La stampa dì Bonn si compiace per l'atteggiamento di Adenauer

La stampa dì Bonn si compiace per l'atteggiamento di Adenauer La stampa dì Bonn si compiace per l'atteggiamento di Adenauer Un giornale governativo osserva che sondare le intenzioni di Bulganin "è interesse non solo dei tedeschi,, (Dal nostro corrispondente) Bonn, 18 dicembre. La polemica del New York Herald Tribune contro. II canceli.'.Te Adenauer, accusato di giocare sul neutralismo, in contrasto con la politica di Foster Dulles, ha suscitato a Bonn secche reazioni. L'articolo, come ci ha fatto rilevare subito un portavoce del Governo cui abbiamo chiesto una presa di posizione, è di Gaston Coblenz, il corrispondente da Bonn del quotidiano americano: quindi di un giornalista che conosce a fondo la politica del Cancelliere, la quale, per giudizio comune, è al di sopra di ogni sospetto. Dato che « la capitale tedesca si è trasferita in questi giorni a Parigi >, il portavoce ha preferito limitare i suoi commenti. Egli ci ha dichiarato che « l'articolo del giornalista americano non corrisponde a verità e che le idee esposte sono inesatte ». A questi commenti possiamo aggiungere quelli della stampa governativa. Mentre I giornali tedeschi in genere si compiacciono per l'atteggiamento di Adenauer alla conferenza atlantica, la Bonner Rundschau, democristiana, formula dei chiarimenti in merito alla < posizione neutralista » del Cancelliere. Il commento è di stamattina, ma esso è servito con ogni probabilità a parare possibili accuse. c Si è visto — scrive la Bonner Rundschau — che il mode rato e saggio discorso del dott. Adenauer ha avuta vastissima eco. In queste tendenze, però, non vi sono contrasti con l'atteggiamento americano. Anche i canadesi, del resto, hanno espresso idee analoghe. Constatare fino a che punto gli scritti di Bulganin offrano possibilità per future trattative non è soltanto interesse dei tedeschi, ma di tutti. E' saggio temperare con una elasticità esteriore la saldezza politica interiore di cui nessuno, per quanto riguarda il Cancelliere, può dubitare... Chi vuole trattare non deve gettare sul tavolo con anticipo le sue carte >. Quindi, secondo l'organo democristiano che riflette le idee personali di Adenauer, le riflessioni del Cancelliere in materia di missili costituirebbero un'arma nelle sue mani qualora gli fosse concesso, come è stato detto, di inserirsi nei futuri contatti fra russi e occidentali. Quanto alle ragioni degli irritati commenti del giornale americano, è probabile che in esse abbiano influito le troppo libere interpretazioni date dalla stampa e gli entusiasmi dei circoli tedeschi in genere per il -discorso di Adenauer. Organi di informazione con tendenze neutraliste hanno visto subito nelle affermazioni del Cancelliere un nou> look della politica tedesca. Si parla, fra l'altro, in questi commenti, di nuova, fruttuosa epoca della politica estera germanica. Al contrario, i socialdemocratici mostrano un certo scetticismo al riguardo, pur constatando con soddisfazione che la conferenza di Parigi non si è risolta nella distribuzione di razzi agli alleati europei. Il capo del servizi-stampa della socialdemocrazia, Fritz Heine, ci ha dichiarato stasera: «Noi non crediamo agli atteggiamenti neutralisti di Adenauer, ma, al contrario, siamo sempre dell'avviso che 11 Cancelliere non abbia sostanzialmente mutato la sua politica né verso gli Stati Uniti né verso l'Unione Sovietica». Il portavoce ha, espresso poi il proprio parere iche 1 atteggiamento di Ade¬ nauer alla conferenza di Parigi sia suggerito in gran parte da ragioni di politica interna. m. c.

Luoghi citati: Bonn, New York, Parigi, Stati Uniti, Unione Sovietica