Giudicato infermo di mente l'uomo che uccise il fratello dell'amante
Giudicato infermo di mente l'uomo che uccise il fratello dell'amante Giudicato infermo di mente l'uomo che uccise il fratello dell'amante Sparò anche alla donna che lo respingeva ferendola - L'assassino sarà internato in manicomio per almeno cinque anni Novara, 6 dicembre. Il sanguinoso dramma della gelosia avvenuto nel rione di Sant'Agabio il 4 maggio 1954, ha avuto il suo epilogo oggi in Corte d'Assise: Paolo Romeo, l'autore della folle sparatoria causa del ferimento della sua ex-amante Maria Princi e della morte del fratello di questa, Saverio, è stato riconosciuto totalmente infermo di mente e quindi non punibile; i giudici hanno tuttavia ordinato il suo internamento in un manicomio per un periodo non inferiore a cinque anni. Il processo si è esaurito in poche7' battute: il presidente Sicher, data lettura del capo d'imputazione, ha riassunto i fatti; quindi ha spiegato che, essendo il Romeo ricoverato al manicomio criminale di Reggio Emilia, si procedeva nei suoi confronti in contumacia. Unica testimone sentita, la Maria Princi, la quale ha narrato come tre anni prima che scoppiasse 11 dramma il Romeo, un uomo di cinquanta anni padre di sei figli, abbandonata la famiglia, la convinse a' seguirla dal loro paesino della Calabria a Novara: ella non aveva che vent'annl e dalla loro unione -. nacque un figlio, Antonio, che anziché cementare i rapporti fra i due divenne il pomo della discordia; né le cose migliorarono con l'arrivo a Novara del fratello della donna, per cui nell'aprile del' '54 si separarono. Un mese dopo, 11 dramma scoppiava improvviso: il Romeo invitò la Princi a riprendersi una macchina da cucire e la donna si recò in casa dell'uomo insieme al fratello; quindi, avuta la macchina, già si stava allontanando quando il Romeo la richiamò per riproporle di tornare a vivere insieme. Ad un netto rifiuto della Princi, l'uomo tolse di tasca una pistola e prese a sparare : caduta a terra Indonna, puntò l'arma contro H fratello di lei e fece fuoco; contro entrambi a terra feriti esplose gli ultimi due colpi. Disarmato dai vicini di casa, riusciva a fuggire ma poche ore dopo gli agenti lo traevano in arresto. Cinque giorni dopo il sanguinoso dramma 11 Romeo compariva in Assise, rinviato a giudizio per direttissima: dopo alcune movimentate udienze si giunse al momento della sentenza, ma i giudici emettevano una ordinanza oer la perizia psichiatrica dell'imputato. Paolo Romeo, lo sparatore, e Maria Princl, rimasta ferita
Persone citate: Agabio, Maria Princi, Maria Princl, Paolo Romeo
Luoghi citati: Calabria, Novara, Reggio Emilia
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