Il presidente Heuss a Napoli s'è incontrato con "mamma Lucia"

Il presidente Heuss a Napoli s'è incontrato con "mamma Lucia"Il presidente Heuss a Napoli s'è incontrato con "mamma Lucia" Affettuoso saluto alla vecchietta che ha identificato oltre ottocento salme di caduti tedeschi in Italia La visita aM'Aqùarium di ritorno da Paeslum In serata è partito per la Sicilia (Dal nostro corrispondente} Napoli, 23 novembre. Proveniente da Paeatum, ove accompagnato dal sovrintendente alle antichità, prof. Claudio' Pellegrino Sestieri, aveva visitato quella zona archeologica, è giunto nel pomeriggio il Presidente della Repubblica federale tedesca, Theodor Heuss, insieme con la cognata Hedwig, l'ambasciatore di Bonn a Roma, Manfred Kleiber e le altre persone del seguito. Heuss s'è diretto alla Villa comunale, alla stazione zoolo- gica nota comunemente come «Aquarium> per incontrarvi dei vecchi amici. Infatti l'attuale Presidente della Germania democratica, nel 1939 visse parecchio tempo a Napoli al n. 105 di via Crispi, nella villa Dohrn, poi distrutta dalle bombe, di fronte all'elegante palazzo del consolato generale tedesco, oggi divenuto sede di queilo inglese. L'invito gii venne allora da un connazionale, iì prof. Rinaldo Dohrn. direttore della stazione zoolo Ig'0*' un'ist»uzione scientifica 1 di fama mondiale da cui fino- ra sono passati nei suoi oltre ottant'anni di vita, uh diecimila biologi di quasi tutti i Paesi del mondo, fra i quali otto «Premi Nobel»: i tedeschi Otto Warburg, Otto Locwt e Hans Spemann, gli americani Ross G. Harrison e Teodoro Morgan, lo svedese The Svedberg, l'ungherese Gyorgyi Szent e il famoso esploratore svedese Fridjof Nansen. Ricorrendo nel 1940 il secolo della nascita del fondatore dell'istituto, Antonio Dohrn, un'umanista di Stettino, il figlio Rinaldo chiese a Heuss, specializzatosi in brillanti biografie, di voler scrivere un libro — che poi ha avuto due edizioni — sulla figura del Dohrn, cui Napoli dette la cit- e i i a o . a e i i tadlnanza onorarla elevandogli un monumento e intitolandogli un viale. Il soggiorno in un ambiente che alla bellezza della natura e al mite clima univa la compagnia di persone profondamente lontane dalle aberranti ideologie di quel periodo, fece della permanenza napoletana uno dei ricordi più cari dello statista tedesco. All'c Aquarium » oggi erano a ricevere Heuss II prof. Rinaldo Dohrn, direttore « emerito », con i figlioli Antonietta e Pietro, attuale dirigente, venuto insieme con la moglie Giovanna, e un gruppo di professori universitari fra i quali uno dei tre « saggi > dell'Eu- ratom, Francesco Giordani, poi Umberto plerantoni, Luigi Califani, Giuseppe Montalenti e un alto funzionarlo in pensione del ministero della Pubblica Istruzione, Antonio Morelli, ex-segretario generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nella sua sosta alla stazione zoologica Heuss s! è congratulato con quegli amici, tutti insigniti di un'alta onorificenza, la c Gran Croce al merito », e ha visitato i vari locali, fra cui la biblioteca con gli affreschi del celebre Hans von Marees; quindi si è recato in via Crispi a Villa Ruffo, nella nuova sontuosa sede del Consolato generale, dove lo attendeva un folto gruppo di personalità, fra cui il romanista Mario Lauria e Italo Maione, titolare della cattedra di letteratura tedesca, anch'essi fregiati della stessa decorazione. Un momento di particolare commozione sì è avuto allorché li.presidente Heuss ha incontrato una figura assai po¬ DiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii polare soprattutto in Germania, Lucia Apicella. «Mamma Lucia > — questo il nome con cui è nota l'arzilla vecchietta — nell'immediato dopoguerra si adoperò, senza alcun aiuto economico di altri e profondendo quindi tutti i suoi risparmi, nel pietoso compito di identificare oltre ottocento' salme dì caduti tedeschi oggi sistemati In vari cimiteri. « Mamma Lucìa», che già fu nel 1954 in Germania venendo ricevuta da Heuss e Adenauer, ha offerto al Presidente un album con la documentazione fotografica dei cimiteri di Cava,' Pontecagnano, Montoro Inferiore e Nocera Superiore. La donna recava sul petto la Croce al merito conferitale dal Governo di Bonn e consegnatale stamane, Un saluto pure caloroso Heuss ha scambiato con un vecchio tedesco quasi ottantenne, Fritz Lìndenmann, un personaggio assai popolare a Napoli, dove si trova da mezzo secolo. In serata Heuss è par¬ tito per la Sicilia. c> g, iiiiiiiiniiii ninnimi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Con un sorriso cordiale Heuss stringe la mano a «mamma Lucia», decorata di croce al merito dal Governo di Bonn (Tel.)