Presidente Nixon dichiara: «Il paese sta impiegando energie, denaro e tempo non solo per eguagliare ma per superare l'URSS» Nostro servìzio particolare New ifork, lunedi mattina. Un giornale americano, il New Hampshire Sunday Times, ha pubblicato la notizia secondo la quale, già un' anno fa, gli scienziati statunitensi lanciarono nello spazio un razzo a tre sezioni che, dopo aver superati gli ottocento chilometri d'altezza, si trasformò per breve tempo in un satellite della Terra II giornale asserisce che tale notizia è stata fornita personalmente da George M. Rldeout, presidente della «Gravity Research Foundation» di Boston, Una organizzazione a puro carattere scientifico istituita dal finanziere Roger Babson. Il razzo impiegato in quell'occasione era uno di quelli in dotazione all'esercito americano. I primi due stadi funzionarono regolarmente, ma a circa 800 chilometri d'altezza il terzo stadio non funzionò come previsto é il razzo incominciò a ruotare attorno al globo. Sempre secondo Rideout gli scienziati, i quali non si erano' resi conto del valore pro¬ pagandiBtlco dell'avvenimento, inviarono allora un impulso radio verso il razzo facendolo esplodere quando esso stava compiendo vertiginosamente il movimento di rivoluzione intorno alla Terra, simile a quello dell'attuale satellite sovietico. Come era da prevedersi la notizia pubblicata dal New Hampshire Sunday Times ha contribuito a mact-re .n movimento gli ambienti giornalistici americani. I corrispondenti di numerosi quotidiani al sono dati alla ricerca di particolari, ma ogni loro tentativo ha sempre urtato contro un muro di silenzio. Lo stesso direttore del progetto «. Vanguard », John P. Hagen, interrogato in merito alla. cosa si è limitato a rispondere: « Su quanto mi chiedete non so e non posso dire nulla». Tuttavia, a New York, si è appreso oggi che 11 primo satellite americano, a quanio pare ormai completamente a punto, manca solo di un nome ufficiale. Ufficiosamente, infatti, esso viene indicato negli ambienti militari con la sigla « U.S:E.S.-1 », ossia «United States Earth Satellite N. 1 », mentre negli ambienti scientifici 11 suo nome sarebbe invece « U.S.A.G.T. » (United States America Geophislcal Year). Non si tratta più di un < campione» del tipo di quelli di cui è imminente il lancio al solo scopo di collaudare gli impianti delle speciali stazioni terrestri di rilevamento e controllo. LV U.S.E,S.-1 » sarà un vero e proprio satellite del tipo dello « Sputnik » sovietico, anzi, più progredito rispetto a quello. L'involucro è costituito da strati di diverse leghe metalliche In cui è largamente impiegato- il magnesio. L'ultimo strato sottilissimo che riveste la sfera pare sia in oro pura II diametro del globo sai ebbe di 50 centimetri e 11 mio péso complessivo di 10 chllegrt'jmni. ' Che gif Stati Uniti siano impegnati in un'impresa scientificamente superiore a quella realizzata dall'Unione Sovietica con il lancio della «luna rossa» lo ha fatto chiaramente comprendere proprio oggi il vice-presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, 11 quale, parlando a Oklahoma City ha detto ieri testualmente: «In questo momento 11 nostro Paese sta impiegando energie, denaro e tempo per raggiungere gli scopi che da tempo esso si è prefissi: non solo uguagliare, ma superare la stessa Unione- Sovietica». A Washington 11 comandante delle forze della NATO in Atlantico, ammiraglio Wrlght, ha affermato che il satellite americano sarà più utile di quello sovietico e che in definitiva il ritardo degli Stati Uniti si dimostrerà vantaggioso. Wrlght ha aggiunto, in una intervista alla televisione, che l'organizzazione atlantica non nutre alcune prooccupazione per lo « Sputnik », ma ha ammesso che si tratta di una grande realizzazione scientifica, che deve spingere l'America a intensificare i suoi sforzi nel campo del missili. : L'ammiraglio ha ricordato che, a qualsiasi impiego militare potesse venire adibito lo « Sputnik », avrebbe un effetto minore su unità navali in movimento che su obiettivi fissi. '_ t.

Persone citate: George M. Rldeout, Hagen, Nixon, Richard Nixon, Roger Babson, States America, Sunday Times

Luoghi citati: America, Boston, New York, Oklahoma City, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss, Washington