L'elettricità fatta in casa

L'elettricità fatta in casa GLI UOMINI HANNO BISOGNO DI MOLTA ENERGIA L'elettricità fatta in casa 0 meglio fatta sul tetto con generatori a cristallo che trasformano la luce del sole in corrente elettrica - Per la notte e per i giorni di pioggia converrà provvedersi di accumulatori E' una trovata che particolarmente si addice alle case di campagna, agli sparsi casolari Con una insistenza significativa, frammezzo a più spettacolari novità della scienza, proseguono i tentativi per derivare direttamente energia dal Sole; e ber. a ragione: dal momento che quattro giorni di irradiamento solare sulla superficie terrestre equivalgono, in calorie, all'intera riserva di combustibili fossili del nostro pianeta. Di questa pioggia luminosa gli uomini traggono profitto in misura modesta: un terzo circa è rimandata nello spazio dalle nuvole che la riflettono a guisa di specchio (e serve a far più lucente, agli occhi degli abitatori degli altri pianeti, l'astro che ha nome Terra); un'altra parte molto cospicua è spesa ad evaporare le acque degli oceani, che ricadono poi in precipitazioni (la circolazione di queste acque è essenziale per la vita delle piante e degli animali, ma la'pioggia o neve che ricade direttamente in mare non ci è di beneficio alcuno). Una quota della irradiazione va sciupata per riscaldare luoghi desertici come il Sahara e altre plaghe dell'Asia, dell'America, dell'Australia. Quello che resta infine va a beneficio diretto della vegetazione, perché ci vuole la luce solare a produrre le reazioni chimiche dette di fotosintesi, per cui la anidride carbonica dell'aria e l'acqua del terreno si uniscono a formare la sostanza delle piante: e questo è un processo essenziale per la nostra alimentazione (ma anche qui c'è una percentuale sciupata, a voler fare i conti con un criterio avaro di economia umana, perché, ad esempio, la lussureg giante vegetazione della giungla ci è estranea ed ostile). Una grande ricchezza dunque quella che viene elargita dal Sole. Anzi, essa i per cosi dire dissipata in misura tanto ab bendante che sembra impossi bile che noi uomini si debba stare in pensiero pei le "uture disponibilità di energia: che si debba ricorrere a processi com plicatl come la scissione dell'uranio, o si vada studiando addirittura la fusione dell'idrogeno. Che cosa ci impedisce di attìngere al Sole l'energia che ci serve? Ebbene, per arrivare a questo scopo si incontrano I delle difficoltà che impongono ' degli accorgimenti molto costo¬ si. Secondo dei conteggi fatti da specialisti (li ricaviamo dalla General Electric Rev\ew del settembre 1957: Competitive Electricity from sunshine) il kilowattore elettrico di origine solare, ottenuto nel modo che descriveremo sotto, verrebbe a costare, allo stato attuale della ricerca, quattordici volte di più di quello ricavato con i tradizionali impianti idroelettrici o termoelettrici. Una delle caratteristiche negative dell'energia solare è la sua distribuzione diffusa. Gli impianti moderni per ottene re corrente elettrica, sia essa derivata da cascate di acqua o dalla combustione di carbone e di petrolio, oppure dalle reazioni dell'uranio, sono delle c centrali > luoghi, cioè, dove la trasformazione della energia avviene in un breve spazio. Si fanno con vergere le acque di un serbatoio o di un corso d'acqua su un certo punto dove ci sono le pale delle turbine: o si brucia molto carbone e petrolio nel focolare di una certa caldaia; o si costruisce una grossa incastellatura o < pila » di blocchi di uranio. Questo accentramento è un fattore importante per migliorare il rendimento dell'Impianto, per diminuire il costo unitario dell'energin elettrica: e da queste centrali la corrente viene poi distribuita ai consumatori. Ma ci sono forme di energia che, appunto per essere diffuse su un vasto spazio, si prestano male ad essere convogliate in centrali: tali sono l'energìa del vento, o quella delle onde del mare e anche l'energia del Sole Ebbene, re centi ricerche hanno permesso di elaborare dei progetti per la produzione non centralizzata ma diffusa dell'energia: quella elettricità che serve per ciascuna casa verrebbe fabbricata sul tetto della casa stessa. Il generatore sarebbe costituito da alcuni specchi cavi, semicilindrici, paralleli, orientati nel senso est-ovest in modo che ricevano la mi gliore insolazione, i quali specchi concentrano la Iure solare su cristalli di silicio, dispn sti lungo i loro assi focali Come già abbiamo detto altra volta da queste colonne, sono state inventate da pochi anni delle cellule fotovoltaiche a cristalli di silicio, capaci di trasformare direttamente la luce del Sole in corrente elet trica. Da questi cristalli al lineati nei fuochi degli specchi esposti sopra il tetto, si dipartirebbero dunque i conduttori che portano elettricità alla sottostante abitazione. Occorre però far fronte ad un altro inconveniente di questa sorgente di energia: la sua intermittenza. L'alternarsi del giorno e della notte e il ricorrere dei giorni di bello e di cattivo tempo, rendono neces sario l'uso di batterie di accumulatori, per avere una riser va di elettricità da adoperare di notte o nelle giornate buie. L'alto costo sia delle cellule fotovoltaiche, sia delle batterie di accumulatori, rende tuttora troppo dispendiosa que sta, pur fattibile, elettricità di casa. D'altra parte, un tale impianto non potrebbe servire per tutti gli abitatori dei moderni caseggiati a molti piani: non basterebbe per questo la superficie soleggiata del tetto. Le due difficoltà suddette non sono peraltro né insuperabili, né proibitive. L'alto costo dei cristalli può ensere ridotto col progresso nei processi di fabbricazione; o forse potrà essere trovato un materiale più conveniente del silicio; inoltre l'uso delle batterie di accumulatori e perciò il loro peso e costo diventa minore In quei luoghi che hanno una insolazione abbondante: tal che le case di campagna, i cascinali sparsi, dovè anche adesso il tetto copre un solo piano, o al più due piani, dove l'elettricità deve es sere anche oggi portata da molto lontano, potrebbero fra poco tempo cominciare a ri cavar profitto dal sistema che abbiamo tentato di descrivere E' giustificato insomma considerare la generazione della corrente elettrica a partire dai raggi del Sole come una al meno delle molte vie paratie le (energia dall'uranio, dall'idrogeno, dalle maree) che ora sono fatircisamente battute per tentar di risolvere il problema del crescente fabbisogno di elettricità. Didimo

Luoghi citati: America, Asia, Australia