E' necessario almeno un pareggio a Belfast per non essere eliminati dai mondiali di calcio

E' necessario almeno un pareggio a Belfast per non essere eliminati dai mondiali di calcio L'incontro d'oggi con l'Irlanda del Nord impegnerà c fondo i nostri azzurri E' necessario almeno un pareggio a Belfast per non essere eliminati dai mondiali di calcio I nostri giocatori hanno compiuto ieri un ultimo leggero allenamento - Delicata è la situazione della squadra italiana ma gli atleti sono moralmente preparati alla grande prova - La partita si inizierà alle 15,15 e sarà radiotrasmessa (Dal nostro inviato speciale) Belfast, 3 dicembre. Dopo una settimana di calcio anglo-italiano, siamo entrati in pieno, qui a Belfast, nell'atmosfera dell'incontro internazionale che deve servire come da tetto all'edificio. Dopo le ultime prove sul campo, dopo j definitivi ritocchi alla formazione delle due squadre, t contendenti stanno fermi sulle loro posizioni — gli italian\ al centro di Belfast e gli irlandesi a Portsteward — e attendono l'ora della prova. Di novità assolutamente nessuna. Stamane gli azzurri hanno compiuto un breve allenamento al solito campo. Domami i due avvarsari, invece di trovarsi a 120km. di distanza l'uno dall'altro, combatteranno gli um contro gli altri, frammisti come la tecnica lo esige e permette, sul rettangolo di gioco di Wmdsor Park, lungo 100 metri e 54 centimetri e largo metri 68. E domani, poco dopo le 16, sapremo come la grande avventura della squadra nazionale italiana sarà terminata. Per arrivare alla vera essenza dell'incontre che ha sollevato tanto scalpore, occorre sfrondare l'avvenimento di una quantità di piccole e grandi cose, di meschini e di importanti particolari che lo hanno contornato. Fra questi particolari, quelli di maggior rilievo, noti di maggiore importanza, sono determinati dal contegno di alcuni fra i giornali inglesi. Alcuni articoli apparsi su giornali dell' isola maggiore, sono quanto di più sciocco e insulso sta possibile concepire. Vogliono essere degli elementi di spregio verso io sport italiano e non riescono ad altro che ad essere ridicoli. Stamane se la sono presa con gli eccitanti di cui farebbero regolare uso i calciatori italiani: <:ol risultato che la droga alla quale ricorreranno gli azzurri prima di andare in campo, sarà proprio quella di dare uno sguardo alla stupida ed insultante vignetta comparsa sul quotidiano londinese. Verità vuole che si dica che, mentre le insinuazioni e demgrazioni sulla squadra e sui calciatori italiani, sono di orìgine inglese, il contegno della stampa irlandese è invece dei più, corretti e lineari: lo sportivo irlandese, direttamente interessato, è semplicemente curioso della partita e del risultato che essa può produrre: fra la gente dell'isola grande, v'è invece tutto un settore che desidera e vuole la sconfitta degli italiani. Ognuno è padrone di pensarla a modo suo. La grande avventura della squadra nazionale italiana, si diceva. Come in essa , rappresentanti dei colori nostri siano incorsi, è cosa nota. Erano stati prescelti come <testay di una batteria eliminatoria della gran, de competizione mondiale, comprendente l'Irlanda del Nord e il Portogallo, e sono venuti a trovarsi impegolati in una situai z.-ìne dalla quale sarà un piccolo miracolo se riusciranno a uscire favorevolmente. Il programma constava per ognuno dei conte udenti, di quattro gare: du.i in casa e due fuori. Gli azzurri hanno vinto la stagione snorsa per il rotto della cuffia a Roma con gli irlandesi e hanno perso clamorosamente a Lisbona con i portoghesi. I quali, a loro volta, hanno pareggiato sul loro terreno e perso Su quello degli avversari con la squadra nordica. Al momento attuale ta Irlanda e il Portogallo dispongono di tre punti di classifica a testa e l'Italia di' due. Rimangono due incontri da disputare, e in ambedue sono impegnati gli uomini nostri. Se l'Italia vince domani a Belfast e batte pure il Portogallo a fine mese a Milano, sale alla testa del gruppo e si classifica fra le sedici compagini del girone finale che si deve svolgere in Svezia nel giugno prossimo. Se essa vince a Belfast e perde a Milano — o viceversa — resta ferma a quota 4, ed il primato passa a uno dei due oppositori suoi. Se essa pareggia in uno dei due casi e vince nell'altro, il primo posto è suo. Se chiude ambo eli incontri alla pari, tutto sarà da rifare, ognuna delle tre parti in causa venendo a trovarsi con quattro punti in tasca Se perde e a Belfast e a Milano, occorrerà uno spareggio definitivo fra Irlanda e Portogallo. Situazione non semplice, come si vede. Situazione nella quale gli italiani, parlando dell'incontro di domani, devono partire dal presupposto di considerare già come vinta la partita di fine. dicembre col Portogallo. Un fatto, cioè, che si deve ancora verificare. Queste le considerazioni che, allo stato attuale delle cose, deve fare la matematicat che naturalmente non rappresenta un'opinione. Di diversa natura sono invece le considerazioni tecniche. Qui è il momento che * noi internamente attraversiamo, ad imperare. Non vi è nulla di sicuro e di indiscutibile in campo calcistico in questi periodi del calcio italiano. Forse l'unico nome dell'undici prescelto, sul quale tutti si trovano d'accordo, è quello del portiere. Per ogni altra posizione della squa-\ giamento nostro, sarà domi dra, ognuno la pensa a modo suo. Come è logico, nei momenti di crisi. Ed ognuno può avere ragione o avere torto. Ma per noi l'aspetto peggiore della situazione sta nel modo in cui ci affacciano a questo incontro di Belfast. Contro un avversario che sulla ribalta intemazionale sta avanzando con titoli sempre più serii e probativi, noi abbiamo fatto della prova la gara della paura II morale dei giocatori nostri, « lavorato » a dovere, pare favorevole in queste ore della, vigilia. Bisogna riconoscerlo. Ma la tattica che noi adotteremo, l'intero atteg nato dalla paura di perdere. Quello stesso fenomeno che, con le sue comparse domenicali sui nostri campi, fa tanto male nel Campionato italiano. Il volere impedire all'avversario di svolgere il suo giuoco normale, sacrificando il nostro equivale al considerarsi in partenza come inferiori. Non c'è peggior nemico del senso e dello spirito della vittoria, che il timore prevalente e la esagerata preoccupazione della sconfitta. Ricordiamo che la partita avrà inizio alle ore 15,15 (ora italiana) e sarà interamente radiotrasmessa. Vittorio Pozzo Ultime istruzioni di Foni (a destra) agli azzurri radunati nella hall dell'albergo (Telefoto)

Persone citate: Vittorio Pozzo