Una "Ford" schiacciata da un pullman e 400 automezzi bloccati dalla nebbia

Una "Ford" schiacciata da un pullman e 400 automezzi bloccati dalla nebbia Uno dei più spettacolari incidenti tra La Loggia e Carignano "ir ■ ■■ ■ •- — '■— Una "Ford" schiacciata da un pullman e 400 automezzi bloccati dalla nebbia Stdl'milo straniera viaggiava un medico primario di Cuneo con la moglie e il figlio: ricoverati in osservazione all'ospedale - Dopc "'' -rime arto altre SO macchine si aggrovigliano - La disgrazia dovuta alla strada ghiacciata Ieri, nelle primi oro del pomeriggio, la stata:'.! n. 20 che congiunse Torino a Cuneo era completamente Immersa nella nebbia: una nebbia bassa, fittissima, che non permetteva una visibilità superiore ai tre o quattro metri. Lunghe colonne di vetture, camion e pullman procedevano con estrema lentezza e le soste erano frequenti ed esasperanti. Alle 14,30, esattamente a metà strada fra Carignano e L? Loggia, una « 1100-103 », per cause non ben accertate, sbandava e s'adagiava nel fosso: danni limitati, nessun ferito. Ma era l'inizio di una interminabile catena di collisioni. Dietro la « 1100 » viaggiava un'altra « 1100 » 11 cut guidatore, per non investire la macchina che lo precedeva, frenava di colpo. Dietro avanzava un camioncino targato CN 16146: al volante era- l'autista Domenico Beccaria. Il camioncino batteva con forza contro la parte posteriore della cllOO» ed entrambi 1 veicoli finivano nel fosso, il camioncino con una parte del cassone in istrada. Arrivava il < Leoncino » CN 28992 della, ditta Carlo Del Mastro : inevitabile l'urto contro il cassone del camioncino. Ma 11 peggio doveva ancora venire. Sempre da Cuneo giungeva un secondo « Leoncino » targato CN 87165 del corriere Sorba. Loiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiin guidava Giovanni Quaglia il qua-' le, nello scorgere davanti, d'Improvviso, la sagoma dell'altro « Leoncino », premeva con prontezza il pedale del freno. Malauguratamente le ruote slittavano sull'asfalto reso fortemente viscido dall'umidità e si aveva un quarto violento scontro. Il Quaglia picchiava la testa contro un montante del parabrezza e riportava ferite alla faccia: scendeva comprimendosi un fazzoletto sulla bocca e sulla fronte che sanguinavano. Ma ecco spuntare dalla nebbia una bella vettura di grossa cilindrata, di color azzurrino, tutta luccicante : la c Ford Consul » di proprietà del prof. Giorgio Bocci di 44 anni, domiciliato in "ià Giolitti 26 a Cuneo dov'è molto noto perché primario del reparto oftalmico dell'ospedale civile di Santa Croce. Il prof. Bocel era accompagnato dalla moglie, signora Yvonne Chiapperò di 32 anni (figlia del prof. Francesco Chiapperò, oculista, abitante a Cuneo in via Silvio Pellico 13, che per molti anni è stato anch'egli primario nello stesso ospedale) e dal suo bimbo, Emanuele, di 7 anni, II medico era diretto a Torino per un urgente consulto: soltanto da una settimana e mezza egli aveva ripreso la piena attività professionale: una quindicina di, giorni fa, infatti, s'era dovuto assentale da Cuneo' por tornare alla sua città natia, Siena, dove il padre, colpito da grave malattia, era deceduto. Il prof. Bocei vedeva il groviglio di macchine, immediatamente toglieva il piede dall'acceleratore e frenava con tempestività e con prudenza: la «Ford Consul» rispondeva alla manovra e si fermava, Indenne, ad un palo di metri dal «Leoncino» del Quaglia. Mentre già il medico e i suoi congiunti si rallegravano per lo scampato pericolo, avvertivano una botta tremenda. Un pullman di linea della SATIP aveva investito il retro della « Consul », sfasciandole totalmente il bagagliaio e sconquassandole l'intera carrozzeria Per fortuna l'ossatura della macchina resisteva e la famiglia del pn»f. Bocel aveva salva la vita. Tuttavia sia il primario che la moglie e il figlioletto apparivano semi-svenuti e feriti. Con un'am bulanza che faticosamente riuscì va ad arrivare sul posto mezz'ora più tardi, la famiglia veniva trasportata all'ospedale delle Mollnet te e qui ricoverata in osservazione. Nel tempo stesso l'autista Quaglia, a bordo di un'auto prl vata, poteva raggiungere l'ospe dale di Carignano e qui ricevere le cure del caso. Intanto la situazione s'era ulteriormente aggravata. La statale era bloccata per un tratto di oltre due chilometri: e In quel tratto v'erano complessivamente venti o ventidue macchine nel fosso o di traverso in mezzo alla strada, sgangherate o ammaccate, Impossibilitate comunque a proseguire. Ddsamg«f■S Da una parte e dall'altra colonne di 200 vetture ferme, i cui passeggeri, nel freddo e nella nebbia, attendevano, più o meno pazientemente, di poter continuare il viaggio. Per evitare altri disastrosi « tampanamentl » si accendevano falò. Intervenivano i carabinieri ■HiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiuiiniiiiiuiiiiiiii iiiMiiiitiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiii della staziono di Carignano al comando di un brigadiere. Giungeva pure la polizia stradale. Pian piano, con l'aiuto delle « gru > di tutte le società di auto-soccorso di Torino, Il groviglio veniva rimosso e le vetture rimorchiate ai più vicini « garages ». Nell'urto 11 pullman ha completamente sfasciato la macchina del professor Bocci

Persone citate: Carignano, Carlo Del Mastro, Domenico Beccaria, Francesco Chiapperò, Giolitti, Giorgio Bocci, Giovanni Quaglia, Loggia, Yvonne Chiapperò

Luoghi citati: Carignano, Cuneo, Siena, Torino