Mostre e festival

Mostre e festival DIETRO Fv O SOHE^RMO Mostre e festival Produzione "commerciale,, e manifestazioni che vorrebbero essere d'arte - Da dieci a quindici rassegne nel prossimo anno - Il nuovo regolamento della Mostra di Venezia - Riforma degli Oscar - Giovani sovietici - Remarque attore e Philipe pittore Aumenta la produzione cosiddetta « commerciale », sempre più esigente di mezzi, sempre più piatta di espressioni; diminuisce quindi, Ano all'evanescenza, il film veramente signiflcttivo, con ambizioni d'arte; e aumenta il numero dei Festival che, quasi per definizione, dovrebbero ospitare soltanto film davvero significativi, e tanto meglio se con ambizioni d'arte. Ciò significa che i promotori di nuovi Festival a tutto potranno obbedire, ma non a quei criteri; i quali, data la situazione che si è ricordata, dovrebbero invece sconsigliare nuove iniziative. La Federazione internazionale del produttori ha recentemer.te ricevuto ben diciassette richieste del genere; non ha potuto dire di no ad alcune, e il tabellone dei Festival, per il prossimo anno, e per ora, allinea i nomi di Cannes, Karlovy-Vary, Locamo, Edimburgo, Bruxelles, Berlino, San Sebastiano, Venezia, San Fran¬ cisco e Leningrado. Siamo gt?> a dieci; e il 1958 deve ancora incominciare Chi volesse seguire tutte codeste manifestazioni, ciascuna delle quali si autoproclama importantissima se non la più importante, dovrebbe dedicarvi almeno cinque o sei mesi, e avere inoltre, in certi casi, anche il dono dell'ubiquità. Tutto ciò conduce a tin solo risultato: dì oclassiflcare, data la loro pletora, le singole manifestazioni, nessuna esclusa. E .«g, con la produzione di oggi, il mestiere dell'esercente una sala cinematografica si è fatto tutt'altro che facile, sì sono quasi ridotte a quelle di un super-esercente le mansioni dell'organizzatore di un Festival. Altro che intenti d'arte e di cultura, rigorosi, meditati, severi. Si tratta, più modestamente, e malinconicamente, di scovare e di non lasciarsi sfuggire il film un po' notevole, anche soltanto il film discreto. In tale situazione, e nei con- I fronti del vari organizzatori, a si suggerisce quindi, e da sé, una certa, relativa indulgenza. Faranno quello che potranno, non si dovrà loro chiedere di più. Non è certo lieta, una conclusione del genere; ma è imposta da uno stato di fatto. E anche il nuovo regolamento pe| la prossima Mostra di Venezia, pubblicato in questi giorni, va considerato come una piattaforma di possibilità, che, molto lavoro e un po* di fortuna aiutando, potranno poi essere concrete. Si è sfoltito il calendario dell'agosto, anticipando al giugno, in coincidenza con l'apertura della Biennale al Giardini, la Mostra del film sull'arte; pure al giugno sono state anticipate le Mostre del film per ragazzi e quella del documentario; la Rassegna del film scientifico - didattico sarà dal 30 ottobre al 4 novembre presso l'Università di Padova; e cosi, dal 24 agosto al 7 settembre, si avrà al Lido soltanto la Mostra vera e propria, con quella del libro e del periodico cinematografico. La Mostra, che sarà la diciannovesima, vedrà l'abolizione del secondo premio, il Leone d'argento, sostituito da un premio « a disposizione della Giuria », la quale potrà quindi tanto assegnarlo quanto non assegnarlo; quattordici saranno 1 film In concòrso, da accertare ad opera della commissione artistica; e vi saranno mostre retrospettive e personali. Il nuovo regolamento, nei confronti del precedente, ha un grande, Innegabile vantaggio: viene pubblicato sei mesi prima. Sono quindi sei mesi assai preziosi, per un lavoro tanto difficile quanto intenso, e che tutti si augurano propizio. Roberto Bavarese ha quasi ultimato le riprese di Dinanzi a noi il cielo, un film inquadrato in ambienti aeronautici, con Saro Urzì, Lorella De Luca, Enzo Doria, Marisa Mer- lini e Carlo Lombardi. — Lo imperatore Traiano verrebbe rievocato in un film di comproduzione italo-spagnuola, al cui copione sta lavorando Gian Paolo Collegati. — La sposa, un altro film di giovani, diretto da Edmondo Lazzi, con Irene Tunc, Carlo Giuffré, Anna Maria Mascarini, Mario De Vico. — Sono al loro termine le riprese di Fortunella, diretto da Eduardo De Filippo, protagonista Giulietta Masino, con Paul Douglas e Franca Marzi. — JS' pronta la prima copia di Mariti in città, il nuovo film di Luigi Comencini, che ha, fra i suoi interpreti, Nino Taranto, Marisa Merlini, Franca Valeri, Memmo Carotenuto, Franco Fabrizi, Hélène Rémy e Dolores Palumbo. — Il paradiso di Eva, e alcuni documentari, sono in lavorazione nel Medio Oriente ad opera di un gruppo del quale fanno parte Sergio Barbonese e Marco Lombardi. I documentari saranno presentati anche dalla televisione. * * Tutto si usura, tutto invecchia, e tutto si rinnova. Anche gli Oscar stanno per affrontare una loro riforma. Si sa come tale Iniziativa, molto sostenuta dalla potentissima Industria americana, e diffusa e imposta da una pubblicità quasi sempre accorta, sia giunta a una sua vasta fama che, nel campo dei premi cinematografici, ò tuttora insuperata. Adesso la si vuole ancora ' rafforzare con una quasi sobrietà, una quasi severità. Le complessive ventisei statuette, corrispondenti ad altrettante designazioni per il cinema americano e di altri Paesi, saranno ridotte a venti. I candidati per ciascuna saranno sempre cinque; ma saranno scelti, per ogni categoria, unicamente dai membri dell'< Academy of Motion Picture Arts and Sciences » e non più, come era accaduto finora, anche dai rappresentanti delle associazioni professionali. Si vuole cosi eliminare una certa atmosfera elettoralistica che, special1mente negli uitimi anni, si era andata sempre più diffondendo attorno all'assegnazione delle brutte e celeberrime statuette; al punto di cadere in tutti gli espedienti, e le risorse, di vere e proprie campar gne elettorali, alimentate da produttori, registi, attori. Vorrà dire che, tali campagne, d'ora in poi si svolgeranno soltanto in seno all'Accademia, 1 cui soci sono esattamente 1781. * * La legge (l'individuo di /Tonte alla legge, alla società), sarà il nuovo film di Jules Dassin, U regista de La città nuda e di Rlflfl. Il film è tratto da un ror manzo di Roger Vailland, e sarà ambientato in un piccolo paese dell'Italia meridionale. — Erich Maria Remarqut\ a Berlino, ha interpretato un personaggio di vn film che sarà la versione cinematografica del suo romanzo Tempo di vivere, tempo di morire. — / produttori indipendenti di Hollywood hanno ottenuto un notevole successo, quattro seggi su quattordici al Consiglio d'appello della M.P.AJi. — Quattro noti produttori francesi hanno deciso di riunire i loro mezzi e le loro esperienze per migliorare la qualità dei loro film. —- Metà dei film che attualmente si producono negli studi dell'URSS [sono diretti da giovani registi sovietici, che hanno cominciato a lavorare due o tre anni fa, e sono per lo più diplomati dall'Istituto di Stato per la cinematografia. Inoltre', presso la <Mosfilm> di Mosca, appositi « laboratori artistici » fu..; ~io da seminario e da vivaio, i aiovani vi possono discutere del loro lavoro con colleghi più anziani ed esperti. — Gerard Philipe, protagonista di Montparnasse '19 neZ personaggio di Modigliani, ne ha talmente subito l'influsso che si è messo a dipingere. — Clément Duhour sarà il regista di Vita a due, il film che avrebbe dovuto dirigere Sacha Guitry. * * Il sorriso della gioconda — Al Festival di Tours è stato presentato un cortometraggio, La Gioconda, di Henry Gruel, che vi ha vinto il Gran Premio per la sua categoria. Il film vorrebbe denunciare la vera e propria < ossessione > che, secondo il suo autore» il celebre quadro di Leonardo eserciterebbe In proporzioni addirittura allarmanti. Basti dire che una delle inquadrature del film rappresenta tutto un lungo treno merci carico di riproduzioni della < Gioconda ». E basterà citare poche frasi del commento parlato del film: < A piedi,-a cavallo, in auto, la Gioconda fa il giro del mondo»; < Sorrìso di sbieco e mani incrociate, tutta la Gioconda è là»; «Sorridete obliquo, sorridete obliquo >. m. g.