La tesi dei difensori al processo di Bolzano
La tesi dei difensori al processo di Bolzano La tesi dei difensori al processo di Bolzano Gli imputati non hanno svolto attività antinazionale Bolzano, 21 dicembre. Gli avvocati del collegio di difesa al processo contro gli alto-atesini, si sono assunti il compito di dimostrare che l'attività del presunti dinamitardi non ha avuto finalità antinazionali, essendo stata intrapresa per migliorare le condizioni della gioventù sud-tirolese, dal punto di vista etnico, ricreativo e culturale e allo scopo di ottenere una maggiore autonomia. In questo senso si è espresso anche l'avv. Perego di Verona, il quale ha affermato in proposito che gli Imputati volevano compiere delle dimostrazioni per richiamare l'attenzione sullo stato di disagio, vero o presunto, ohe a loro parere esiste in Alto-Adige. Il prof. Perego, che ha assunto 11 patrocinio degli imputati Rodolfo Ploner, Antonio Wenger e Giovanni Mittermeier, durante la sua arringa ha cercato di smantellare le argomentazioni del P. G. dott. Rocco, sostenendo l'insussistenza del reati di attività e propaganda antinazionale contestati a tutti i dinamitardi alto-atesini. Già prima dell'apertura del dibattito gli avvocati del collegio di difesa avevano sollevato In proposito un incidente preliminare sostenendo la incostituzionalità degli airi. 271 e 272 che riguardano tali due reati, e richiedendo il rinvio degli atti processuali alla Corte Costituzionale. Riallacciandosi a quella istanza che era stata respinta dopo una vivace opposizione del rappresentante dell'accusa, il prof. Perego ha definito gli articoli 271 e 272 un residuo di vecchie concezioni dittatoriali destinate a scomparire poiché nel progetto del nuovo codice penale essi verranno sostituiti da un altro articolo di legge che sancirà il divieto di costituire associazioni di carattere antidemocratico. Secondo la. sua tesi, gli imputati non hanno fatto parte di una vera e propria associazione, poiché e mancata alla loro attività la necessairia struttura organizzativa. Né sf può dire che essi abbiano svolto la propaganda antinazionale' contestata- dal capo di- accusa poiché — ha soggiunto — le loro riunioni erano ristrette a persone già In possesso di una precisa idea politica e quindi non può considerarsi sussistente il soggetto passivo del reato. D'altra parte — ha detto ancorai fi penalista — dev'essere rilevato che è venuto a mancare l'elemento obiettivo della diffusione della propaganda, in quanto le riunioni degli imputati non avevano lo scopo di fare dei proseliti, Riferendosi agli atti di sabotaggio compiuti contro le linee ferroviarie, il difensore ha sostenuto ohe non si è verificato il pericolo di disastro come è sostenuto nei capi di accusa e si è rich'amato anche a talune risultante peritali. L'avvocato ha concluso la sua arringa auspicando una sentenza che costituisca saggio di misura e un messaggio di pace allo scopo di contribuire efficacemente a una distensione degli animi e alla comprensione tra 1 due gruppi etnici conviventi in Alto-Adige. ;3>p? H processo verrà ripreso lunedì; sono previste le arringhe di quattro avvocati difensori; successivamente verrà rinviato al 27 dicembre.
Persone citate: Antonio Wenger, Giovanni Mittermeier, Perego, Rodolfo Ploner
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