Il ministro tedesco Strauss assiste alle acrobazie del "G 91"

Il ministro tedesco Strauss assiste alle acrobazie del "G 91" Una delegazione germanica a Casetie Il ministro tedesco Strauss assiste alle acrobazie del "G 91" Il Ministro esprime ia sua ammirazione per il reattore costruito dalla Fiat - Visita alla Mirafiorì e allo stabilimento Avio - L'intervista a un redattore de "La Stampa,, Un < C.47 » dell'Aeronautica italiana ha trasportato ieri mattina da Roma a Caselle la Missione militare germanica guidata dal Ministro per la Difesa, prof. Josef Strauss. Sull'apparecchio, atterrato alle 10, viaggiavano col Ministro 11 gen. Panitzki, il contrammiraglio Wagner, il gen. Lassen, il ten. col. Acker, il ten. col. Repenning,. il ten. col. Von Bulow, il cap. di corvetta Schomburg, l'addetto militare italiano presso il Governo di Bonn, gen. Callieri, altri ufficiali e un funzionario del Ministero dell'industria e commercio. Il ministro Strauss e il seguito sono stati salutati dal gen. Re, comandante della Regione militare Nord-Ovest, dal vicecomandante gen. Valente e dal gen. La Latta, comandante di Squadra aerea. Per la Fiat erano a ricevere la delegazione tedesca il presidente prof. Valletta, l'ing. Gabrielli, il comm. Bonelli e l'ing. Perosino. Dopo lo scambio dei saluti, gli ospiti e i loro accompagnatori — ai quali si erano aggiunti alti ufficiali delle varie Armi, il console generale di Germania a Milano e quello onorario a Torino, dottor Rosenfelder — hanno compiuto una lunga visita alle officine Fiat di Caselle-Sud. Sul campo di volo, il Ministro ha esaminato con vivo interesse il reattore Fiat < G91 > in terra e in volo. I piloti com. Marsan e Sanaeverino hanno sfrecciato in ardimentose manovre sull'aeroporto per dimostrare la maneggevolezza dell'apparecchio, le possibilità di decollo tanto su pista quanto su prato, l'eccezionale brevità di spazio necessario ner l'atterraggio. Il ministro si è congratulato con il progettista ing. Gabrielli e con i collaudatori, tra cui il comandante Bignamini. Il corteo di macchine si è poi diretto verso la Fiat Mirafiori. Nella sala del Consiglio le personalità germaniche sono state ricevute dall'amministratore delegato e direttore generale, ing. Bono. Nel pomeriggio, la delegazione ha visitato la Fiat Motori-Avio e la Scuola allievi. Successivamente si è recata in via Arsenale, alla Scuola di Applicazione d'Arma, dove è stata accolta dal gen. Re e dal comandante della Scuola, gen. Jannelli. In serata, all'albergo «Principi di Piemonte>, il Comando della Regione militare ha offerto un pranzo al ministro, concluso con uno scambio di brindisi augurali per la collaborazione tra i due Paesi per la comune difesa della pace e per il progresso economico. Al pranzo hanno partecipato i gen. Re, Ottone, La Latta e Jannelli, il capo di Stato Maggiore della Regione Nord-Ovest, col. Angioni, ed altri ufficiali, superiori. Per la Fiat, l'ing. Gabrielli anche in rappresentanza del prof. Valletta e del vicepresidente dott. Giovanni Agnelli, ed altri dirigenti. Questa mattina, alle 8, la missione germanica ripartirà in aereo per Bonn. Al termine delle visite ieri ■llllllllllllillllllllllllllllllllllllllllltllllllllllllll in programma, il ministro Strauss ha fatto a La Stampa alcune dichiarazioni: « JE' la prima volta che vengo in Italia in veste ufficiale — ha spiegato il prof. Strauss — ma come turista l'avevo gid visitata un paio di volte nel dopoguerra. Sapevo che nel vostro magnifico Paese nell'ultimo decennio si era registrato un grande sviluppo industriale. Ho potuto oggi constatare che la realtà supera l'immaginazione. Gli stabilimenti Fiat mi hanno profondamente impressionato per le attrezzature modernissime, per l'alto livello dei tecnici e delle maestranze. Dopo aver visto con i miei occhi il « G 91 », ho avuto la conferma di quanto mi era stato riferito sulle doti dell'apparecchio che si è meritatamente imposto al concorso della NATO. Del resto, l'Italia è uno dei principali Paesi dell'Europa continentale che finora abbia prodotto aerei a reazione ». Sul problema della sicurezza mondiale e sulle prospettive di turbarne l'equilibrio, il ministro Strauss ci ha detto: < / russi non sono ancora riusciti a modificare l'equilibrio delle forze, nonostante t razzi intercontinentali e il lancio dei satelliti artificiali. Il loro successo è state tuttavia sfruttato sul piano psicologico. Mosca tendo, mi sostanza, a raggiungere per via indiretta gli scopi che non può ottenere direttamente, cioè con una scluacciante forza militare. Le forze riunite nella NATO sono più potenti di quelle sovietiche. Devono però rendersi conto che i problemi della comune difesa non possono essere affrontati e risolti solo in campo militare, ma anche con mezzi politici, psióotogici e diplomatici. La Russia, soprattutto verso t popoli dt colore, nel settore propagandistico ha senza dubbio raggiunto i suoi obiettivi. < Di conseguenza la NATO, fin dalla prossima Conferenza, deve dimostrare che i popoli ad essa aderenti non hanno perduto la fiducia in se «(essi. La mancanza di fiducia è il pili grave sintomo di debolezza. E la debolezza contiene due grossi pencoli: spinge l'avversario all'azione diretta, porta in sé il germe della propria cavitolazione. D'altra parie, non ritengo che i russi desiderino la guerra. Quando si accorgeranno che qualsiasi gesto,di forza avrebbe di fronte un blocco pronto e compatto, saranno i primi a desistere dalle idee aggressive. Perché la NATO — non bisogna dimenticarlo — è e rimane un blocco dì di,esa. € Prima o poi, i russi si renderanno conto che è preferibile cercare un accordo attraverso intese politiche, anziché sacrificare immense risorse economiche in preparativi bellici. Sono più che mai convinto della efficacia del motto della NATO: la vigilanza è il prezzo della libertà ». Il ministro Strauss è membro del Governo federale di Bonn da cinque anni. Per quattro anni è stato anche 11 più giovane ministro tedesco (è nato nel 1915). Ma dal 1956 — confessa sorridendo — il ministro delle Poste, nato nel 1916, glha tolto il primato. isiltllllllllltlllltlllllllllllllllllllllllllllllllllllllll