Un autocarro balza sul marciapiede ed irrompe in un gruppo di 5 persone

Un autocarro balza sul marciapiede ed irrompe in un gruppo di 5 persone Per evitare due macelline fermate a un crocicchio dai vigile Un autocarro balza sul marciapiede ed irrompe in un gruppo di 5 persone Schiacciata tra il muro e il veicolo una professoresse di pianoforte che attendeva l'autobus: gravissima all'ospedale - Un uomo salva l'emeo. ma è egli stesso travolto - Tram investito da ua camion Urla di dolore e di orrore si sono levate ieri pomeriggio davanti' allo stabile n. 30 di corso Principe Oddone^ un grosso camion era salito sul marciapiede ed era piombato d'impeto su cinque persone. Tragico bilancio: una professoressa di musica in fin di vita e un operalo gravemente ferito. Erano le 14,45. All'altezza del n. 30 del corso vi è la fermata degli autobus 51 e 51 sbarrato, di- sLagdqsssretti- verso l'esterno della città. llllllIlllllllllllllll IIIIIIIIIIIMIIIHIIIIIIIimillll Attendevano in quel momento il passaggio di un pullman cinque persone, fra cui la professoressa Margherita Àcquadro di 42 anni, Insegnante di musica, domiciliata nella casa accanto e cioè al n. 28, e gli operai Letterio Italiane e Giuseppe Abattntijelo di 35 anni, entrambi abitanti in regione Falcherà, l'uno in via degli Aceri à'3 e l'altro in via degli Olmi 28. A breve distanza dalla fermata c'è l'incrocio con via Maria Ausiliatrl'-e e con via Don Bosco: il vigile urbano che dirigeva il traffico intimava l'alt alla corrente di traffico proveniente da piazza Statuto: si fermava una vettura e alla vettura subito s'affiancava un camioncino. Dietro, lungo la discesa abbastanza sensibile che termina appunto all'incrocio di via Maria Ausiliatrice e via Don Bosco, giungeva un camion OM di tipo « Orione ». Pare che il veicolo viaggiasse a velocità piuttosto sostenuta. L'autista si vedeva dinanzi, fermi, il camioncino e la macchina: forse temeva che la frenata non fosse sufficiente ad evitare una collisione, forse i freni non funzionavano: sta di fatto che i'« Orlone ». sotto una violenta e improvvisa sterzata a destra, girava e s'avventava contro il marciapiede. Delle cinque persone in attesa alla fermata dell'autobus, due si salvavano con un balzo laterale. L'Abattangelo, visto il pericolo, afferrava l'amico Italiano, che volgeva' le spalle alla strada, e gli dava uno spintone, gettandolo a qualche metro di distanza. Purtroppo l'Abattangelo restava vittima del suo generoso altruismo: il muso del camion, che dopo essere salito sul marciapiede era slittato di due o tre metri a sinistra, imprigionava lui e la professoressa Àcquadro contro una spor- lllllllllllllllllllllllll Illllllllllllllllllllllllllll genza della casa. La lamiera del grosso automezzo schiacciava la testa dell'insegnante, spaccandole le ossa delle mascelle, le ossa del naso e causandole lesioni alla base cranica. L'Abattangelo riportava il ilaccamcnto 'del torace, la lussazione dell'anca e contusioni ed escoriazioni in tutto il corpo. La scena che ne seguiva era confusa e tumultuosa: molti gridavano, il raffico s'interrompeva creandodun ngorgo; l'autista del camion, palido e stralunato, scendeva a'terra e si dava alla fuga dileguandosi n una via laterale. Un automobiista di passaggio, il signor Cesare Rusconi, domiciliato In via Antonio Cecchi 61, raccoglieva a bordo, prontamente, i feriti e 11 trasportava d'urgenza all'Astanteria Martini. La professoressa Àcquadro veniva ricoverata con prognosi rlservatlsslma e imminente pericolo di vita; l'Abattangelo in osservazione. Un quarto d'ora più tardi arrivavano all'ospedale i congiunti dell'insegnante, padre, madre e il fratello Giovanni: la signorina era appena uscita di casa e si stava recando in cosa di un'allieva. Sul posto, tra una gran folla, intervenivano agenti della Polizia Stradale, del commissariato Borgo Dora e vigili urbani. Il camion, cho era sprovvisto di bollo, di libretto di revisione e di assicurazione, risultava appartenente alla signora Rosina Dezani in Rossetti, domiciliata in via Bernacl 29: l'autista è Gianni Mencgaazi, da Cologna, abitante in via Pertinace. Egli si è presentato più tardi al commissariato di Borgo Dora, dove è stato sottoposto a lungo interrogatorio. — Un autotreno carico di 200 quintali di filo di ferro in rotoli si è scontrato ieri mattina alle 7,40 con un tram della linea 15. L'incidente è accaduto in piazza Crispl. L'automezzo, di proprietà della ditta Enrico di Pavone Canavese, era guidato dall' autista Francesco Leonardi di 34 anni, pure da Pavone, proveniva da corso Novara ed era diretto in corso Vigevano; il tram, guidato da Domenico Glraudo, procedeva verso il centro. L'autista ha frenato, ma un sottile strato di ghiaccio ha fatto slittare le ruote; il Leonardi, rendendosi conto dell'imminente scontro, sterzava In modo da evitare il cozzo frontale: l'autocarro andava a sbattere con il fianco destro contro la fiancata sinistra della vettura tranviaria che veniva sbalzata dal binarlo. I passeggeri precipitavano sul pavimento gli uni sugli altri; ma fortunatamente nessuno si feriva in maniera grave. Due si presentavano al pronto soccorso dell'Astanteria Martini : Giovanni Mondo di 26 anni, abitante in via Giolittl 9, che ha riportato la sospetta frattura del naso, e la signora Giovanna Testa vedova Chiara di 61 anno, abitante in via Ceresole 2, che ha riportato abrasioni a un braccio. Altri passeggeri hanno riportato leggere contusioni, ma hanno rinunciato a farsi medicare. L'autocarro e il tram sono stati rimossi più tardi da una autogrù dei Vigili del Fuoco. La prof. Margherita Àcquadro

Luoghi citati: Borgo Dora, Pavone, Pavone Canavese