Fiere del "bue grasso" oggi a Moncalvo e Carrù

Fiere del "bue grasso" oggi a Moncalvo e Carrù Fiere del "bue grasso" oggi a Moncalvo e Carrù Moncalvo, 11 dicembre. (n.) Tutti gli anni, a meta^f^:Jl^ee^± !Jf ra del bue grasso dj razza piemontese. Si tratta di una fra le più importanti manifestazioni zootecniche che richiama gran folla di com^roianti e dj agricoltori dal Monferrato, dai Novarese, dalla. Liguria e specialmente dalla Lombardia. Domani saranno esposti ed offerti in vendita più di quattrocento capi di bestiame, nella massima parte buoi che pesano sui mille chili (qualcuno arriva a milletrecento chili) e in minor numero vitelli pure di razza piemontese. Una sessantina di questi animali parteciperà ai vari concorsi che procureranno agli allevatori medaglie d'oro, coppe artistiche, gualdrappe, diplomi, pergamene, ma soprattutto clienti anche per gli anni venturi. Gli allevatori, tuttj piccoli proprietari di Moncalvo e dei paesi circostanti (Grazzano, Penango, Calllano, ecc), realizzano in questi giorni un incasso complessivo che si aggira sugli 80-100 milioni di lire. E' difficile dire quale sia il guadagno ottenuto da ciascuno, perché dipende dall'andamento del mercato, ma soprattutto dal prezzo variabile del fieno e dej vari alimenti concentrati che si usano per ingrassare i buoi. Questi animali che fra pochi giorni saranno sacrificati sulle mense delle città piemontesi, liguri o lombarde servirono utilmente per tutta ì'eatate ai lavori della campagna, poi, venuto l'autunno è cominciato per loro il regime di ingrassamento con poco ma ottimo fieno, molto panello di granone, farine di fave, di arachidi e di mais, zuppe di foraggio e barbabietole. In media spendendo 250 lire al giorno l'animale cresce di un. chilo e anche più ogni ventiquattro ore. L'anno scorso i prezzi erano oscillati fra le 3S0-400 lire il chilo per 1 buoi grassi, 430-500 lire per i vitelli piemontesi, 600" lire ed oltre per bestiame giovane, detto della « coscia » cioè con le masse muscolari posteriori e la groppa di particolare sviluppo. Il miglior bue, del peso di 1305 chili era stato ceduto al prezzo-record di 540 mila lire. Per domani si prevede che i prezzi non si ' discostino molto da quelli del '56; potrebbero essere forse un poco più alti a causa dello sfavorevole andamento della stagione agricola. Nell'ultimo mercato settimanale il prezzo medio del bue da macello è stato di 380 lire al chilo. riniiimiminmiiiiiiimiimimiiimiimnuniii Carrù, 11 dicembre. «\ m~> Tutto * P^orvto a SSSdTU sStXddeneStCaam- pagnn circostanti e delle Lan ghe, gli allevatori danno gli ultimi tocchi alla toilette dei loro bovini (vengono strigliati, lisciati e persino incipriati con borotalco), che a mezzogiorno sfileranno per le vie della cittadina. Questa straordinaria « passerella > del bestiame è certo la nota più spettacolare e folcloristica della tradizionale Fiera del Bue grasso, una manifestazione che si ripete da quasi mezzo secolo, precisamente dal 1910. Da aUora, parecchi mesi prima della Fieira, le bestie migliori vengono messe a riposo e nutrite In modo particolare: ogni sorta di mangime, uova complete di rosso alburne e guscio farinacei (e sovente si tratta di enormi porzioni di ottime tagliatelle). Il loro peso aumenta mentre la carne si raffina. Poi, la sera della v.igilìa, gli esemplari vengono caricati su autocarri e portati nelle stalle di Carrù: provengono dalla zona collimare circostante, da Cla-, vesana, Bastia, Farigliano, Do-^ gliani, Rocca Cigliè, Cigliò, Piozzo, Monehiero, Benevaglenna, Murazzano, ecc. Dalla Liguria, dal Piemonte, dalla Valie d'Aosta e dalla Lombardia, invece, converranno a Carrù, a migliaia i compratori per contendersi i capi migliori: specie il vincitore assoluto del concorso, che verrà consegnato all'acquirente con la gualdrappa dipinta. La gualdrappa rappresenta per il compratore il simbolo di un successo destinato a procurargli l'invidia dei colleghi e la ammirazione dei clienti. Lo scorso anno il macellaio ligure che acquistò il bue insignito del primo premio, lo fece passeggiare per diverso tempo, coperto dalla gualdrappa colorata, sul mercati di Bordighera, Sanremo e Ospedaletti e infine espose la stoffa ricamata noìla vetrina del suo negozio a far da sfondo aj purpurei resti di quello che fu il campione stupendo. Le quotazioni delle carni non dovrebbero domani variare di molto da quelle dell'ultimo mercato del 5 dicembre: 300-350 lire al chilo 1 buoi; 650-720 i vitelli della coscia scelti e del peso di 3-4 quintali; 590-620 1 vitelli cosiddetti migliorati; 400-480 i vitelli nostrani. La variazione non è molto forte rispetto a quella della Fiera dello scorso anno in cui il bue era sulle 370-400, il vitello della coscia era allo stesso prezzo attuale; il vitello migliorato da 570 a 600, il vitello nostrano da 480 a 530. nimiimiiiim

Persone citate: Bastia, Murazzano, Novarese, Piozzo, Valie