Minaccia di crisi ad Alessandria per il "caso" dell'assessore Villa

Minaccia di crisi ad Alessandria per il "caso" dell'assessore VillaMinaccia di crisi ad Alessandria per il "caso" dell'assessore Vilal Il sindaco potrà venire sospeso se non notifica entro il 20 dicembre la sentenza di decadenza all'interessato Alessandria, 17 dicembre. La questione della decadenza dalla carica del vice-sindacò signor Giovanni Oreste Villa, comunista, è tornata di attualità.- Pare infatti che la Prefettura abbia dato tempo ai sindaco Basile, con invito ufficiale, sino al 20 dicembre prossimo, per notificare al Villa la sentenza della Corte di Appello emanata nel giugno scorso, sentenza in cui viene ribadita la dichiarazione di decadenza una prima volta sancita dalla Giunta provinciale amministrativa. Con la notifica di tale atto, il Villa cesse- rebbe immediatamente dalle| sue funzioni di assessore an zìano e subentrerebbe al suo posto in Consiglio comunale il candidato Edoardo Mingrat, primo dei non eletti della lista comunista Il Villa fu eletto nel maggio 1956 per la lista comunista con ben 5628 voti di preferenza oltre ai 14.720 di lista. Nella prima seduta del Consiglio comunale, quando già si sapeva che la Giunta sarebbe stata formata dai socialcomunisti, 11 dott. Michele Crosio della democrazia aveva sostenuto l'ineleggibilità del Villa e ciò in base all'art. 26 della legge comunale e provinciale, in quanto il Villa stesso, al momento dell'elezione, faceva anche parte, come membro della sezione speciale per i tributi locali, della Giunta provinciale amministrativa, cosa in. contrasto con la disposizione sopracìtata. Dopo questa prima presa di posizione democristiana, vi è stato un elettore — il ' signor Francesco Manca — che ha presentato ricorso alla Prefettura chiedendo che il Villa fosse dichiarato decaduto. Si è avuto, come abbiamo detto, una prima decisione della Giunta provinciale amministrativa che ha accolto il ricorso del Manca; il Villa si è opposto ai deliberato ricorrendo alla Corte d'Appello, la quale però si è pronunciata pure per la decadenza. Ancora il vice-sindaco ha promosso ricorso alla Cassazione, ricorso tuttora pendente, senza abbandonare il suo posto in Municipio. La sentenza della Corte di cristiana I'Appello recava in calce la clausola dell'immediata esecu 1 torietà; clausola che ha so stanziaib valore — hanno affermato i democristiani — e che rende subito eseguibile la sentenza. Da parte avversa si sostiene invece che si deve attendere il responso della Cassazione prima che la sentenza sia operante. La situazione è quanto mai delicata poiché se il Sindaco si rifiuta di compiere l'atto richiestogli della Prefettura, è passibile di sospensione dalla carica; se notifica l& sentenza nuoce ad un conpagno di Giunta. Probab Imente stasera stèssa, in sede di partito, verrà presa una decisione in merito. Ben difficilmente però ]a. sentenza verrà notìficata e probabilmente si dovrà giungere alla estromissione sia di Basile che di Villa, il che porterebbe forse alla nomina di un commissario prefettizio con l'incarico di reggere le sorti del Comune. Dopo le elezioni del 1948, la carica di membro della sezione speciale per i tributi locali, nella G.P.A. era stata ricoperta dall'altera assessore signor Egidio Cocito. Poiché in una precedente corrispondenza da Alessandria sulla I questione del vice sindaco ' Villa, era stato scritto che nel 1952 il signor Cocito era scaduto dalla carica nella G.P.A. perché non rieletto consigliere comunale, ora si precisa che nel 1952 il signor Ffridio Cocito non si era presentato come candidato alle elezioni amministrative.

Persone citate: Cocito, Edoardo Mingrat, Egidio Cocito, Giovanni Oreste Villa, Michele Crosio

Luoghi citati: Alessandria