SALK AL LAVORO NEL SETTORE DEGLI "ANTICORPI,,

SALK AL LAVORO NEL SETTORE DEGLI "ANTICORPI,, SALK AL LAVORO NEL SETTORE DEGLI "ANTICORPI,, Xuovi indirizzi elfi ricerea per un vaccino contro il cancro * La formazione di sostcombattere i tumori Il dottor Salk ha veramente dimostrata la possibilità di produrre < anticorpi » capaci di distruggere i tessuti cancerósi, cosi come è stato annunciato dai giornali? Cosicché appare giustificata l'Immediata supposizione che si sia alla vigilia della preparazione di un vaccino o di un siero contro il cancro? Acqua, acqua, su tutto ciò. Lo stesso Salk è subito intervenuto per indurre ad una doverosa cautela nell'interpretazione della sua relazione, affermando che per ora essa ha valore puramente sul piano teorico e per le ricerche di laboratorio. Purtroppo non abbiamo ancora sott'occhio il testo Integrale della relazione etessa dello scienziato, già tanto noto per avere realizzato il primo vaccino contro la poliomielite. Tanta fama può essere stata precisamente il fattore più idoneo ad accreditare la ventilata ipotesi di una nuova sua scoperta, sotto un certo punto di vista analoga. D'altronde 1 tentativi di produrre vaccini contro i tumori maligni non sono d'oggi. Iniziati da anni,' vanno tuttora perseguendosi in molti istituti di ricerca. Èssi sono scaturiti dal concetto che anche la cellula cancerosa, alla stregua di quanto provocano certi microorganismi infettivi, innestata eli organismo conduce alla •.'orinazione di speciali sostanze difensive, note col nome di 1 anticorpi > Due anni addietro alcune dottoresse della Columbia University di New x'ork, iniettando ripetutamente un c brodo > di coltura di cellule cancerose in conigli, ricavarono dal sangue di tali animali un siero che, unito a cellule cancerose dello stesso tipo delle precedenti, ne unpedi l'attecchimento in altri conigli. Un che di simile avevano ottenuto precedentemente 1 coniugi Graham di Boston ed il Bertil Blòrklund di Stoccolma, Iniettando elementi di tessuto canceroso nel cavallo; dal quale poterono poi estrarre un siero capace ai distruggere cellule tumorali del medesimo tipo. Nel giugno dello scorso anno, infine, al Congresso di Detroit venne comunicato ancora dai coniugi Graham che un vacci¬ ———-——^—^— anze naturali a difesa maligni? - Azione prot no incoraggiante era stato allestito, valendosi di cellule prelevate nelle più prossime vicinanze del centro tumorale di un malato. La formazione di sostanze difensive nell'organismo come reazione al tumore è stata, dunque, da lungo tempo sospettata e indirettamente provata. Non sembrando, tuttavia, realizzabile in quantità sufficiente per arrestare l'invasione maligna, studiosi americani, come a suo tempo informammo per avere preso diretto contatto con essi, intrapresero un curioso tentativo per servirsene. Pensarono di caricare quegli «.anticorpi» di radioattività, quali radioisotopi. Secondo le loro speranze, iniettati nel sangue, sarebbe stata sfruttata l'avidità degli « anticorpi > specifici di accorrere nella zòna .d'allarme, cioè contro il focolaio canceroso, al fine di scaricare su di esso le radiazioni utili. Purtroppo sinora ciò è rimasto al puro stato di tentativo inefficiente. Va inoltre ricordato che nel dicembre del '56 a Torino alcuni studiosi comunicarono all'Accademia di Medicina di aver fondato precisamente sulla presenza di « anticorpi > specifici nel ' sangue di cancerosi una reazione sierologica, intesa a svelare quanto più precocemente possibile la malattia, essendo riusciti ad aggirare, con uno speciale metodo, l'inconveniente per cui tali sostanze sfumano al calore necessario ad attivare certe reazioni sierodiagnostiche. Tornando ora a Salk ci pare che uno dei punti più importanti della sua relazione riguardi la realizzazione di una tedi.cu speciale atta * a misurale iu capacità degli ani.corpi > a uccidere le cellule dei tessuti Ne riparleremo appena se ne conosceranno i dati precisi. Perintanto giova qui informare che recentemente nei sieri di sangue di soggetti normali è stata confermate la presenza di una sostanza, una particolare proteina chiamata. « properdina ». ignorata sino al 1954 allorché Hillener la isolò per pri mo da particelle del plasma. Va detto, perché essa sta assumendo sempre più importanza ^——^——— dell'organismo - Potranno tettiva della "properdina, per i fenomeni dell'Immunità naturale. In dose appropriata ha la virtù di annientare vari germi infettivi non soltanto, ma persino, e ciò conta per il nostro discorso, di distruggere cellule cancerose, come è stato provato in alcune esperienze effettuate su animali di laboratorio. La properdina va quindi considerata come una difesa naturale,- e poiché è contenuta in diversa quantità nel sangue dei vari individui sembra almeno per gran parte dovuto a ciò il differente grado di resistenza che i diversi soggetti mostrano verso i fattori aggressivi infettivi o tumorali. Durante esperimenti di trapianto di cancro da un animale all'altro si è visto, d'altra parte, che l'attecchimento nel nuovo ospite veniva assolutamente impedito, se precedentemente era stato iniettato in esso siero di sangue contenente proprio la properdina. Inoltre annullando con una idonea sostanza (zymosan) la properdina negli animali che più ne hanno, e quindi sono particolarmente resistenti all'inoculazione del cancro, questo, trapiantato, attecchisce più facilmente. Ma più probativi ancora sono stati 1 recenti esperimenti di trapianto in uomini volontari, del penitenziario statale dell'Ohio. Si è, pertanto, potuto concludere che i cancerosi sarebbero privi del meccanismo di difesa properdinico e che la properdina, oltre alla protezione diretta, agevola la formazione degli «anticorpi» specifici anticancerosi, in caso d'innesto di cellule tumorali maligne in una persona sana, al punto dì annientarle Orbene l'estrazione dal sangue e la titolazione delle soluzioni della sostanza in di scorso è quanto mal delicata e necessita di tecnici altamente specializzati. Può darsi che un metodo più semplice e pràtico possa in avvenire age volare il compito di inchieste a più largo raggio ed essere feconda di risultati per il progresso della diuturna lotta contro l'insidioso male. Angelo Viziano essere potenziate per , negli individui sani Uccide la madre :he gli vieta di telefonare alle amichette New York, 28 dicembre. Uno studente di 17 anni, John Jessup, ha ucciso con due rivoltellate alla testa la madre perché lo rimproverava di spendere troppi denari per telefonare alle sue amichette. Sùbito dopo il delitto, il ragazzo si è costituito confessando: « Poco fa ho ucciso mia madre. Non mi credete? Venite con me, e vi farò vedere». Il giovane ha quindi accompagnato sino a casa gli agenti che hanno scoperto il cadavere. miiiiiiiiniiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii

Persone citate: Angelo Viziano, John Jessup, Salk

Luoghi citati: Boston, New York, Ohio, Stoccolma, Torino