Adenauer non agirà da solo nel sondare le intenzioni di Mosca di Massimo Conti

Adenauer non agirà da solo nel sondare le intenzioni di Mosca Adenauer non agirà da solo nel sondare le intenzioni di Mosca Escluse trattative dirette fra Bonn e la Russia - Rivelato un curioso episodio del conve' gno della NAIO: un biglietto di Eisenhower al Cancelliere per approvare il suo discorso (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 dicembre. Reduce da Parigi, Adenauer si è ritirato stasera nella s->a villa di Rhondorf con l'intenzione di concedersi qualche giorno di riposo consigliatogli anche dai medici per rimettersi dalle fatiche della conferenza Andrà alla Cancelleria soltanto per affari urgenti e, come ha assicurato oggi ad una affollatissima conferenza il capo dell'ufflcio-stampa governativo Von Eckardt, egli non si propone per ora di. vedere l'ambasciatore sovietico a Bonn, Smirnov. Del resto un secondo . collòquio col diplomatico russo (il primo avvenne alla vigilia della conferenza atlantica) è . stato escluso dalle stesso Cancelliere, in una dichiarazione al corrispondente parigino della «Welt». Al giornalista Adenauer ha. dettò che « per quest'anno » non rico ve-à Smirnov ma che una occasione propizia per uno scambio di idee con il diplomatico potrebbe essere offerta dalla firma dell'accordo di commercio fra l'URSS e la Repubblica federale che avrà luogo a Bonn. Tutte queste domande e precisazioni su un ipotetico col loquio con l'ambasciatore sovietico seguite ad una notizia inesatta di un'agenzia di stampa americana dicono con quale interesse si seguano a Bonn gli sviluppi delle relazioni russo-tedesche dopo la conferenza 01 Parigi..Che Adenauer veda Smirnov ora o fra un mese è comunque un fatto di relativa importanza. Importante invece è cercare di intrawedere le linee della futura politica estera tedesca Qualche indicazione generica l'ha fornita oggi Von Eckardt quando ha affermato che « la lettera di risposta al recente messaggio di Bulganin potrebbe segnare l'atto d'inizio di conversazioni con Mosca; ma, ha precisato, questa è una mia personale opinione. In ogni caso la Repubblica federale non nutre il proposito di agire da sola». Anche la risposta a Bulganin sarà concordata con gli alleati occidentali nelle sue grandi linee, così come è stato stabilito a Parigi. «Tutte le proposte russe saranno esaminate con la più grande attenzione», ha continuato Von Eckardt, «ma io ho l'impressione che quella riguardante la zona europea senza armi atomiche (lanciata per la prima volta all'ONU dal Ministro degli esteri polacco Rapacki) non abbia trovato simpatie ». Una zona « franca», secondo il portavoce governativo, non offre la certezza che qualcuno non vi spari. Il dialogo tra Von Eckardt e i giornalisti, durato un'ora precisa con domande e risposte molto serrate, si era concentrato all'iniziò sulle basi americane per missili. Possiamo cosi schematizzare il pensiero del portavoce: della fornitura di missili di media gittata si parlerà fra uno o due anni, quando cioè saranno state completate le consultazioni suggerite dal Consiglio Atlantico e sarà pronta la perizia tecnico-militare affidata al generale Norstad. La perizia, che dovrà stabilire dove dovranno essere sistemate le basi, sarà ultimata entro la primavera prossima. «In proposito — ha dichiarato Von Eckardt — io ribadisco che la costruzione di basi per missili è subordinata all'approvazionè dei Governi interessati, 1 quali decideranno nella più completa libertà». «Di quali governi?» si è domandato a Von Eckardt. < Di tutti » ha risposto. Questa precisazione, fatta con tono molto energico, quasi risentito, ha la sua importanza in quanto la Germania Occidentale non si trova nelle stesse condizioni degli altri Paesi alleati per via d'un trattato che regola lo stazionamento delle truppe ex-occupanti. Potrebbero" gli americani costruire le basi per missili nelle loro basi militari anche contro la volontà di Bonn? Una chiarissima risposta è stata data dal prof. Grewe, capo degli affari politici del Ministero degli Esteri, che assisteva alla conferenza: «Il trattato per lo stazionamento delle truppe alleate in Germania non contiene alcuna limitazione di questo genere — ha risposto Grewe —, tuttavia è chiaro che la presenza di missili è una questione politica da risolversi quindi non dal punto di vista formale; appunto se¬ condo 1 principi enunciati nella conferenza, atlantica». Nella conferenza di oggi Von Eckardt ha letto anche una lunga relazione sui risultati de gli incontri di Parigi, seguendo la' falsariga del comunicato finale e limitandosi ad osservare che «nella capitale francese si è rivelata chiaramente l'uguaglianza di diritti e la parità assoluta fra tutte le Nazioni partecipanti », e che « questi risultati potrebbero indurre l'URSS a delle riflessioni soprattutto per quel che riguarda il suo impegno di ramificare la Germania assunto a Potsdam e confermato poi a Ginevra». Confermando che a Parigi già nel primo incontro tra Eisenhower e Adenauer si constatò un accordo completo tra la politica degli Stati Uniti e quella della Repubblica Fede rale, Von Eckardt ha rivelato un curioso episodio: dopo il primo discorso di Adenauer, durante la conferenza, Eisenhower fece pervenire al Cancelliere un biglietto nel quale era scritto che Adenauer aveva detto tutto quello che alla conferenza doveva esser detto. Oggi Von Eckardt appariva visibilmente affaticato dal lavori della conferenza parigina. Gli è sfuggita una contraddizione che lo ha costretto ad ammettere con lealtà che fra Dulles e Adenauer sabato scorso furono . discussi temi «non destinati alla opinione pubblica ». Massimo Conti [