Sei liste a Viareggio

Sei liste a Viareggio Sei liste a Viareggio (Dal nostro inviato speciale) Viareggio, 21 novembre. Domenica prossima i viareggini tenteranno di eleggere la decima Amministrazione comunale del dopoguerra, dopo otto anni di crisi e instabile assestamento. Sei liste sono In lotta: democristiani, comunisti, socialisti nenniani, so cialdemoc'ratici, repubblicani, ed una < lista civica » in cui si trovano liberali, missini, monarchici, indipendenti. La < lista civica » è stata definita la c grande destra », portando sul piano locale la idea di un esperimento politico su cui si è fatto un certo rumore. E' necessario avverti- re subito che l'espe'imenlo non sembra avere a Viareggio il peso attribuitogli, per due motivi: i democristiani (i quali si dicono pi j^nsl ad amministrare con i socialdemocratici) si dicniarano contrari ad una Giunta appoggiata dalla « destra >, e negano esplicitamente che siano intervenuti accordi in tal senso; secondo motivo: la «lisia civica», sotto il segno dell'ancora, aveva agli inizi una tinta di apoliticità che è andata .sbiadendo nei comizi fino a rivelare colori ben definiti. E' significativo che sulle piazze di Viareggio si sia parlato dell'olio di ricino come strumento di lotta politica. La novità è dunque relativa sul piano locale, dove gli uomini sono conosciuti e valutati direttamente, al di là degli accorgimenti tattici dei partiti. Si era detto che la lista di unione civica avrebbe avuto, buone possibilità affermazione parziale, consentendo una Giunta democristiana sostenuta dalla « grande destra» perché gli uomini di questa destra erano al di sopra delle ideologie e.delle nostalgie. Ma i viareggìni sanno benissimo che l'ing. Leonzi, uomo di punta della « lista dell'ancora», fu podestà di Viareggio ed id°rì alla Repubblica di Salò. La Democra"-:ì. Cristiana, avvertendo la necessità di distinguere nettamente le proprie posizioni da quelle di tali esponenti, ha fatto circolare automezzi muniti di altoparlante che hanno ribadito l'indipendenza del partito di maggioranza. Il fatto è abbastanza significativo. Avverte come anche sul piano locale le intese fra il partito di governo ed i raggruppamenti di destra presentano incognite serie come i rischi politici. Non sembrano dunque prevedibili sensazionali novità se la D.C. manterrà i suoi propositi. Situazione difficile come quella dello scorso anno, quando su un totale di 40 seggi la Democrazia Cristiana ne ebbe 17, il PCI 11, il PSI 7, il PSDI 2, il MSI 2; uno toccò ad un indipendente sostenuto dai commerciar,;.;. ' A, Viareggio i due partiti socialisti sono praticamente unificati di fronte ai problemi cittadini. < La politica delle cose ci trova perfettamente concordi, al di là di quanto può avvenire sul piano politico ed in sede nazionale », mi ha dichiarato un esponente del P.S.L di Viareggio. I due partiti socialisti ai trovarono porciò lo scorso anno uniti nel fare una Giunta di minoranza con l'appogpio esterno del P.C.I. La Giunta funzionò sino a che non arrivò il momento di discutere il bilancio. Allora i democristiani diedero le dimissioni, seguiti dagli altri; 11 Consiglio comunale fu sciolto, la Giunta restò in carica per il disbrigo delle pratiche di normale amministrazione. La situazione si ripeterà quest'anno? Il P.S.I. è fermamente deciso a restare con 11 P.S.D.I., contando sull'appoggio del P.C.I. Quindi si ha un blocco cui basterebbe conquistare un solo seggio In più per amministrate la città, perduta dai socialcomunisti nel 1949, quando il sindaco Petri, del P.C.I., fu destituito dal Prefetto a causa del suo atteggiamento nei giorni dell'attentato a Togliatti. Dall'altra parte si ha la Democrazia Cristiana- fermamente den<-,a a restare indipendente, sicura di conservare 1 suoi 17 seggi se non di conquistarne altri. L«t sicurezza non arriva per* a prevedere una maggioranza assoluta. Occorrerà quindi un appoggio. La ricerca di tale appoggio avrà indubbiamente un significato politico.non soltanto locale. m. f.

Persone citate: Leonzi, Togliatti

Luoghi citati: Salò, Viareggio