Commoventi episodi di bontà rivelati dai premi di Milano

Commoventi episodi di bontà rivelati dai premi di Milano Commoventi episodi di bontà rivelati dai premi di Milano la "stella della bontà,, a una donna che, paralizzata dall'infanzia, divenne maestra dei compaesani analfabeti - Una bimba di Rosignano Monferrato, dall'età di 7 anni assiste Una vicina cieca (Dal nostro corrispondente) Milano, 24 dicembre. A mezzanotte sono stati assegnati ufficialmente i premi della «Notte di Natale» 1957. La giurisi, presieduta dallo scrittore Michele Saponari) era composta da Leonardo Borgese, Enzo Ferrieri, Pina Gonzales, Ferruccio Lanfranco, Emilio Pozzi, Antonio Valeri, Dino Villani e Guido Il Premio della «Notte di Natale >, costituito dalla «Stella della bontà» e da un assegno di 500 mila lire, è stato assegnato a Teresa Dal Lago, di 50 anni, di Enna di Torrebelvicino (provincia di Vicenza). La donna,, colpita a.nove anni, da' paralisi alle gambe e al tronco e costretta a rimanere a letto, si era dedicata allo studio acquistando una discreta cultura; ' che aveva messo a profitto dèi compaesani analfabeti, dei quali 'era diventata la maestra. A 34 anni aveva perso anche l'uso della parola: ciò nonostante aveva continuato ad essere la consolatrice e confortatrice degli angosciati. Sono quindi state assegnate altre « Stelle della bontà », corredate ognuna di un assegno di 200 mila lire. Ne è stato insignito Andrea Azzena, di Roma, maresciallo maggiore d'artiglieria. Sebbene le sue condizioni economiche non fossero floride, aveva accolto nella sua casetta un gruppo di bambini abbandonati. Per sbrigare le faccende domestiche aveva assunto una ragazza salernitana, Anna Napoli, che ben presto Eposò. Insieme Azzena e la moglie continua rono l'opera di « pronto soc corso » che ha ospitato, come centro di smistamento in attesa dì una sistemazione migliore, più di un cent.naio di bambini. Rizieri Casagrande, di Verona. Si ò fatto padre e protettore di una quindicina di minorati fisici che' gli erano stati affidati da una pia confraternita perché li guidasse in mestieri adatti alle loro possibilità. La confraternita aveva dovuto rinunciare alla tutela' per difficoltà finanziarle: e 11 Casagrande non aveva abbandonato gl'infelici. Antonio e Michele Esposito, di San Severo (Foggia). Sono due poveri braccianti agricoli avventizi del Tavoliere delle Puglie rispettivamente di 20 e 25 anni: prima e dopo 11 la.- ticoso lavoro nei campi, si sono prodigati nell'assistere all'alba e al tramonto di ogni giorno una vecchia vicina di casa che languiva nel suo letto, affetta da un male incurabile. Giosé Miglino Cetrangolo, di 16 anni, da Rufino (Salerno) Nel cortile dì una rustica casa di campagna del Salernitano egli raccoglie durante l'estate i ragazzini poveri del la zona: una cinquantina di bimbi mal nutriti e mal vestiti, che. istruisce ed educa nei giochi, con fervore e dedizione. Anna Rosa Tisi, di Cologno al Serio (Bergamo). Orfana di mamma, questa giovane, ora quattordicenne, dal 1954 è la sola responsabile della famiglia, accanto ai suoi fratellini e al padre mutilato di guerra e inabile al lavoro. Essa deve anche curare 11 più piccolo dei fratellini, Andrea, martoriato da una forma di emofilia che lo tiene In continuo pericolo di vita. Antonietta Trevisan, di 11 anni, da Rosignano Monfer¬ rato (Alessandria). Nel 1953, aveva allora 7 anni, le venne affidata una vicina di casa, Angela Cantamessa, che era cieca dalla fanciullezza. Da allora le tiene compagnia, la cura, e fa le commissioni. Inoltre, poiché la cieca, per ottenere la pensione, doveva conseguire la licenza elementare, la piccola Antonietta guidò la donna negli studi abbandonati con la sopravvenuta cecità, e incoraggiandola nei momenti di sconforto la portò con sé a superare l'esame. Oggi Antonietta sta imparando l'alfabeto Braille per poterlo insegnare alla vicina di casa. Laudomia Venuti, di Cavazzana Polesine (Rovigo). Insegnante elementare in un paese del Polesine, ha dedicato la vita e il povero stipendio alla creazione, in un vecchio edificio appartenente al comune di Lusia, di un benefico istituto che raccoglie bambini abbandonati indirizzandoli a un professione civile. Vittoria Zenoni, di Milano. Insegnante da 36 anni all'isti tuto dei Ciechi di Milano, nel 1950 ebbe affidata dal diretto re della scuola una bimba cieca, muta e sorda dalla pri missima infanzia, Pinuccia Manenti, colla quale era rlu scita a stabilire i primi contatti. Per cinque anni, dal 1950 al 1955, la Zenoni si è tenuta presso di sé la bambina durante tutte le lezioni; e mentre insegnava ai suoi allievi ciechi, « comunicava » a questa creatura che non vede, non sente, non parla, ogni parola detta dagli altri. Il miracolo è avvenuto: la bambina ha imparato a scrivere correntemente a macchina e in Braille, comunica con i suoi simili, ha ottenuto con voti brillanti la licenza elementare e ora è passata sotto altra guida agli studi medi inferiori La giuria ha assegnato anche altre 12 « Stelle della bontà» senza alcun assegno. Il premio «Cuor d'oro» destinato a un artista la cui opera si sia svolta con senso di amore e fratellanza per gli uomini è stato assegnato al pittore Aldo Carpi: l'artista, nato a Milano il 6 ottobre 1886, allievo di Stefano Borsoni e di Cesare Tallone, entrò all'Accademia di Brera come professore di pittura nel 1931 e vi rimase fino & poco tempo fa come direttor». i _ _ i> c. m. Antonietta Trevlsan ticoso lavoro nei campi si s