Condannata la moglie che tradiva il marito con un campione alpinista

Condannata la moglie che tradiva il marito con un campione alpinista Condannata la moglie che tradiva il marito con un campione alpinista Il Tribunale le nega il diritto agli alimenti -1 due bambini sono stati affidati al padre - Un'altra separazione per colpa del marito ubriacone e scioperato, figlio di un agente di cambio Il Tribunale, presieduto dal dottor Germano, ieri ha pronunciato due sentenze di separazione coniugale. La prima ha per protagonisti un noto architetto torinese di 45 anni e la moglie di 35. Si erano sposati nell'ottobre del '46 ed erano vissuti insieme di buon accordo per nove anni. Poi la donna si invaghì di un alpinista di grande nome, di io anni più giovane. Tra i coniugi si convenne una separazione consensuale e la donna accettò che 1 figli, di otto e di quattro anni, rimanessero con il padre. La moglie credette che la separazione la autorizzasse a tenere la condotta che più le gradiva accogliendo in casa l'alpinista e andando a trovarlo più volte a Courmayeur. Il marito allora la citò •lavanti al Tribunale. Si legge nella sentenza che « la separazione scioglie i coniugi unicamente dal vincolo della coabita¬ zione e delle prestazioni correlative, lasciando intatti i doveri della fedeltà e della mutua assistenza ». Venendo meno a quei doveri la donna si è resa responsabile di colpa grave. Inoltre i giudici hanno ritenuto di doverla privare del cognome del marito jn quanto la relazione che essa teneva con l'alpinista rivestiva « carattere di pubblicità e di notorietà: sarebbe aberrante consentire — hanno detto i giudici — che la moglie porti il cognome del marito per contraddistinguere se stessa nella vita sociale implicandolo in vicende non commendevoll ». Il Tribunale infine ha dichiarato che alla donna neppure spettano gli assegni alimentari: « la moglie colpevole perde il diritto al mantenimento, ma conserva il diritto agli alimenti, a condizione che ricorrano gli estremi ». Nel caso In esame gli estremi non ci sono perchè lei , ancor giovane, è In età di lavoro, e perché possiede un immobile. Legali delle due parti gli avvocati Berutti e Carpano La seconda causa riguarda due giovani sposi. Celebrarono le nozze a Torino il 6 marzo 1954: lei ventunenne, lui di 24 anni, figlio di un noto agente di cambio. Dopo la corlmonia presero il treno per Basilea e trascorsero la prima notte — così si lamentava la mo glie dinanzi ai giudici — in uno scompartimento parlando di noiosi aigomenti. La sera dopo il marito tornò in albergo ubriaco. Il giovane aveva un debole per la birra ed il fernet e beveva smoderatamente. L'alcool lo rendeva cattivo ed allora picchiava la moglie a qualunque ora del giorno o della notte. Nel parossismo spaccava tutto quanto aveva tra le mani. Non poche volte la giovane con i parenti andò a cercarlo nei locali notturni: una notte — erano le 4 — lo trovarono in un ritrovo a dare mance generose per costringere l'orchestra a suonare per lui, solo, nella sala deserta. Non sempre pagava il conto e la moglie si vide arrivare la richiesta di 200 mila lire dal titolare di un bar di corso Vittorio. Il 2 agosto dello scorso anno, dopo due anni di matrimonio, la moglie chiese la separazione ed 11 Tribunale l'ha accordata per colpa del marito. Questi è tenuto a pagare ogni mese 40 mila lire. Legali delle due parti gli avv. Balangero e Ballocca di Torino ed il prof. Sasso di Milano.

Persone citate: Ballocca, Berutti, Sasso

Luoghi citati: Balangero, Basilea, Courmayeur, Milano, Torino