Aggredito da due scassinatori che lo sorprendono nel sonno
Aggredito da due scassinatori che lo sorprendono nel sonno Lia dra,mmatica notte dI un infermiere Aggredito da due scassinatori che lo sorprendono nel sonno Alle sue grida si danno a fuga precipitosa - Scontri nelle stanze immerse nel buio - Un acrobatico salto sai tetto di un "garage,, Ore 22,45 di Ieri sera Nel suo alloggetto.dl via Onorato Vlgliani n. 217, l'Infermiere Alfredo Corallo, di 35 anni, dal 1946 dipendente dell'ospedale San Giovanni sta riposando placidamente. Vive solo: è vedovo e l'unica figlia studia fuori Torino,, arriverà la vigilia di Natale. Ad un tratto ode tra la veglila e il sonno, uno strano rumore, come se qualcuno lavorasse di scalpello « Ah, questa poi, — pensa voltandosi sull'altro fianco,— ma cosa fanno invece di dormire?». Sta per immergerei nuovamente nel più profondo sonno, ma ecco, uno scroscio di vetri Infranti, un cigolio, un tramestio prolungato. « Che indecen za — brontola l'Infermiere — In questa casa non si può chiudere occhio... Domani farò le mie rimostranze ». SI gira e si rigira tra le coper te, fortemente agitato. D'improvviso ha un sobbalzo. Hanno ' acceso la luce In anticamera, il chiarore trapela da sotto la porta Tende l'orecchiò' e ode passi felpati, voci caute/ « Ma cosa' succede stanotte? » esclama tra se, Indignato, 11 signor Cavallo, « mi entrano In casa senza nemmeno suonare 11 campanello... ». Balza dal letto, infila le pantofole e In pigiama com'è corre verso l'uscio : poi si-gira attorno-e cerca un'arma. Fa per Impugnare una lastra di cristallo e in quella la porta si spalanca completamente ed entra con passo tranquillo e deciso un giovanotto alto, robusto, che Indossa un cappotto grigio. « Ehi », grida l'infermiere, « cosa fa nel mio alloggio? Cosa vuole?». Il giovanotto lo guarda esterrefatto:-poi diventa minaccioso e ha l'aria di gettarsi contro 11 signorCorallo. Infine cambia Idea e mormorando qualcosa come: «Scusi, sono di passaggio... », volta le {spalle e scappa richiudendo l'uscio con mossa fulminea. « Un momento! » grida l'Infermiere; riapre l'uscio e si getta all'inseguimento L'anticamera è illuminata, la cucina, invece, è al buio. Il ladro piomba in cucina, il signor Corallo gli si mette alla calcagna. In cucina c'è un secondo ladro. Parapiglia, contusione e rincorsa affannosa dei tre uomini attorno ai tavolo. La porta-finestra che dà sul ballatoio è stata scassinata e cosi pure la saracinesca: per tener su la saracinesca i malviventi l'hanno puntellata con una scala. Dopo un disordinato corpo a cor¬ llItllllllIlllIIIflIIItllSllSIIIIIItlItllllllllllllllllSlllll po, il primo ladro fugge ed esce sul ballatoio. Il secondo lo segue ma ostacolato dall'animoso infermiere dà una testata tremenda contro la scala che precipita: urlo di dolore, frastuono, la saracinesca scende a precipizio e divide 11 secondo ladro e 11 Corallo, l'uno sul ballatolo, l'altro in cucina, L'Infermiere non s'arrende. Con un supremo sforzo riesce a sollevare lo sgangherato avvolgibile, si lancia fuori, ma ormai è troppo tardi: 1 due ladri, di cui certamente,il secondo intontito e sanguinante, sono passati dal ballatolo al tetto di un garage e di qui si sono calati con acrobatici salti in un cortile. Si telefona alla Volante, la Volante arriva prontamente, ma la battuta nella zona non ha esito. SI constata che 1 malviventi, prima di scassinare la porto-finestra, avevan tentato di aprire, ma Inutilmente, là flncstruola del bagno. « Crcdovano che non ci fosse nessuno In casa — ha detto 11 signór Corallo — o ritengo che l'Impresa sia stata preceduta da due o tre scampanellate all'uscio d'in grosso... Mi pare proprio di averle sentito, ma lontane lontane, come In sogno... ». I ladri non si sono impadroniti di nulla: c'erano due biglietti da 10 mila lire sul tavolo di, cucina e non sono stati toccati. L'infermiere Alfredo Corallo
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