Il nuovo contrasto Tito-Kruscev dovuto a dissensi di politica estera

Il nuovo contrasto Tito-Kruscev dovuto a dissensi di politica estera Il nuovo contrasto Tito-Kruscev dovuto a dissensi di politica estera Belgrado pubblica il manifesto degli Stati comunisti omettendo gli attacchi all'Occidente - La Jugoslavia rifiuterebbe di seguire Mosca nell'aggravamento della "guerra fredda,, - Smentita come "provocatoria,, la notizia di un viaggio del maresciallo in Cina (Nostro servizio particolare) [Belgrado, 22 novembre. L'agenzia ufficiale Tanjug ha diffuso stasera il testo del comunicato di Mosca sul convegno dei dirigenti comun'.st". (documento non firmato dalla delegazione jugoslava^, rompendo un silenzio durato 21, ore. Ma dal testo. lunghissimo sono stati eliminati tutti gl accenni polemici contro l'Ame-1 1 rica e l'Occidente. Questa omissione è giudicata di grande interesse, soprattutto come indizio della attuale politica estera jugoslava, in un momento in cui appare innegabile l'esistenza di una profonda frattura tra Mosca e Belgrado. Il fatto che la rappresentanza jugoslava a Mosca non abbia partecipato alle discussioni con gli altri delegati del blocco comunista e non abbia firmato il documento, appariva fin da ieri sera come un fatto di grande rilievo. Ma Belgrado ha mantenuto finora il più stretto riserbo sulla nuova crisi ed il portavoce del Ministero degli Esteri, Draskovic, si è rifiutalo di spiegare, nell'odierna conferenza stampa, le ragioni per cui Tito non ha voluto sottoscrivere le dichiarazioni degli altri Stati comunisti. E' stato l'ambasciatore jugoslavo a Mosca, Veljko Micunovic, che per primo ha rotto stasera il riserbo ed ha ammesso l'esistenza di un conflitto. ... // motivo per cui il mio .mese non ha firmato la di-hiarmione di Mosca dei dodici partiti comunisti — ha detto - - è ovviamente dato dal latto che non era d'accordo r.ol contenuto del documento ». L'ambasciatore ha rifiutato di precisare i punti di contrasto, affermando: « Leggete il comunicato attentamente e ve ne accorgerete ». Egli ha fatto questa ammissione in risposta alle domande rivoltegli dai giornalisti durante il ricevimento, che l'Ambasciata libanese hn offerto stasera in Mosca al governo russo /rappresentato da Mikoyan) ed al corpo diplomatico. Le sue parole sono state integrate dalle dichiarazioni del rappresentante di un paese dell'Europa orientale, che ha chiesto di mantenere l'incognito: questi ha detto esplicitamente che In Iugoslavia, per quanto sia un paese socialista, non fa parte del € campo socialista ». I ministri sovietici presenti [all'Ambasciata libanese si so- no dimostrati di un'estrema reticenza siti rapporti con Belgrado. Mikoyan ha invitato i giornalisti a rivolgersi all'ambasciatore jugoslavo; il ministro degli Esteri Gromyko ha affermato che per discutere i prob'umi intemazionali toccati dal documento di ieri « ci vorrebbe più tempo, di quel che lo 1 «P"tnik im^a ° fare » 9iro 1 della Terra » Data la cautela di Belgrado ed il silenzio di Mosca, non è. facile dire con sicurezza quali siano i motivi del nuovo contrasto fra le due capitali, contrasto che fa seguito ad un periodo di netto riavvicinamento. Sembra che i motivi siano essenzialmente due: 1) il rifiuto, da parte di Tito, di accettare la più rigorosa disciplina chiesta dall'URSS ai Paesi comunisti: B) la volontà del maresciallo di rafforzare la sua posizione neutrale in un momento, in cui la tensione fra i due blocchi si è nuovamente aggravata. Stasera un'alta personalità jugoslava ha riconosciuto che il dissidio è un indice preoccupante della crisi internazionale: quando la tensione si acuisce, Mosca è meno disposta ad accettare il neutralismo jugoslavo e l'equidistanza fra i due blocchi, e Tito è meno disposto a seguire la politica russa. Queste ipotesi sembrano rafforzate ' dal fatto che Belgrado non ha sottoscritto il documento dei dodici Stati comunisti, ma ha firmato t'« appello per la pace » lanciato oggi da tutti i partiti comunisti del mondo. In merito ai progetti ed alla malattia di Tito, il ministero degli Esteri ha smentito che il maresciallo possa recarsi all'estero per cura ed hn giudicato « provocatoria ed irresponsabile» la voce di un suo viaggio in Cina. Il portavoce ha affermato ohe,questa notizia è « senza fondamento ed utilizzata solo da chi vuol aggravare la già seria situazione internazionale » a. p.

Persone citate: Draskovic, Gromyko, Kruscev, Micunovic, Mikoyan