Sola in cassa è aggredita da due banditi mascherati

Sola in cassa è aggredita da due banditi mascherati Nuova, lmnraaa di giovani e audaci orimiuali Sola in cassa è aggredita da due banditi mascherati La donna ha appena dischiuso l'uscio, quando si sente afferrare alta gola - Salva grazie alla catenella di sicurezza - Riesce a svincolarsi e a raggiungere il telefono - l rapinatori fidavano in un grosso bottino La signora Maria Cena ih Frota di 48 anni abita in via Monglnevro 144, in una casa di nuova costruzione. Il racconto che essa ha fatto alla polizia l'altra sera e nel corso della giornata di ieri è estremamente drammatico e impressionante. L'altra sera la signora era sola nell'alloggio. II marito, Gervaslo Frola, autotrasportatore, si trovava a La Spezia per ragioni di lavoro e non sarebbe rientrato che la mattina dopo. Il tìglio Michele, di 18 unni, era, come di consueto, alla scuola serale. Erano le 22,15 o 22,20. Si udiva trillare brevemente il campanello dell'uscio d'ingresso. La Frola andava ad aprire. Prima, però, dava un'occhiata attraverso lo spioncino; sul pianerottolo c'era un giovane alto, col cappotto scuro. LI per 11, lo scambiava per suo figlio, ma nell'attimo stesso in cui faceva scorrere il chiavistello veniva colta da un dubbio: perciò manteneva la catena di sicurezza. « E' stato un presentimento benedetto » ha dichiarato la Frola, « un presentimento che mi ha salvata da un'avventura spaventosa ». Come schiudeva l'uscio s'accorgeva infatti che il giovanotto non era suo figlio; era un individuo presumibilmente sui 20 o 25 anni; con pesante pastrano color blu e un piccolo basco In testa: sulla faccia aveva una specie di maglia nera, che gli arrivava dal mento agli occhi. Non era solo. Da un angolo del pianerottolo sbucava fuori un compare, della stessa età, pure mascherato, di statura media tendente al basso, con elegante cappotto color cammello. La fulminea scena dell'aggressione avveniva prima che la donna riuscisse a rendersi conto di quel che stava succedendo. Il bandito alto col basco le afferrava con forza un braccio e diceva al compagno di tapparle la bocca: nel tempo stesso i due, non avvedendosi della catenella di sicurezza, cercavano, a pedate e ginocchiate, di spalancare completamente il battente. La signora Frola, passato 11 primo inomento di terrore e di sbigottimento, reagiva con energia. Con un violentissimo strappo si svincolava dalla stretta degli aggressori, tanto da battere il bracbio contro la porta e riportare una forte contusione al gomitò. Si tirava indietro e approfittando dell'attimo di sorpresa dei due chiudeva l'uscio. I due bussavano freneticamente, poi se ne andavano e scendevano con grande rapidità le scale. La Frola correva al telefono e chiamava il bar, che ha' sedè al pianterreno dello stabile. La signorina che riceveva la comunicazione correva in istrada ma non vedeva uscire nessuno dal portone; da presumere quindi che i rapinatori, lanciatisi in una pazza fuga, si fossero già dileguati. Si avvertiva la polizia. Ieri i funzionari della Squadra Mobile, e in particolare il dbttor Maugeri, hanno interrogato ancora, a lungo, la signora. « Fórse » ha dichiarato la Frola « quei due credevano che in casa ci fossero già i soldi dell'assicurazione... più di un milione e mezzo... ». Ha spiegato che l'anno scorso il marito con un camion, aveva avuto un grave incidente a Milano: la liquidazione del danni — appunto un milione e' mezzo — doveva arriva re a giorni. In più,1 ha osservato la signora, 1 banditi erano senza dubbio al corrente che suo ma rito era a La Spezia e che il figlio Michele era fuori, a scuola. Come abbiamo detto, la 'polizia sta controllando minuziosamente la versione della Frola: i funzionari desiderano chiarire l'episodio. 1 -a siti n; Moria Cena In Frola

Persone citate: Frola, Maria Cena, Maugeri

Luoghi citati: La Spezia, Milano